PIQUÉ BarçaGate Insulti pe R
L’EX N.1 E ALTRI DIRIGENTI CONTRO LEO E «TOPI DI FOGNA»
Questo nano E se le cose vanno ormonizzato male dice: “Presi, faceva la squadra non ci tagli i salari all’allenatore a me e Suarez” Roman Gómez Ponti a Josep Maria Bartomeu ex responsabile dell’area giuridica all’allora presidente che annuiva
Piqué ha pochi scrupoli, davvero un grandissimo figlio di pu...na
C’era una strategia per ridurre ingaggi e potere delle star del club. Svelati i messaggi tra vertici e presidente, conditi da epiteti volgari
nsulti pesantissimi per Leo Messi e Gerard Piqué, disprezzo per Busquets. Questo emerge dalla pubblicazione da parte del quotidiano catalano El Periódico di mail e messaggi di whatsapp tra Josep Maria Bartomeu, a lungo presidente del Barça, Román Gómez Ponti, ex responsabile dell’area giuridica del club, e Òscar Grau, ex Ceo del club. Le conversazioni tra i dirigenti del Barça fanno parte del carteggio relativo al Barçagate, l’indagine dei Mossos d’Esquadra su possibili reati di corruzione e amministrazione scorretta imputabili all’ex dirigenza del club catalano. I Mossos stanno facendo un supplemento d’indagine sulla filtrazione al El Mundo dei contratti di Messi e Piqué, pubblicati nei minimi dettagli rispettivamente a gennaio del 2021 e a settembre del 2022. In questo senso i testi finiti nelle mani del Periódico non lasciano grande spazio alla fantasia: Gómez Ponti dice ripetutamente che andrebbero pubblicati i contratti dei giocatori per metterli alla gogna pubblicamente.
Messi, dittatore Quando il 31 gennaio 2021 El Mundo pubblica il contratto di Messi da 555 milioni di euro tra i dirigenti del Barça inizia la caccia alla talpa. Bartomeu, che si era dimesso il 27 ottobre precedente, sostiene che la rivelazione sia assai dannosa per il club e che possa venire solo dall’interno dello stesso perché sono pochissime le persone che avevano accesso al contratto di Messi. Gómez Ponti risponde così: «Barto, sinceramente non si può essere tanto buoni con questo topo di fogna. Il club gli ha dato tutto e lui si è impegnato a imporre una dittatura di acquisti, cessioni e rinnovi. Alla cifra del suo contratto dovrebbero sommarsi quella di Pinto (l’ex secondo portiere, molto amico di Leo, ndr), i rinnovi di Luis Suarez o di Jordi Alba. O la commissione per il rinnovo di Ansu Fati (Rodrigo Messi agente? Ma se non sa nemmeno leggere, e in più aveva come socio un trafficante di droga)». Il fratello di Leo al tempo era l’agente di Ansu Fati, poi passato sotto la tutela di Jorge Mendes. Gómez Ponti aggiunge: «E soprattutto la montagna di ricatti e delusioni che il club e noi che ci lavoriamo abbiamo sofferto da parte di questo nano ormonizzato che al Barça deve la vita… Però quando le cose vanno male (per la pandemia, ndr) ricevi un messaggio di wa (whatsapp, ndr): “Presi, taglia i salari agli altri, ma a me e a Luis non ci toccare”. Magari se ne vada tra l’indifferenza della gente, che è la cosa peggiore che gli possa succedere (l’ennesimo “pesetero”)». Messi minaccia querele e Gómez Ponti torna alla carica: «Barto, ribadisco, se mi fanno causa io spiegherò diverse cose. E l’unica cosa positiva che posso dire (sui Messi, ndr) è che si presero una commissione per non fare nulla approfittando del fatto che il nano ormonizzato faceva la squadra all’allenatore». Grau annuisce, Bartomeu dice di essere d’accordo su tante cose su Messi ma ribadisce l’inopportunità di pubblicare il suo contratto, cercando di capire chi l’avesse passato al Mundo.
Piqué e Busquets
In seguito all’8-2 incassato contro il Bayern
in Champions nell’agosto del 2020 Piqué critica la dirigenza. Gómez Ponti scrive a Bartomeu: «Bisogna avere davvero pochi scrupoli, ed essere un grandissimo figlio di puttana». In un altro momento l’avvocato invita Bartomeu all’azione: «Sotto la tua leadership il club dovrebbe ridurre drasticamente la massa salariale della prima squadra, e ancor di più considerando l’attitudine impresentabile, riprovevole e ripugnante di una rosa di milionari maleducati e insensibili che si sono negati di trattare col club le misure minime per garantire la viabilità economica, senza pensare alla sofferenza della gente». E ancora: «Io manderei via con un’indennizzo minimo quei giocatori che non hanno mercato e non possono essere ceduti (Busquets può essere un esempio eccellente)». Ieri non ci sono state reazioni da parte degli interessati. Ma il caso ha ovviamente fatto un rumore incredibile.