La Gazzetta dello Sport

PIQUÉ BarçaGate Insulti pe R

L’EX N.1 E ALTRI DIRIGENTI CONTRO LEO E «TOPI DI FOGNA»

- Di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID TEMPO DI LETTURA

Questo nano E se le cose vanno ormonizzat­o male dice: “Presi, faceva la squadra non ci tagli i salari all’allenatore a me e Suarez” Roman Gómez Ponti a Josep Maria Bartomeu ex responsabi­le dell’area giuridica all’allora presidente che annuiva

Piqué ha pochi scrupoli, davvero un grandissim­o figlio di pu...na

C’era una strategia per ridurre ingaggi e potere delle star del club. Svelati i messaggi tra vertici e presidente, conditi da epiteti volgari

nsulti pesantissi­mi per Leo Messi e Gerard Piqué, disprezzo per Busquets. Questo emerge dalla pubblicazi­one da parte del quotidiano catalano El Periódico di mail e messaggi di whatsapp tra Josep Maria Bartomeu, a lungo presidente del Barça, Román Gómez Ponti, ex responsabi­le dell’area giuridica del club, e Òscar Grau, ex Ceo del club. Le conversazi­oni tra i dirigenti del Barça fanno parte del carteggio relativo al Barçagate, l’indagine dei Mossos d’Esquadra su possibili reati di corruzione e amministra­zione scorretta imputabili all’ex dirigenza del club catalano. I Mossos stanno facendo un supplement­o d’indagine sulla filtrazion­e al El Mundo dei contratti di Messi e Piqué, pubblicati nei minimi dettagli rispettiva­mente a gennaio del 2021 e a settembre del 2022. In questo senso i testi finiti nelle mani del Periódico non lasciano grande spazio alla fantasia: Gómez Ponti dice ripetutame­nte che andrebbero pubblicati i contratti dei giocatori per metterli alla gogna pubblicame­nte.

Messi, dittatore Quando il 31 gennaio 2021 El Mundo pubblica il contratto di Messi da 555 milioni di euro tra i dirigenti del Barça inizia la caccia alla talpa. Bartomeu, che si era dimesso il 27 ottobre precedente, sostiene che la rivelazion­e sia assai dannosa per il club e che possa venire solo dall’interno dello stesso perché sono pochissime le persone che avevano accesso al contratto di Messi. Gómez Ponti risponde così: «Barto, sinceramen­te non si può essere tanto buoni con questo topo di fogna. Il club gli ha dato tutto e lui si è impegnato a imporre una dittatura di acquisti, cessioni e rinnovi. Alla cifra del suo contratto dovrebbero sommarsi quella di Pinto (l’ex secondo portiere, molto amico di Leo, ndr), i rinnovi di Luis Suarez o di Jordi Alba. O la commission­e per il rinnovo di Ansu Fati (Rodrigo Messi agente? Ma se non sa nemmeno leggere, e in più aveva come socio un trafficant­e di droga)». Il fratello di Leo al tempo era l’agente di Ansu Fati, poi passato sotto la tutela di Jorge Mendes. Gómez Ponti aggiunge: «E soprattutt­o la montagna di ricatti e delusioni che il club e noi che ci lavoriamo abbiamo sofferto da parte di questo nano ormonizzat­o che al Barça deve la vita… Però quando le cose vanno male (per la pandemia, ndr) ricevi un messaggio di wa (whatsapp, ndr): “Presi, taglia i salari agli altri, ma a me e a Luis non ci toccare”. Magari se ne vada tra l’indifferen­za della gente, che è la cosa peggiore che gli possa succedere (l’ennesimo “pesetero”)». Messi minaccia querele e Gómez Ponti torna alla carica: «Barto, ribadisco, se mi fanno causa io spiegherò diverse cose. E l’unica cosa positiva che posso dire (sui Messi, ndr) è che si presero una commission­e per non fare nulla approfitta­ndo del fatto che il nano ormonizzat­o faceva la squadra all’allenatore». Grau annuisce, Bartomeu dice di essere d’accordo su tante cose su Messi ma ribadisce l’inopportun­ità di pubblicare il suo contratto, cercando di capire chi l’avesse passato al Mundo.

Piqué e Busquets

In seguito all’8-2 incassato contro il Bayern

in Champions nell’agosto del 2020 Piqué critica la dirigenza. Gómez Ponti scrive a Bartomeu: «Bisogna avere davvero pochi scrupoli, ed essere un grandissim­o figlio di puttana». In un altro momento l’avvocato invita Bartomeu all’azione: «Sotto la tua leadership il club dovrebbe ridurre drasticame­nte la massa salariale della prima squadra, e ancor di più consideran­do l’attitudine impresenta­bile, riprovevol­e e ripugnante di una rosa di milionari maleducati e insensibil­i che si sono negati di trattare col club le misure minime per garantire la viabilità economica, senza pensare alla sofferenza della gente». E ancora: «Io manderei via con un’indennizzo minimo quei giocatori che non hanno mercato e non possono essere ceduti (Busquets può essere un esempio eccellente)». Ieri non ci sono state reazioni da parte degli interessat­i. Ma il caso ha ovviamente fatto un rumore incredibil­e.

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