La Gazzetta dello Sport

Ter Stegen para rigori trascina Xavi in finale Domenica c’è il Real

Il Barcellona supera il Betis dopo il 2-2 in 120 minuti. In gol Lewa e Ansu Fati, Fekir e Moron per i sivigliani. Ora li aspetta il Clasico

- F.m.r.

EClásico sarà. Domenica alle 20 al King Fahd di Riad, Arabia Saudita, Real Madrid e Barça si giocherann­o il primo titolo del 2023, la Supercoppa di Spagna. Come il Real col Valencia anche il Barcellona ha avuto bisogno dei rigori per disfarsi del Betis. Catalani due volte avanti ma sempre raggiunti e infallibil­i dal dischetto (tiri di Lewa, Kessie, Ansu Fati e Pedri) con Ter Stegen che prima con la sinistra e poi con la destra ha fermato le conclusion­i di Juanmi e William Carvalho.

Fiammate Se la sfida tra Real e Valencia è stata condiziona­ta dalla forte componente emozionale per il congelamen­to del rapporto tra Ancelotti e Gattuso, quella tra Betis e Barça è stata agitata da fiammate spettacola­ri. Betis guidato dal genio di Fekir (fino al 90’) e Luiz Henrique, 22enne brasiliano pagato appena 13 milioni di euro (ex Fluminense), Barça preso per mano da Pedri e in una serata di strana imprecisio­ne, di quella specie di robot dell’area che è Lewandowsk­i, è stato il ritrovato Ansu Fati a dare una mano ai suoi. In evidenza il Saot, fuorigioco semiautoma­tico, provato dagli spagnoli per la prima volta in questa Supercoppa. Al 23’ sullo 0-0 un bel gol di Pedri è stato annullato per una rivelazion­e di sensori e telecamere, che hanno pescato in fuorigioco le unghie del piede sinistro di Raphinha. Saot di nuovo in azione nel secondo tempo per annullare una rete di Lewa per offside di Torres.

I gol Il Barcellona è passato al 40’ con un doppio tentativo di Lewandowsk­i, servito da Dembélé lanciato da Pedri. Il francese era intrattabi­le, ma Xavi ha deciso di farlo uscire prestissim­o, con Dembélé non polemico ma sì incredulo, e il Barça ne ha risentito. Con Ter Stegen già decisivo in precedenza il Betis ha pareggiato al 77’ col suo uomo

Eroe

Il portiere tedesco Marc-André Ter Stegen, 30 anni, festeggiat­o dop aver parato due rigori e il trionfo migliore, Fekir, servito da Luiz Henrique. Ter Stegen ha fermato Miranda, Bravo ha fatto lo stesso con Ansu Fati e dopo 127 secondi dei supplement­ari una magia dello stesso Ansu Fati ha dato un nuovo vantaggio al Barça: diagonale sinistro un metro dentro l’area, al volo su rinvio della difesa. Il Betis al 90’ aveva perso Fekir, ma aveva ancora Luiz Henrique, che al 101’ ha offerto a Loren Moron (che per scelta tecnica non giocava dal 20 agosto) una palla

interessan­te che il canterano ha trasformat­o nel pareggio con un creativo e risolutore colpo di tacco. Nel secondo supplement­are l’armistizio, turbato solo dall’espulsione per doppia ammonizion­e di Guardado. Poi ecco le mani di Ter Stegen, ex rivale di Bravo al Barcellona.

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AFP
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