Non è Felix neppure a Londra Joao espulso al debutto E il Fulham affossa il Chelsea
Segna l’ex Willian, i Blues pareggiano con Koulibaly. Rosso al portoghese e ko Potter, ora è crisi
Itifosi di Craven Cottage cantano impietosi: “Verrai esonerato domattina!”. Non succederà, perché Graham Potter è saldo al timone del Chelsea nonostante tutto, ma il 2-1 che i Blues incassano nello stadio in riva al Tamigi del Fulham è l’ennesima fermata dentro un tunnel buio di cui la squadra di Potter non vede la luce. Non è servito nemmeno il debutto di João Felix a far cambiare le cose: il portoghese nel primo tempo è stato il migliore in campo, ma la sua espulsione al 13’ della ripresa ha svoltato la partita a favore della sorprendente squadra di Marco Silva, che con 4 vittorie nelle 4 partite giocate dopo il Mondiale sale al 6° posto e vede addirittura la zona Champions League, distante soltanto 4 punti. Lo stesso traguardo che al Chelsea, dopo questa sconfitta, sembra molto più lontano dei 10 punti che ha da recuperare in classifica.
Novità
Senza il rosso che lascia i Blues in dieci a inizio ripresa, subito dopo il gol del momentaneo 1-1 del’ex napoletano Koulibaly, il debutto di João Felix sarebbe quasi perfetto. Il portoghese arrivato in prestito dall’Atletico Madrid ci mette meno di un quarto d’ora a diventare il miglior attaccante del Chelsea della stagione, dopo averci messo meno di 30 ore a convincere Potter a schierarlo titolare alla prima occasione utile. Il portoghese è vivace, veloce, voglioso di mettersi in mostra: non è solo il migliore in campo, capace di far ammonire due avversari in 14’ e di creare occasioni, ma migliora anche chi gli sta attorno, a cominciare da Kai Havertz. Non è un caso che con lui in campo il Chelsea raggiunga in 37’ la media tiri stagionale (10,9). Se trovasse anche il gol, che invece sfiora soltanto in un paio di occasioni, il suo primo tempo sarebbe da sogno. La ripresa invece è un incubo, con l’arbitro Coote che non gli perdona una pericolosissima entrata fuori tempo su Tete: il rosso diretto lo manda negli spogliatoi già al 58’, a riflettere sul perché quel debutto che poteva sembrare da ricordare è diventato da dimenticare.
Crisi L’harakiri di João Felix si unisce all’infortunio di Denis Zakaria, padrone del centrocampo prima di un problema muscolare al 56’, nelle brutte notizie che Potter deve digerire. Dopo che pareva convinto a puntare sulla difesa a 4, il tecnico torna a quella a tre ma Trevor Chalobah gioca una partita orribile, con responsabilità sia sul gol dell’1-0 di Willian al 25’, ex che non esulta, sia sul decisivo 2-1 al 73’ di Vinicius, gran sostituto di Mitrovic, l’arma migliore del sorprendente Fulham in tribuna per squalifica. La difesa resta un punto debole dei Blues, un reparto in cui nonostante gli innesti il migliore resta il 38enne Thiago Silva. Koulibaly si salva per il gol, ma ha fatto fatica anche lui. Potter continua a non capire di chi può fidarsi: Mateo Kovacic, preferito a centrocampo a Jorginho come partner di Zakaria, non ha inciso; Mason Mount, schierato trequartista, ha salvato con la punizione che ha generato l’1-1 una partita tanto fumosa e poco concreta. Potter aveva convocato un incontro con i leader della squadra dopo le due sconfitte col City per capire come salvare la stagione: Joao Felix aveva portato una ventata d’aria fresca, una che pareva poter far riaccendere quella scintilla spentasi dopo le prime partite della nuova era, ma la sua espulsione ha complicato tutto. E il Chelsea, che ha vinto solo 1 delle ultime 9 partite giocate in Premier, continua a chiedersi come raddrizzare una stagione che sta diventando disastrosa.