Stop Calhanoglu Adduttore ko A forte rischio per il Benfica
Distrazione muscolare per il turco: difficile recupero per l’andata, tocca a Brozovic
Le sensazioni erano negative sin dal principio e la preoccupazione sul volto di Hakan Calhanoglu nel momento dell’infortunio aveva già dato un primo responso. Che da ieri, però, è ufficiale. Gli esami che il turco ha svolto all’Humanitas non hanno lasciato scampo: «distrazione muscolare all’adduttore della coscia destra». Tradotto: out per le prossime tre partite ufficiali tra campionato e Coppa Italia e quarti di finale di Champions seriamente a rischio. Soprattutto l’andata a Lisbona, in calendario l’11 aprile: nella migliore delle ipotesi, Calha proverà a essere convocato e in caso di necessità giocare uno scampolo di partita. Ma si naviga a vista, tanto che l’Inter stessa nel comunicato ufficiale parla di condizioni che saranno rivalutate nei prossimi giorni. Ossia quando l’ematoma si sarà riassorbito ancor di più e magari si potrà andare più in profondità con gli esami. Realisticamente, l’Inter cercherà di riavere Calhanoglu in campo per il ritorno di Champions League. Se poi dovesse anticipare i tempi, beh tanto meglio.
Vai Brozo La pausa delle nazionali ancora una volta ha colpito duro e l’Inter si trova ad affrontare i venti giorni chiave della stagione senza (o comunque non al meglio se recupererà per il Benfica) il suo faro, l’uomo in più di questa stagione di alti e bassi, quello che ha sempre risposto presente nelle notti più delicate. Ma la fortuna a volte toglie e a volte dà e adesso toccherà a Marcelo Brozovic “sfruttare” la situazione, come Calha ha fatto in sua assenza a settembre. Brozo è un po’ l’emblema di questa stagione dell’Inter in chiaroscuro. Lui, l’intoccabile per eccellenza per Simone Inzaghi, ha visto gli altri prendersi la scena nel mese pre Mondiale e piano piano è scivolato dietro nelle gerarchie della mediana, senza riuscire più a riconquistare strada. Per merito degli altri, certo. Ma anche per demerito personale: come tutta la squadra, le prestazioni di Brozo nel 2023 sono andate a corrente alternata ed è ritornato anche quel nervosismo che per anni ha frenato la sua scalata tra i top del nostro campionato. Sbracciate e sbuffate in mezzo al campo che non aiutano certo i compagni a migliorare le prestazioni, ma che dall’anno dello scudetto erano sparite. L’Inter ora ha bisogno di quel Brozo lì: per sentirsi in mani sicure e col pilota giusto nelle notti d’Europa, dove il club vuole tornare a sognare in grande.