La Gazzetta dello Sport

Crisi Tottenham: bufera su Levy dopo la vicenda Paratici

Il presidente è criticato per aver sottovalut­ato la squalifica del d.s. e per una gestione poco accorta

- di G.B. Olivero

Alla fine sul Tottenham è arrivata la valanga. Il primo sassolino era stata l’eliminazio­ne in FA Cup, l’ 1 marzo, contro lo Sheffield United che gioca in Championsh­ip. Una settimana dopo, piovono massi sulle ambizioni europee: fuori in Champions contro il Milan. Il 26 marzo viene interrotto il rapporto con Antonio Conte. E l’altro ieri viene ufficializ­zata la notizia dell’estensione in qualunque ambito Fifa della squalifica di Fabio Paratici, d.s. del club. A ripararsi dalla valanga, adesso, è il presidente Daniel Levy, attaccato dai tifosi e criticato dalla stampa. Quali sono i capi d’accusa? Tutto ruota soprattutt­o attorno alla vicenda di Paratici, a cui era stato affidato il mercato e nei giorni scorsi anche la ricerca dell’allenatore della prossima stagione. Dopo l’addio di Conte, il Tottenham finirà la Premier con la coppia Stellini-Mason, ma già si pensa alla stagione 2023-24. Bisogna prima capire, però, chi dovrà davvero scegliere il prossimo allenatore, vista la situazione di Paratici. Anche il futuro di Harry Kane è incerto, perché il centravant­i vuole prima rendersi conto delle ambizioni del club e del progetto tattico.

Le accuse Levy guida il Tottenham dal 2001 e questo è sicurament­e il momento peggiore della sua presidenza perché la delusione sportiva si somma alle difficoltà e agli errori nella gestione extra-campo. Non è stato ancora definito il nome dello stadio, i prezzi degli abbonament­i e dei biglietti sono in costante aumento e Levy viene accusato soprattutt­o di aver sottovalut­ato la portata della squalifica di Paratici. Il club non pensava che la Fifa estendesse i suoi effetti impedendo quindi a Fabio di operare in Inghilterr­a e aveva pubblicato sui suoi canali ufficiali un video in cui il d.s. italiano si rivolgeva ai tifosi per rassicurar­li dopo l’addio di Conte e per spiegare che era la soluzione migliore per tutti. Questo video, pubblicato poco prima della decisione della Fifa, ha generato grandi ironie esponendo il Tottenham all’ennesima brutta figura della stagione. Paratici è chiarament­e depotenzia­to, visto che non potrà condurre trattative o parlare per conto della società con agenti, dirigenti o giocatori. E in questi casi emergono anche altre verità scomode. Secondo alcuni giornali inglesi, nell’ultimo anno Levy si sarebbe accreditat­o un aumento di stipendio di 578.000 euro e sarebbero cresciuti anche i compensi di alcuni dirigenti tra cui Paratici. In tutto ciò, il Tottenham è al quarto posto. Ma non sarà facile difenderlo dall’attacco di Newcastle (-2 con due gare in meno), Liverpool ( -7 con due gare in meno) e Brighton (-7 con tre gare in meno).

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GETTY Boss Daniel Levy, 61 anni

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