La Gazzetta dello Sport

DA ORIGI A REBIC CIAO PANCHINA PIOLI CAMBIERÀ UNA SQUADRA

Tatarusanu, Bakayoko, Dest a fine contratto Per Ballo-Touré e Adli via alle offerte E occhio alle proposte per qualche big

- Di Luca Bianchin

L’impresa di traslochi è avvisata: c’è una panchina da spostare, lunedì 5 giugno, da bordo campo all’esterno di San Siro. E che sia ben visibile, grazie. Il Milan 2023-24 è un tetris nella testa di Maldini, Massara e Pioli: pezzi che escono, pezzi in sostituzio­ne, incastri da trovare. La certezza è che tanti giocatori sono in partenza, alcuni a prescinder­e, altri secondo offerte che, se arriverann­o, saranno gradite. Juventus-Milan di domani così sarà l’ultima trasferta per il gruppo 2022-23, che in ogni caso non si ripresente­rà al raduno. Perché il Milan è molto forte nei migliori 5-6 uomini - e questo, francament­e, si sa da due anni - ma non all’altezza nel gruppo delle alternativ­e.

Addii sicuri Primo gruppo, i giocatori che se ne andranno sicurament­e. Caso per caso, vediamo perché. Sergiño Dest: bocciato in campo e soprattutt­o fuori, per atteggiame­nto. Bakayoko: è già stato vicino a salutare in estate e a gennaio, una nuova stretta di mano dopo il prestito dal Chelsea non è mai stata in consideraz­ione. Tatarusanu e Mirante: a fine contratto. Il secondo portiere sarà Sportiello, il terzo chissà (Vasquez può partire, anche per liberare uno slot per un extracomun­itario). Zlatan Ibrahimovi­c: è a fine contratto, purtroppo fuori per quasi tutta la stagione per gli infortuni. Il Milan ha rimandato ogni discorso a giugno, ma le possibilit­à di rivederlo sono vicine allo zero. Mezzo gradino sotto, Aster Vranckx, che pure al Milan non dispiace: improbabil­e che il Milan rinegozi l’accordo con il Wolfsburg per riaverlo.

Addii probabili Secondo gruppo, i calciatori che possono partire in caso di offerta. Grande capo cordata, Divock Origi: ha deluso, mai ha dato l’impression­e di poter fare la differenza davanti alle telecamere (sugli allenament­i invece si dice un gran bene, ma questo è un altro discorso). Dove può andare? In Premier, in Turchia, comunque da chi può pagare un contratto da quasi 4 milioni. E che non si escluda un prestito, grazie. Ante Rebic segue perché il rendimento rispetto a due anni fa non è calato, è crollato: sinceramen­te, è sembrato un calciatore a fine corsa con il Milan. Anche qui l’ingaggio pesa - 3,5 milioni a stagione - e rischia di essere un fattore. Yacine Adli merita un discorso a parte perché è legatissim­o al Milan, vuole restare ma ha giocato, più che poco, nulla. Per lui, meglio cercare di rilanciars­i altrove, in prestito o a titolo definitivo. Adli potrebbe portare qualche milione nelle casse, come Fode Ballo-Touré. FBT e il Milan hanno la stessa idea: in estate, meglio cambiare. Il Milan prenderà almeno un altro terzino sinistro, lui andrà a cercare minuti. Chiude Messias, che pure in questo Milan è quasi un titolare. A destra però arriverà qualcuno e allora... è matematica: tra lui e Saelemaeke­rs, una partenza è logica.

Vendere Nella stanza, se non lo avete visto, c’è un elefante: la capacità di cambiare incassando. Il Milan negli ultimi mercati non ha quasi venduto e l’ultima cessione incisiva a bilancio è stata quella di Jens Petter Hauge, che si è intristito: tra Eintracht e Gent, tantissima panchina. Prima di lui, bisogna risalire a Suso, Paquetá, Piatek: praticamen­te, un viaggio nel neolitico. Per Maldini e Massara quindi, nei prossimi mesi, sarà fondamenta­le tagliare diversi ingaggi e vendere. Per chi servirebbe­ro quei milioni? Per una punta, ovviamente: Openda, Morata, chissà (più Arnautovic, sempre da seguire). Per uno o, meglio, due centrocamp­isti: Loftus-Cheek e Kamada sono scritti in grande nella lista degli invitati. Per un terzino sinistro e un esterno destro d’attacco.

La variabile In tutto questo, attenzione al grande imprevisto. Il Milan non parte con l’intenzione di cedere una stella ma il contesto internazio­nale è chiarissim­o. Le grandi della Premier e il Psg avranno decine di milioni da investire e non li terranno in cassaforte per il gusto di impilare le monetine. E allora, possibile che nessuno faccia un’offerta per Maignan, uno dei migliori portieri al mondo? Possibile che nessuno chiami per Theo Hernandez, il terzino sinistro della nazionale vice campione del mondo? Possibile che nessuno durante Napoli-Milan si sia innamorato di Rafa Leao? Il Milan ha contratti lunghi per proteggerl­i e certo non li venderà per cifre normali. Di fronte a offerte XL, però, vietato avere certezze.

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GETTY Divock Origi 28 anni, ha segnato due gol inutili contro Sassuolo e Monza in questo campionato

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