La Gazzetta dello Sport

Germania anno zero

Borussia: festa vicina Bayern, sarà rivoluzion­e Se il Dortmund batte il Mainz è campione dopo 10 anni di dominio bavarese. Kahn, posto a rischio

- di Pierfrance­sco Archetti

Anche Jürgen Klopp, da Liverpool, ha detto sentire la partita particolar­e: «Sono un po’ nervoso, per essere onesto. E per una volta sarei contento se il Mainz perdesse, spero che il Borussia vinca». Klopp è l’ultimo allenatore capace di prendersi la Bundesliga non appartenen­do al Bayern. Undici anni fa, il tecnico arrivato appunto dal Mainz portò a Dortmund il suo secondo titolo consecutiv­o. Poi il cielo del campionato tedesco è sempre rimasto rosso: dieci campionati in fila festeggiat­i a Monaco, alcuni anche con sufficienz­a se non accompagna­ti da altri trofei, mentre la concorrenz­a vagava tra demoralizz­azione cosmica e ricerca di soluzioni, playoff o affini. Oggi la tirannia sportiva potrebbe finire.

La situazione Il Borussia ha sorpassato il Bayern domenica scorsa. Ha due punti in più, può prendersi il piatto argentato (Meistersch­ale) senza dipendere dal risultato dell’inseguitri­ce, in campo a Colonia, squadra che non ha più obiettivi come del resto il Mainz. Il Borussia nel suo tempio da 81.365 spettatori, sempre esaurito, ha vinto 14 delle 16 gare stagionali, le ultime 11 consecutiv­amente. Il Colonia guadagnerà un milione se il titolo andrà a Dortmund, come da clausola nel trasferime­nto di Anthony Modeste in giallonero, un affare combinato in fretta l’estate scorsa dopo la malattia che aveva tolto dalla rosa fino a gennaio Sebastien Haller, l’attaccante preso dall’Ajax per sostituire Erling Haaland. Modeste ha segnato soltanto due reti, ma una al Bayern al 95’ della gara d’andata, finita 2-2. Haller, dopo due operazioni per un tumore maligno ai testicoli, è tornato in gennaio, e ora è il simbolo della rinascita: 9 gol in 18 match, gli ultimi 5, più 3 assist nei 3 match più recenti, quando l’altalena in testa con il Bayern è stata più marcata. Il Borussia ha recuperato 9 punti ai bavaresi da gennaio, si è presentato allo scontro diretto a inizio aprile a +1, poi lo ha perso e sembrava la solita conclusion­e pro Bayern. Invece gli alti e bassi di entrambe le squadre hanno portato a sorpasso e contro sorpasso. In caso di arrivo alla pari deciderà la differenza reti, nettamente a favore del Bayern (+14).

Cambiare tutto A Monaco sono obbligati a sperare, anche se nel miracolo credono in pochi: «Comunque vada non sarà una stagione positiva» ha detto Thomas Tuchel. Ma stanno già preparando la rivoluzion­e: martedì il direttivo metterà in discussion­e la permanenza dell’a.d. Kahn, mentre Tuchel non rischierà. Partirà anche la caccia sul mercato a un vero nove. Il Bayern finora ha fatto di tutto per non prendere questo titolo, partendo dal cambio di allenatore il 23 marzo (Tuchel per Nagelsmann) fino alle botte tra giocatori (Mané-Sané), le liti plateali, gli infortuni di frustrazio­ne (Neuer che va a sciare per dimenticar­e la delusione mondiale), le polemiche e i difetti del mercato, vedi l’assenza di un rimpiazzo di Lewandowsk­i. Il Borussia in autunno non era ad altezza titolo: se vince, lo farà con 7 sconfitte e la quota “scudetto” massima sarà di 73 punti, la più bassa dal 2010. Ma a Dortmund non guardano indietro: circa 400 mila persone sono attese per la parata. Ipotetica, almeno fino a stasera.

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Allegria I giocatori del Borussia Dortmund in festa a fine partita

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