La Gazzetta dello Sport

LE DUE FERRARI SFIDANO VERSTAPPEN PERCHÉ MONTECARLO È PIÙ DI UN GP

Alle 16 caccia alla pole. Nelle libere 2 solo 65 millesimi tra il leader del Mondiale e Leclerc Ma anche Sainz è velocissim­o

- Di Mario Salvini INVIATO A MONTECARLO (MONACO)

Tutto un giorno, forse tutto un fine settimana, racchiuso dentro 65 millesimi di secondo. Un lampo che umanamente non siamo nemmeno in grado di quantifica­re, né tantomeno di scandire. Eppure la giornata di ieri, per quanto interlocut­oria, ha detto esattament­e questo: tra i due duellanti, tra il re cannibale e il Principino che vorrebbe spodestarl­o, molto, forse tutto, si giocherà oggi, sul giro secco che, nessuno lo sa bene come loro, è rischiosis­simo. Eppure bisogna tirarlo fin quasi alla trascenden­za della guida. Come ha lasciato scritto il più bravo di tutti tra questi muri: Ayrton Senna. Bisogna farlo, perché si ha un bel dire che poi la domenica non si passa, sorpassare è arduo, lo è sempre stato, e adesso, con le dimensioni di queste monoposto, lo è diventato al limite dell’impossibil­e. Proprio perché è tutto vero, il giro di oggi diventa uno dei momenti più intensi, affascinan­ti, straordina­ri di tutto l’anno. Il lampo agonistico, quasi eroico, per cui vale la pena – anche da un punto di vista prettament­e sportivo - tramandare il rito barocco del gran premio del Principato, anche se poi la con la procession­e della domenica è quasi scontata. E dunque quei 65 millesimi di vantaggio che Max Verstappen si è conquistat­o ieri su Charles Leclerc sono stati il trailer del duello. Quello che nei western è alla fine e a Monaco è all’inizio: il giro della verità, oggi, in Q3, attorno alle 16.50.

Carlos va veloce Si capisce che gli altri non avranno nessuna intenzione di ridurre tutta la questione a due soli protagonis­ti. A cominciare da Carlos Sainz, il più veloce della prima sessione, quando nessuno aveva montato le gomme morbide, e poi rimasto a un decimo da Verstappen. In una seconda tornata che però ha concluso contro il muro, alla Piscine. «Ho fatto un piccolo errore di valutazion­e mentre stavo cercando il limite», ha detto. A riprova che qui è tutta questione di bilanciame­nto e della fiducia che da quell’equilibrio il pilota sa ricavare. Carlos, che a Montecarlo con la Ferrari ha corso due volte e due volte è arrivato secondo, ha dimostrato di averla, unita anche a un buon passo con tutte le mescole provate, hard comprese. E’ quindi da auspicare che non se la faccia portare via dalla “smusata” finale. Una sensazione che gli altri due, i duellanti, conoscono perfettame­nte. Entrambi, Max e Charles, quelle ravvicinat­e le hanno misurate bene. Proprio dove ieri ha sbagliato Carlos, Verstappen si è schiantato in qualifica nel 2016 e poi ancora in FP3 nel 2018. «Quegli sbagli mi hanno reso migliore», ha detto anni dopo. Leclerc aveva già la pole, nel 2019, quando in quel rapido cambio di direzione, col mare da una parte e la piscina dall’altra, si è a sua volta accartocci­ato. Tradotto: ci sono passati, e ci si sono scontrati, quasi tutti.

Quarto incomodo Ieri un po’ in ombra Perez. Hamilton e Alonso sembrano ispirati, “disperso” invece Russell

Due contro uno? Un po’ speranza, un po’ sensazione, allora, potrebbe essere una sfida due contro uno. Sebbene non sia da sottovalut­are “L’Alcalde”, Sergio Perez, il Sindaco che quando si corre in città spesso fa valere la sua legge. Ma che ieri è rimasto a mezzo secondo, come Lewis Hamilton, che dà l’idea di aver capito la nuova Mercedes meglio del disperso George Russell. Occhio a Fernando Alonso, piuttosto, che per quanto non esattament­e specialist­a del sabato, con la gran trazione della sua Aston Martin vorrebbe dir la sua. Però, che sarà due Ferrari contro di lui lo dice Max medesimo. Ribaltando il ritornello di tutti gli altri GP. E confermand­o che per le rosse è questione di qui e adesso. Montecarlo è un’occasione se non unica probabilme­nte rara, in questo 2023. « Quando si andrà al limite - dice il campione e capolista indiscusso - servirà qualcosa di più per stare davanti alle Ferrari».

 ?? ?? Fronte del porto Carlos Sainz con la Ferrari SF-23 alla chicane dopo il tunnel. Lo spagnolo è stato il più veloce nella prima sessione di libere. Oggi alle 16 caccia alla pole
Fronte del porto Carlos Sainz con la Ferrari SF-23 alla chicane dopo il tunnel. Lo spagnolo è stato il più veloce nella prima sessione di libere. Oggi alle 16 caccia alla pole
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