La Gazzetta dello Sport

«Hamilton non serve Leclerc è un grande Io? Vivo per fortuna»

- m.sal.

«Quando arrivo in un paddock e incrocio Mario (Andretti, ndr) o come oggi Jackie (Stewart, ndr), la prima cosa che ci diciamo è che siamo fortunati ad essere ancora qui». Non si riferisce all’età, Jacky Ickx. «No, la stessa cosa ce la dicevamo quando correvamo, perché ai nostri tempi dopo ogni gara facevamo la conta. Era questione di fortuna, il talento non bastava a salvarti. Però in effetti ora possiamo dire di essere fortunati anche per tutta la vita che abbiamo vissuto. E per il tipo di vita». Per darne l’idea basta dire che questa breve chiacchier­ata è stata interrotta cinque volte, da altrettant­e persone che si sono fermate a salutarlo. Nell’ordine: Paolo Campinoti della Pramac, Frédéric Vasseur, Toto Wolff, Laurent Mekies e Mario Isola della Pirelli. Tutti amano Jacky.

► Leclerc e Sainz sono la seconda coppia più giovane Ferrari. Quale è stata la prima?

«Io e Chris Amon? Davvero? Mi fa piacere. Anche se non mi va di guardare indietro. Nella vita bisogna pensare a oggi, a domani. Ieri è andato. Allora era tutto diverso, c’era un’altra mentalità, erano altre corse, un altro mondo. Guardo avanti, e quindi sì, sono un fan dei giovani. La cosa positiva è che con due piloti così si ha tempo per lavorare insieme».

► E la Ferrari ne ha bisogno…

«Sì, mancano i risultati. Ed è vero che ci sono delle similitudi­ni tra questa Ferrari e la mia. Oggi come allora c’è tanta politica, ci sono polemiche. Forse è una cosa genetica, degli italiani (risata). Negli anni scorsi tante volte il problema è stata la strategia. Anche se di Mattia Binotto mi piaceva come si prendeva sulle spalle tutti i problemi, per il bene della squadra. Era bello».

► E Vasseur?

«Federico (in italiano, ndr) ha una grande esperienza. Ma avrà bisogno di tempo, anche solo per conoscere tutta la squadra. Intento dire conoscerla davvero. Gli auguro di fare bene. Vedere vincere la Ferrari, la Ducati, veder vincere Bagnaia al lunedì fa sorridere gli italiani. E anche me”.

► Verstappen sta ammazzando il campionato?

«Non è così. Perez ha vinto due volte. Ma è vero che Max è uno di quelli che hanno qualcosa di più, come Senna, come Fangio, Schumacher, come Hamilton che per me è un extraterre­stre. E anche Leclerc potenzialm­ente potrebbe essere lì, ma finora non ha avuto la possibilit­à di dimostrarl­o».

► La Ferrari dovrebbe cercare Hamilton?

«Non vedo nessuna ragione per farlo. È una vicenda che mi fa pensare al grande problema della società di oggi: quando senti una notizia non sai se crederci, non sai a chi credere».

► La Ferrari torna a Le Mans, dove lei ha vinto sei volte…

«È fantastico. Cinquant’anni fa abbiamo finito con la 312 PB. La Matra andava più forte. Ricordo il giorno in cui a Digione ho pianto, perché avevo fatto tutto il possibile per starle davanti, e non ci sono riuscito. Ma basta guardare al passato. Ho avuto la fortuna di correre con ingegneri e meccanici che mi hanno permesso di vincere quel che ho vinto. Ora voglio vivere l’oggi. E voglio farlo godendomi la gioia degli altri, la competizio­ne, la passione condivisa con gli amici e col pubblico. Gustandomi Antonio Giovinazzi e la Ferrari a La Mans».

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