Milano vola dritta in finale A
OLIMPIA SPIETATA LA DINAMO SI SPEGNE «LA TERZA VOLTA È UN GRAN SEGNALE»
Milano campione in carica fa 3-0: Sassari si arrende a Napier, Shields e Datome Il coach: «Ovviamente mi aspetto la Virtus»
nche l’anno scorso gara-3 finì con il maggior scarto delle semifinali. Allora l’Olimpia vinse di 18 punti a Sassari, stavolta addirittura di 32 al termine di una partita virtualmente finita con due triple consecutive di Gigi Datome verso la fine del terzo quarto. Quel +13 sarebbe stato anche recuperabile se non fosse che da lì in poi la Dinamo si è sciolta subendo un 27-8 negli ultimi 10 minuti.
Lo scarto E così Milano torna a casa in fretta con la vittoria numero 3 nella serie (scarto medio 20 punti) e l’accesso alla terza finale consecutiva. Stasera guarderà l’altra semifinale tra Tortona e Virtus (0-2). La finale inizierà a Milano. La data prevista per gara-1 è sabato 10, lo stesso giorno della finale di Champions League Inter-Manchester City, ma potrebbe essere anticipata a venerdì nel caso l’altra semifinale si chiuda in 3 o 4 partite. La resa di Sassari è più nervosa che tecnica. Non appena all’inizio del terzo quarto riesce a guadagnare il primo vantaggio della partita, subisce un parziale e quelle due triple del sardo Datome. «Una partita di alto livello - dice Ettore Messina - nella ripresa abbiamo giocato una gara di enorme spessore sia in difesa che in attacco. el terzo quarto la squadra ha dimostrato personalità, stretto in difesa e mosso bene la palla in attacco. La terza finale scudetto consecutiva è un segnale di continuità, anche in una stagione complicata come questa. . Mi aspetto ovviamente di trovare la Virtus che mi sembra a un passo».
La partenza Fino al terzo quarto, Milano non riesce a liberarsi di Sassari. L’impatto ricorda quello di gara-1 come pressione difensiva e precisione al tiro da tre punti. E come nella prima sfida della serie, è Johannes Voigtmann a iniziare in modo potente sia con tripla che inaugura la partita, sia con morbide conclusioni in avvicinamento a canestro. Il veloce +9 con cui l’Olimpia scatta è frutto anche di una difesa che costringe Sassari a tiri spesso a bassa percentuale. Da tre la Dinamo continua a
sbagliare molto. Ma a differenza della prima partita della serie, Sassari non si lascia travolgere e torna vicina grazie a un attivo Deshaun Stephens sotto canestro e la spinta di Chris Dowe e Gerald Robinson. Contro i vivaci piccoli della Dinamo, Messina ha scelto di rimettere nei 12 Devon Hall che, pur se in un momento di poco brillantezza, avrebbe più fisico e attitudine difensiva rispetto a Kevin Pangos. Il play canadese, dopo aver giocato senza infamia né lode gara-4 a Pesaro e le prime due partite della serie, resta in hotel per problemi di gastroenterite che lo hanno colpito della notte precedente. Il vantaggio arrivato a 10 punti (16-26) all’inizio del secondo quarto si assottiglia fino al -2 poco prima dell’intervallo, nonostante la Dinamo subisca maggiormente le transizioni, una delle quali guidata direttamente dall’onnipresente Voigtmann. Il 2 su 13 al tiro da tre dei padroni di casa è compensato dal 73 per cento di precisione da due.
Ecco Gigi Eimantas Bendzius, tornato ai margini dopo la bella gara-2, si sblocca da tre e firma il primo vantaggio di Sassari (4241) dopo l’intervallo. Sarà anche l’unico. La difesa di Milano si stringe sotto canestro dove torreggia il solito Nicolò Melli. L’Olimpia torna a +10 con un parziale di 7-0 lanciato da Shields e un sontuoso Napier. È il momento di Datome e delle due triple di fila per il +13 a un minuto dalla fine del terzo parziale. Sassari vacilla e nell’ultimo quarto crolla palesando quella rassegnazione già vista nella prima partita a Milano. Jack Devecchi entra per l’ultima volta in campo a raccogliere l’applauso con cui chiude la carriera da giocatore. Cresciuto nell’Olimpia con cui ha esordito, è arrivato a Sassari dal 2006, ha giocato 811 partite con la Dinamo e ci resterà anche in futuro.