La Gazzetta dello Sport

Stadio, mercato, maggiore presenza Così Gerry è pronto a cambiare passo

Il numero 1 di RedBird entrerà in prima persona nella gestione corrente del club: per questo sarà a Milano più spesso

- di Marco Fallisi MILANO

Più presente

Nelle intenzioni del proprietar­io una supervisio­ne quotidiana degli affari della società

I precedenti

Un uomo abituato a scattare in avanti: come nel 2008 con la sinergia Yankees-Cowboys

Al centro del Milan. Perché, ora che si è chiusa la storia profession­ale tra il Diavolo e Paolo Maldini, una cosa è sicura: Gerry Cardinale sarà sempre più in prima fila nella gestione del club che RedBird ha acquisito meno di un anno fa per 1,2 miliardi.

Presente

A segnare il primo, significat­ivo cambio di passo è stato proprio l’incontro di ieri mattina: per la prima volta da quando il Milan è passato di mano da Elliott a RedBird, il nodo dell’area tecnica è stato sciolto in prima persona da Cardinale. Uno schema che è destinato a ripetersi sempre più spesso: il numero uno della proprietà questa estate sarà molto più presente a Milano e vivrà da vicino le tappe che condurrann­o il Milan nella seconda stagione targata RedBird, tra il mercato e la decisione sull’area in cui costruire il nuovo stadio (business su cui Cardinale ha iniziato a muoversi in prima persona già da mesi). Dopo che la crisi di queste ore ha condotto all’addio di Maldini e Massara, la centralità del suo ruolo potrebbe crescere ulteriorme­nte: è realistico immaginare una sorta di supervisio­ne sul governo del club day by day.

Quanti scatti

Del resto, la storia profession­ale del manager nato a Filadelfia e diventato grande a New York è fatta di passione, intuizioni e grandi accelerazi­oni. Come quando, nel 2001, creò insieme ai New York Yankees il network Yes, diventata la prima rete sportiva regionale degli Usa: Cardinale ai tempi lavorava in Goldman Sachs, quello fu il suo colpo di fulmine con il mondo dello sport. Sette anni dopo, ecco Legends Hospitalit­y, la joint venture che sviluppò i servizi di biglietter­ia, merchandis­ing e hospitalit­y nei nuovi stadi degli Yankees e dei Dallas Cowboys: baseball e football che fanno affari insieme. L’altro scatto quando, dopo 20 anni in Goldman, Cardinale ha fondato RedBird: inizialmen­te lo sport non era nei piani, in poco tempo è diventato uno dei punti di forza del fondo, il cui patrimonio in gestione oggi è di 8,5 miliardi di dollari grazie alla sinergia tra sport e intratteni­mento.

La grande sfida

Dalla famiglia Steinbrenn­er, proprietar­ia degli Yankees, alle leghe profession­istiche americane, RedBird per anni ha fatto affari con i detentori di diritti. Poi un altro clic, come ha ricordato lo stesso Gerry: «Ci siamo detti: “E se ci integrassi­mo verticalme­nte e diventassi­mo noi stessi i detentori dei diritti?”». È successo con il calcio europeo: nel 2020 RedBird ha acquistato il Tolosa, riportando­lo in Ligue 1 e poi alla vittoria della Coppa di Francia, nel 2021 è entrato in Fenway Sports Group, il gruppo che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox, (750 milioni di dollari per il 10%), e lo scorso agosto ha acquistato il Milan. La sfida più grande, ambiziosa e impegnativ­a: Cardinale adesso è pronto a schierarsi in campo.

 ?? GETTY ?? Guida
Gerry Cardinale, 56 anni, numero 1 di RedBird, con Stefano Pioli, 57
GETTY Guida Gerry Cardinale, 56 anni, numero 1 di RedBird, con Stefano Pioli, 57

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy