Cessioni, costi e giovani Così si riparte con Max ma la tensione resta alta
Allegri, furibondo per il rigore concesso alla Roma, si sfoga con Calvo. Ora aspetta di parlare con Elkann
Le ferie sono ufficialmente iniziate nel bel mezzo di domenica notte, quando l’aereo della Juventus è atterrato all’aeroporto di Caselle. Massimiliano Allegri ora potrà dedicarsi al figlio, al nipotino e ai suoi amatissimi cavalli fino al 10 luglio, giorno in cui la squadra si ritroverà alla Continassa per i primi test. Nel frattempo però c’è una stagione da programmare e le premesse non sono incoraggianti, considerando il clima di tensione che si respirava l’altra sera alla Dacia Arena. Nei prossimi giorni non è previsto alcun incontro tra l’allenatore e la dirigenza perché un primo appuntamento c’è già stato: prima del weekend Allegri ha avuto una riunione con Francesco Calvo, responsabile dell’area sportiva del club — citato più volte dal tecnico nella conferenza stampa post Udinese —, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Matteo Tognozzi e alcuni osservatori. In quest’occasione sono state tracciate le linee guida per il 2023-24: rosa da sfoltire, autofinanziamento e altri 5 giovani da lanciare in prima squadra.
Rosa più corta L’imperativo per questa prima fase è vendere: non solo eventuali pezzi pregiati (come Dusan Vlahovic per esempio), ma anche la lunga schiera di giocatori di rientro dai prestiti. Kulusevski, Arthur, Zakaria, McKennie, Rovella, Luca Pellegrini, giusto per citarne alcuni, su cui bisognerà fare delle valutazioni e stabilire chi merita di restare e chi invece non rientra nei piani dell’allenatore. Alla seconda fascia appartiene la maggior parte del gruppo, per questo ci sarà parecchio da fare per Manna, attuale responsabile della Next Gen che lavora già a stretto contatto con Calvo e Cherubini e sarà di fatto il direttore sportivo in questo periodo di vuoto, in attesa di Giuntoli.
Ingaggi e giovani Solo dopo si potrà pensare a fare acquisti, che dovranno essere pagati con i soldi incassati. Non ci saranno spese folli, perché con la mancata qualificazione alla Champions League (ottenuta sul campo ma non per la classifica a causa dei 10 punti di penalizzazione inflitti dalla giustizia sportiva per le plusvalenze) ci saranno meno entrate (circa 80 milioni) e soprattutto si dovrà puntare a diminuire il monte ingaggi, già alleggerito da alcuni mancati rinnovi (come Di Maria) e giocatori a fine prestito che non verranno riscattati (Paredes). Quanto ai giovani, l’imput è quello di valorizzarne almeno 4-5, come è già stato fatto nella stagione appena conclusa. Le nuove leve verranno testate durante la tournée americana e tra queste potrebbe esserci anche Kenan Yildiz, stellina turca della Primavera che ha già debuttato in Next Gen. Nei prossimi giorni è in programma una chiacchierata tra Allegri e John Elkann, l’unico che può cambiare il destino di Max (legato alla Juve fino al 2025). Toccherà al numero uno di Exor sciogliere i dubbi sul futuro e stemperare frizioni e incomprensioni nate all’interno del club.
Rigore e sfogo Max nelle interviste post partita di domenica è apparso provato e nervoso. Colpa, a quanto pare, del rigore segnato dall’ex Paulo Dybala in Roma-Spezia, che ha permesso ai giallorossi di superare la Juventus in classifica e di garantirsi l’Europa League, condannando la Signora alla Conference. Allegri ha rivisto il penalty a bordo campo prima del fischio finale, giudicandolo generoso, e poi negli spogliatoi si è sfogato con Calvo per la poca protezione avuta in questa stagione, in primis sul fronte arbitrale. Un diverbio che è stato liquidato come una normale dinamica da post partita al termine di una stagione molto complicata. Cose che capitano spesso a caldo, è vero, ma nel caso di Allegri sono diventate un po’ troppo frequenti: il tecnico era già sbottato dopo la gara con il Napoli e dopo Inter-Juve di Coppa Italia. Con Calvo i rapporti non sono più idilliaci ma se l’intenzione è quella di andare avanti insieme (come ribadito dalla società) sarà necessario ricucire. Altrimenti la partenza diventa tutta in salita.