La fascia, la laurea l’azzurro e il gol È il suo anno... Toro
Il difensore ha vissuto mesi di grande crescita entrando nel cuore dei tifosi Il club pronto al rinnovo del contratto
Quando ieri sera si è addormentato al Forte Village di Santa Margherita di Pula, si è dato un pizzicotto sulla guancia. No, non stava sognando ma chissà se avrà capito fino in fondo di aver vissuto un’annata da sogno. Alessandro Buongiorno è stato il calciatore rivelazione della stagione del Torino. Ha riempito la sua annata di una montagna di cose: l’esplosione tecnica, la fascia da capitano, l’amore della gente del Toro, i nomi dei 31 caduti letti a Superga il 4 maggio, l’ingresso nel giro della Nazionale. In mezzo, ha avuto anche il tempo di laurearsi in Economia. Verrebbe da dire, più di così è impossibile... E invece la scalata non è finita: ieri ha festeggiato il compleanno (24 anni) indossando l’azzurro, e poco importa se il c.t. Mancini non se lo porterà in Nations. L’importante era mettere piede nel gruppo, poi arriveranno nuove opportunità. Il suo telefonino è stato preso d’assalto da centinaia di messaggi, sui social è stato sommerso di auguri. Tra i tanti c’era un messaggino speciale: quello del Torino, perché il premio per una stagione fantastica sta arrivando. Alle porte c’è il rinnovo di contratto.
Tra i migliori Prima di salutare il campionato, Ivan Juric ha messo il fiocco sull’annata di Buongio. «Fantastica. Nella mia carriera, non ho mai visto un calciatore migliorare così tanto». Forse il complimento più bello di Juric è stato un altro: «Al Torino non possono esistere calciatori incedibili. Se dipendesse da me, l’unico intoccabile sarebbe Buongiorno: per i valori che incarna, lui è il Toro». Valori come il senso di appartenenza si toccano con mano in questo ragazzo entrato nel vivaio granata all’età di sei anni e mezzo. Ma c’è tanto di più. Lo raccontano le statistiche di un’annata nella quale ha collezionato 38 presenze. I numeri dicono che Buongiorno è stato tra i più affidabili difensori della Serie A. Nessuno ha vinto più duelli aerei di lui: 99, davanti a Kim del Napoli (92) e Baschirotto del Lecce (91). E’ stato il secondo per palloni intercettati (60), alle spalle di Ibanez della Roma (66) e davanti a Toloi dell’Atalanta (57). E’ salito sul podio per duelli vinti (181), dietro a Hien del Verona (191) e a Ibanez (186).
Capitan futuro Ha indossato la fascia da capitano in nove partite. Ed è stata una prova generale: oggi i gradi spettano a Rodriguez, lui è il capitano del futuro. Nonostante la giovane età, ha una leadership riconosciuta nello spogliatoio e nel cuore dei tifosi granata si è preso il palco d’onore. Ha scalato le gerarchie partendo dal basso, arrivando da molto lontano, dalle squadre del settore giovanile. Ha chiuso una stagione da uomo rivelazione, lo aspetta una nuova avventura nella quale consacrarsi. «Abbiamo dato tutto – è il bilancio stagionale di Buongiorno -. Abbiamo sudato per questa maglia. Grazie ai nostri tifosi che non ci hanno mai lasciato soli». Ha ancora tante battaglie da affrontare, con il cuore in mano come ci ha sempre abituato. Adesso lo aspetta una bella vacanza: prima tappa New York, poi un giretto sulla Costa Atlantica. Anche dagli States, il sogno continua.