Gasperini Missione condivisa: avanti con l’Atalanta E firmerà il rinnovo prima del ritiro
Incontro fiume, poi l’annuncio dell’intesa E contratto allungato al 2025, con opzione 2026
Gian Piero Gasperini allenerà ancora l’Atalanta. Come aveva detto l’a.d. Luca Percassi lunedì, «la crisi del settimo anno doveva esserci già stata, visto che dovremmo andare verso l’ottavo». Un po’ in realtà c’era stata, ma quel condizionale è caduto ieri nel tardo pomeriggio: «piena e soddisfacente intesa - ha recitato il comunicato del club - per proseguire insieme un percorso iniziato sette anni fa e nobilitato da grandi risultati». Dunque l’ottavo anno ci sarà (era già nel vecchio accordo fra le parti), ma presto ne verrà annunciato pure un nono, e magari un decimo. Intesa da ufficializzare prima del ritiro: contratto rinnovato fino al 2025, con opzione al 2026.
Incontro fiume Ma non era questa la priorità dell’incontro fiume di ieri, dalle 14.30 alle 18.50, negli uffici bergamaschi dei Percassi. Che prima si sono seduti al tavolo con il tecnico, arrivato da Torino, assieme al d.s. Tony D’Amico (Lee Congerton era a Zingonia per la firma del contratto dello svincolato Michel Adopo), per poi allargare il meeting al co-chairman Steve Pagliuca e a suo figlio Joseph. Il tema centrale, come ha confermato il presidente Antonio, era un altro: «Il rinnovo non c’entra: era importante essere disponibili a fare insieme quello che vogliamo. E quello che volevamo, noi e lui, era restare insieme: c’è totale condivisione». La condivisione di cui, negli ultimi due giorni, avevano parlato prima Gasperini e poi Percassi junior. E non casuale è il primo passaggio del suddetto comunicato: «L’Atalanta, nella persona dell’a.d. Luca Percassi, è lieta di annunciare...». Il dirigente che ormai da anni è l’anima operativa del club, a cui anche i soci americani hanno delegato totalmente la gestione sportiva, ieri era forse il più felice per la svolta positiva della vicenda.
Visioni coincidenti Perché stavolta, per citare Gasperini, si è
Il nodo Demiral
Il turco è ai margini del progetto: il suo futuro è da definire. E si fa il nome di Hien (Verona)
parlato anche di calcio. E in un clima descritto dai protagonisti dei colloqui come molto costruttivo: franchezza e chiarezza. Nel lungo faccia a faccia, che ha messo a fuoco anche tutte le problematiche emerse nell’ultima stagione, l’a.d. ha trovato con il tecnico la coincidenza di visioni necessaria per resettare quelle che eventualmente non ci sono state in passato. Ha riscontrato, come del resto suo padre («Ho visto un mister con forti motivazioni»), un approccio molto positivo nell’affrontare gli argomenti chiave: cosa correggere, come migliorare. Perché poi il senso comune delle missioni più importanti per l’Atalanta resta quello: cercare costanza nella crescita («L’obiettivo è vincere», ha detto Steve Pagliuca), valorizzare giocatori, tenere i conti a posto.
Le risposte del mercato La disponibilità a investire ancora c’è, come c’è sempre stata; l’ambizione a far di tutto per confermare la dimensione europea ritrovata, anche. A cosa si potrà puntare davvero, perlomeno a livello di intenzioni, sarà più chiaro quando il mercato, sempre più complicato, avrà dato le sue risposte. Argomento da affrontare con chiarezza, ma di questo, come della logistica più urgente (il ritiro: test atletici e partenza per Clusone fra il 10 e il 12 luglio), Gasp tornerà a parlare più approfonditamente nei prossimi giorni con Percassi e gli uomini mercato. Per quanto possibile la squadra sarà rinnovata e rinforzata, con un organico all’altezza dei tre impegni, fra cui un’Europa League che si prospetta molto competitiva, non meno del campionato. Una delle prime questioni, la posizione di Demiral: da tempo il turco è ai margini delle scelte del tecnico, ma i suoi comportamenti (compresa la recente ”autoesclusione”) a volte non hanno convinto anche il club e i compagni. Circola il nome di Hien, svedese del Verona, come possibile sostituto. Ma ci sarà tempo per piani d’azione più concreti.