La Gazzetta dello Sport

Rocchi soddisfatt­o «Meno rigori e più ritmo»

Buon bilancio del designator­e Il presidente Aia Pacifici apre all’ascolto dei dialoghi con il Var

- di Matteo Dalla Vite

In due stagioni i “rigorini” sono stati abbattuti. La media di questo campionato dice 0,29 quando due anni e un anno fa si attestava a 0,38 e 0,37. Attenzione: anche la media-falli fischiati per gara si è abbassata: 22,94. E ancora: il tempo effettivo si è alzato a 54’. Morale? «Sui rigori abbiamo fatto passi da gigante e quest’anno abbiamo arbitrato in maniera più europea: il calcio è più libero, bello e qualitativ­o. E ha ritmo più alto. E’ utile, oltretutto, per giocatori e arbitri che vanno in Europa» dice il designator­e Gianluca Rocchi. Al suo fianco c’è anche il presidente dell’AIA Carlo Pacifici. «Le ammonizion­i per cori razzisti? Le norme ci sono – dice il n°1 -. Il razzismo è un’altra piaga per la quale dobbiamo impegnarci. Seguire il protocollo è un primo argine. Guida a La Spezia con Juric l’ha seguito alla perfezione. Nelle altre due situazioni l’arbitro è rimasto solo a decidere: nella grazia data a Lukaku c’è scritto che la decisione di Massa era corretta». Ecco Rocchi: «Chi è sottoposto a insulti razziali non è da ammonire. E’ chiaro però che tu non devi, poi, esagerare nei comportame­nti. Doveri ha inseguito un giocatore: noi non daremo mai l’ammonizion­e se non quando i comportame­nti vanno oltre».

Trentalang­e e Audio Intanto, Alfredo Trentalang­e, ex presidente dell’Aia assolto con formula piena per il caso d’Onofrio, presto dovrebbe rientrare con un ruolo tecnico. Carlo Pacifici sta lavorando anche all’ipotesi della Figc: dialoghi var-arbitro aperti a tutti dalla prossima stagione. «C’è un dialogo continuo fra Figc e Aia, un progetto di divulgazio­ne dell’ascolto del Var che dia la possibilit­à a persone ed associati di spiegare episodi direttamen­te coinvolgen­do non solo il designator­e ma anche l’arbitro che ha diretto la gara in questione» conferma Pacifici. Dagli arbitri, il prossimo anno, usciranno 8 elementi: probabilme­nte Irrati e Valeri saranno Var e non più in campo. Orsato continuerà (con vista Euro 2024). «Vorremmo usare meno il Var perché vuol dire che abbiamo lavorato meglio in campo. Dobbiamo tornare ad essere un’eccellenza, per ora abbiamo solo 2 arbitri elìte-Uefa e non più quattro» fa Rocchi. Poi, eccoci alla territoria­lità da abbattere. «Conta – chiude Rocchi - la qualità e non la città in cui sei nato: Irrati è nato a Firenze e ha diretto bene la finale di Coppa Italia. Sono concetti da Medioevo ormai».

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