TEST SUPERATO IL RE È A PARIGI PER L’ESORDIO STAGIONALE E TROVA LYLES
Domani alle 22.12 il campione olimpico in gara nei 100. L’azzurro manca dalle prove all’aperto dal 16 agosto 2022
Fumata bianca: Marcell Jacobs, salvo clamorose sorprese, domani (alle 22.12) farà l’atteso esordio stagionale all’aperto. A Parigi, nei blasonati 100 della 4a tappa della Diamond League 2023. Manca – dalla specialità e dalle gare outdoor – da quasi dieci mesi, dal 16 agosto scorso, da quando a Monaco di Baviera conquistò il titolo europeo con 9”95, record della rassegna eguagliato.
La decisione Il poliziotto, con un giorno di anticipo rispetto a quanto preventivato, è volato da Roma alla capitale transalpina già ieri sera. Insieme a lui l’allenatore Paolo Camossi, il fisioterapista Alberto Marcellini e l’assistente Andrea Caiaffa. La riserva circa la partecipazione al meeting è stata sciolta – non pubblicamente - dopo l’allenamento mattutino svolto, come sempre, al campo Paolo Rosi. Ha dato esiti confortanti, anche se qualche piccolo tarlo continua ad albergare nella testa e nei muscoli dell’azzurro. Ma la voglia di gareggiare dopo le rinunce agli impegni di Rabat e di Firenze ha prevalso sulla prudenza che, mai come in questo periodo, è la regola numero uno che Jacobs si è imposto di rispettare. Il “bentornato” è previsto per oggi alle 15.40: il gardesano, prima di saggiare la pista dello stadio Charléty, in uno slot di venti minuti e insieme allo statunitense Noah Lyles, sarà protagonista di una delle 10 conferenze stampa della vigilia che si svolgeranno all’interno dell’impianto di gara. Intanto è confermato: Marcell non farà parte della 4x100 dell’Italia che sarà impegnata 1 ora e 35 minuti prima.
L’inedito Proprio la sfida con Lyles – un inedito assoluto - sarà uno dei piatti forti della serata di domani. Non è tanto da meno di quella prevista, ma per ora mancata, tra Marcell e Fred Kerley, il campione iridato in carica dei 100. Qui si troveranno fianco a fianco l’oro olimpico ed europeo dei 100 e il due volte oro mondiale consecutivo dei 200. Due showmen. Gli organizzatori, enfatizzando un po’, preannunciano un tentativo di caccia al primato del meeting: appartiene a Usain Bolt che nel 2009 – il suo anno più magico - quando ancora si gareggiava allo Stade de France, volò in 9”79.
Uno contro uno Il favorito, in condizioni normali, sarebbe Jacobs. Ma Lyles è già in grande condizione: ha uno stagionale sui 100 di 9”95, firmato a Gainesville, in Florida, il 15 aprile (oltre a vantare un 9”80, un 9”90 e un 9”92 ventosi) e nella notte italiana di sabato, a Kingston, in Giamaica, proprio di fronte a Bolt, ha corso i suoi 200 in 19”67 (+0.3 m/ s), “solo” 36/100 più lento del tempo con il quale, nel luglio scorso, ha dominato ai Mondiali di Eugene. Lo statunitense, in più, conosce il manto dello Charléty (nel 2019 fece suo il mezzo giro di pista in 19”65) e, con qualcosa come 18 vittorie, è un re della Diamond League (Jacobs, di contro, nel circuito mai si è imposto). Noah poi, sui 100 ha un personale di 9”86 e non è un mistero che l’obiettivo del suo 2023 è doppiare le due prove sprint ai Mondiali di Budapest. A mettere pepe all’”uno contro uno” la presenza dei vari Omanyala, Tebogo, Blake e Baker. Per Marcell non sarà un rientro morbido.