Vitinha- Retegui: Gilardino lavora sui gemelli del gol
L’allenatore non considera il portoghese alternativo all’azzurro: i due più Gudmundsson?
Le aspettative sono alte, ma il profilo - almeno per quanto fatto intravedere fino a qualche mese fa - è quello di un grande giocatore. Dopo averlo portato a Genova nell’ambito della doppia trattativa che ha incluso anche il cartellino di Ruslan Malinovskyi (ora rossoblù a tutti gli effetti), il Genoa e Alberto Gilardino studiano da vicino Vitinha. L’attaccante portoghese è arrivato dall’Olympique Marsiglia in prestito con diritto di riscatto per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Tanti, per un calciatore che in un anno in Francia ha messo insieme appena 5 gol in 32 presenze. Meno, però, se si pensa alla prospettiva e alla “futuribilità” di un profilo come il suo: un aspetto a cui la proprietà rossoblù targata 777 Partners tiene molto e in cui ha già dimostrato di saperci fare in operazioni come quelle che hanno portato giocatori come Gudmundsson, Frendrup, Retegui e Dragusin, rivenduto a peso d’oro.
Presente e… futuro? «È una seconda punta mobile - ha detto di lui il tecnico del Genoa, Gilardino -, ha buona balistica, buono spunto e bisognerà aspettarlo, ma ha voglia di tornare a sorridere e gioire». Dunque, la scelta è chiara: Vitinha non sarà l’alter ego di Mateo Retegui, ma insieme a Malinovskyi, Gudmundsson e Messias (con i due jolly Ekuban e Ankeye) potrebbe pure giocare alle spalle dell’italo-argentino. Non come fatto ad Empoli sabato scorso, quando Vitinha ha esordito in maglia Genoa subentrando proprio a Retegui e lasciando intravedere subito buone cose. Se Vitinha in questi sei mesi dovesse dimostrare di valere i 25 milioni pattuiti, è certo che il Genoa prenderebbe seriamente in considerazione l’idea di portarlo a Genova in via definitiva, considerando pure gli ottimi rapporti consolidati nel tempo con la dirigenza OM dopo la trattativa per Malinovskyi e Strootman. Se in estate dovesse partire un gioiello rossoblù (Gudmundsson?), il tempo per tornare quello di Braga, per Vitinha, ci sarebbe tutto.