La Gazzetta dello Sport

Inzaghi chiama i “quinti” al telefono E nell’intervallo l’Inter cambia faccia

- ROMA GETTY cont.

«Iquinti, i quinti, i quinti!», strilla Simone Inzaghi nel corridoio sopra la tribuna stampa dell’Olimpico, lì dove è imprigiona­to causa squalifica. Nell’intervallo non può scendere negli spogliatoi come vorrebbe, ma la rimonta romanista nel primo tempo deve essere andata di traverso al tecnico interista, scattato dalla postazione improvvisa­ta col telefono in mano: lo ascolta lo staff e di riflesso la squadra spiazzata dall’1-2 appena subito, e pure qualche cronista lì accanto. Visto come è andato il secondo tempo, certe parole devono aver toccato le menti e i cuori dei suoi: i famosi “quinti” cari a Simone, Darmian e Dimarco, si sono immediatam­ente alzati come ordinato dall’allenatore per telefono e hanno apparecchi­ato la rimonta.

Telefonata balsamica La chiamata dopo il 45’ al vice Massimilia­no Farris, sostituto in panchina per una giornata, era normale in questi casi, ma lo svolgiment­o della partita ha reso ne

Massimilia­no Farris, 52, vice di Inzaghi cessario un intervento duro. Il fatto di non aver in panchina l’allenatore ha influito sul modo molliccio in cui l’Inter ha affrontato metà partita. In realtà, l’intero match è stato vissuto dal tecnico interista in modo molto… “inzaghiano”: pure a distanza, Simone era tarantolat­o, come se i suoi avessero potuto ascoltarlo per davvero nel frastuono dell’Olimpico. Ha urlato «raddoppio» appena serviva un supporto in marcatura, «esci Matteo» quando Darmian doveva tamponare meglio, «attenzione a Mancini» sulle palle inattive, nel ricordo della rete presa dal difensore gialloross­o. Il resto è stato un misto di «Dai Lauti», «Non smettiamo di giocare», «Teniamo la palla», più inni vari alla «gestione» una volta che i nerazzurri avevano ripreso la partita per le corna. Alla fine Farris, fedele scudiero e prezioso consiglier­e, ha ammesso come quella chiamata all’intervallo sia stata balsamica: «Il mister era carico e il tramite alla sua telefonata siamo stati noi dello staff, ma anche i ragazzi sapevano cosa non andava, così tutto il centrocamp­o ha subito alzato il livello. Questo è un gruppo che, se viene stimolato, soprattutt­o in allenament­o, risponde: è straordina­rio». E poi una frase che fa davvero tanto Simone: «Ora attenzione alle piccole, il Sassuolo è la nostra cicatrice...». A furia di lavorare insieme, tecnico e vice parlano con una voce sola.

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Il vice

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