CALENDARIO FAVOREVOLE LA VITTORIA DELL’INTER PASSA DALLA PROVINCIA
La vittoria all’Olimpico contro una Roma rivitalizzata dalla cura De Rossi pesa tanto anche perché chiude un ciclo di big match da cui l’Inter è uscita alla grande, con la settima vittoria su 7 nel 2024. Ora tra i nerazzurri e la seconda stella restano 15 partite, di cui soltanto sei contro squadre nella parte sinistra della classifica. Cinque di questi big match inoltre si giocheranno a San Siro (anche se il derby tecnicamente è in casa Milan), con l’unica trasferta a Bologna, il 10 marzo.
In provincia Lo scudetto insomma andrà vinto in provincia, come aveva sottolineato l’ad Beppe Marotta dopo il successo sulla Juventus, imbracciando giustamente l’idrante. Vero tra l’altro che dall’inizio dell’anno solare il match più sofferto è stato proprio quello contro l’unica “piccola”, il Verona. Nel giorno della Befana erano serviti il gol (molto contestato) di Frattesi nel recupero e l’errore dal dischetto di Henry al 100’. Ogni sfida nasconde davvero delle insidie, a partire dalla prossima che pure sembrerebbe segnata, venerdì contro una Salernitana allo sbando, ultima in classifica e reduce dal cambio di panchina, con Liverani che impedirà il derby tra gli Inzaghi. L’Inter però quattro giorni dopo affronterà l’Atletico in Champions e Simone dovrà essere bravo a dosare il turnover. Così come il 25 a Lecce il rischio sarà quello di pagare le fatiche psicofisiche di Coppa.
Effetto San Siro A Bologna ci sarà l’unica trasferta contro una big. E occhio al derby, ma in casa Milan
Se avanza in Europa, Inzaghi dovrà cambiare rispetto all’autunno, risparmiando i suoi big in A
Incroci europei Proprio gli incroci europei, sempre che i nerazzurri riescano ad eliminare i colchoneros, saranno un’altra discriminante decisiva nella corsa tricolore. Il ritorno a Madrid del 13 marzo sarà per esempio preceduto dalla trasferta al Dall’Ara - già fatale due stagioni fa - e seguito dal match col Napoli, a sua volta però impegnato quella settimana in Champions, a Barcellona, il giorno prima dei nerazzurri. L’andata degli eventuali quarti si gioca il 9-10 aprile (tra la trasferta di Udine e il Cagliari in casa), mentre il ritorno del 16-17 anticiperebbe il derby del 21. Ma anche qui il Milan potrebbe essere a sua volta reduce dalle fatiche in Europa League, peraltro con meno recupero dovendo giocare giovedì 18. Le ipotetiche semifinali di Coppa, a inizio maggio, invece arriverebbero tra il Torino al Meazza e la sfida del Mapei col Sassuolo. Unica squadra per ora in grado di battere l’Inter.
Rotazioni e Acerbi Se andrà avanti in Champions, Inzaghi dovrà essere bravo a dosare le forze. Perché l’Inter avrà anche una panchina lunga, ma se giocano sempre i tre satanassi del centrocampo e la Thu-La in attacco un motivo ci sarà. A conferma che quest’anno la priorità è lo scudetto, Simone tra l’altro in autunno ha mischiato le carte in Europa (trasferte di San Sebastian e Lisbona su tutte) e cambiato il meno possibile in campionato. Se andasse avanti in Champions dovrebbe però inevitabilmente cambiare strategia e sarebbe fondamentale evitare infortuni. Frattesi per esempio si è fermato prima della Juve e sarebbe stato titolare venerdì, mentre Acerbi oggi farà gli esami per capire se a Roma il polpaccio si è soltanto indurito o c’è qualcosa di più serio che gli farebbe saltare l’andata di Coppa.
Approccio e Juve Pareggiare la carica agonistica delle piccole che affronteranno i primi della classe davanti ai propri tifosi, senza nulla da perdere e sognando l’impresa sarà fondamentale per tenere dietro la concorrenza. Senza dimenticare che, dopo il trittico Udinese (stasera), Verona e Frosinone, la Juve - che le big deve ancora affrontarle tutte tranne la capolista - avrà un calendario da brividi con Napoli, Atalanta, Genoa, tre sfide con la Lazio (c’è anche la doppia semifinale di Coppa Italia), Fiorentina, derby, Cagliari, Milan e Roma.
IL TEMA Serve tenere alta la tensione con le “piccole” Il match più sofferto del 2024 è stato quello in casa contro il Verona