La Gazzetta dello Sport

«Sono risposte che contano Felici per Touré»

«Prezioso il 2-1 di Koop. La lotta per l’Europa aperta fino alla fine»

- di Filippo Grimaldi GENOVA

Aveva messo tutti in guardia, Gian Piero Gasperini. Riletto a posteriori («Attenti, questi ci preparano la festa»), il suo monito della vigilia non era stato gettato lì a caso. «Una vittoria difficile, perché abbiamo affrontato un avversario come il Genoa con grande forza ed entusiasmo, e può contare sull’aiuto di un pubblico che garantisce un’ulteriore spinta. Oggi ho avuto molte risposte importanti, anche se il gol subìto avrebbe potuto cambiare la partita». Ma uno degli elementi di forza di questa Atalanta sta proprio nella qualità dei suoi uomini, «e così il gol di Koopmeiner­s è stato prezioso perché ci ha aperto nuovi spazi». E lì l’Atalanta ha ripreso forza e vigore, costringen­do i rossoblù a una nuova rincorsa. «E’ vero che la sfida è stata poi chiusa nei minuti finali – aggiunge Gasp – ma lo è altrettant­o che la squadra aveva avuto molte occasioni già prima».

Prima svolta Inutile girarci intorno. Questo successo del Ferraris è stato più rotondo della vittoria netta contro la Lazio in casa di domenica scorsa, ma maledettam­ente più complicato, e per questo con un significat­o che amplia, se mai era ancora necessario, la forza di questo gruppo, oltre le sue evidenti qualità: «Io credo che questa partita abbia attraversa­to dei momenti e delle fasi diverse, perché dopo la rete di De Ketelaere c’erano stati i presuppost­i per segnare ancora e raddoppiar­e. Certo, gare come quella di Marassi, su un campo un po’ pesante, hanno causato un lieve calo, ma va detto pure che siamo stati efficaci con i cambi utili a dare freschezza all’attacco e anche a difenderci nella ripresa».

Rabbia, ma poi… Gasperini non è stato tenero con Touré appena entrato, perché la gara stava vivendo un momento complicato, con il Genoa vanamente alla ricerca del gol, e il suo apporto avrebbe dovuto garantire maggiore spinta offensiva. Ma così non è successo, e Gasp s’è fatto sentire, eccome, dalla panchina. Il gol però – il secondo più tardivo in Serie A dopo Ciofani nel 2019 - è servito a riportare il sereno: «Siamo felici per lui – ammette il tecnico – perché parliamo di un ragazzo che viene da due interventi chirurgici, era fermo da quasi un anno e questo gol gli offrirà una spinta importante sul piano morale. Adesso ci auguriamo che mostri ancora le sue qualità. Kolasinac? Sempliceme­nte straordina­rio. Ha permesso di aggiungere esperienza e qualità al reparto difensivo. Adesso recuperere­mo Lookman».

Sprint Champions La volata per il quarto posto con il Bologna di Thiago Motta e la Roma di De Rossi è aperta. Il primo è un allenatore – al pari di Gilardino – cresciuto alla scuola del Gasp, che ci scherza su: «Ho paura che mi ritroverò Thiago in mezzo sino alla fine del campionato, lui è in rampa di lancio. Ma, in assoluto, penso che la lotta per la Champions rimarrà apertissim­a sino alla fine. Gilardino sta facendo grandi cose al Genoa e non parlo di Palladino e Juric… Era bello quando giocavano qui…».

Strada tracciata Serata importante anche per Zappacosta, a segno ma con gli applausi della sua vecchia tifoseria: «Una fortissima emozione. Ho grande rispetto per il Genoa e la sua gente, qui avevo avuto un aiuto importante dopo l’infortunio».

Gara chiusa solo alla fine, ma per noi varie chance anche prima

Gian Piero Gasperini ALLENATORE DELL’ATALANTA

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ANSA Poker Gian Piero Gasperini, 66 anni: la sua Dea alla 4a vittoria di fila

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