È già un numero 1
Tutto esaurito a Rotterdam Si scatena la Sinnermania
Jannik, in campo domani sera contro Van de Zandschulp, è amatissimo dal pubblico. Per il match biglietti finiti
ARotterdam è già Sinnermania. Per vedere Jannik all'esordio da campione Slam non ci sono posti disponibili alla Ahoy Arena. Domani alle 19.30 (l'orario deve essere ufficializzato oggi ma difficilmente cambierà) contro Botic van de Zandschulp, l'altoatesino inizierà la rincorsa verso il numero 3 al mondo. L'assenza di Daniil Medvedev, che lo scorso anno lo aveva battuto proprio in finale in questo torneo, ha aperto uno spiraglio ed è sicuro che Jannik cercherà di infilarsi per salire ancora di uno scalino nel ranking mondiale, dove attualmente occupa il quarto posto: «Il sogno è il numero 1, ma sono abituato a procedere per gradi. Un passo alla volta, prima c'è il n. 3 da raggiungere...». E se Sinner ha un obiettivo in testa, e ben difficile che possa scendere in campo con l'atteggiamento sbagliato.
Affetto
Intanto, anche se il suo match sarà contro un olandese, in questi giorni Jannik è stato sommerso dall'affetto della gente arrivata a vedere gli allenamenti o appostata fuori dall'hotel dove soggiornano i giocatori. Per i raccattapalle, poi, è una festa avere lui in campo. Al termine di ogni sessione di allenamento, tutti a cercare un autografo, una pallina firmata o un selfie. Quasi come in Italia, dove in due giorni a Roma è stato letteralmente travolto dall'amore della gente: «È bello sentire le persone così vicine, anche quando sono in campo il tifo è importante, mi aiuta e mi carica - diceva -. So bene che qui saranno più i sostenitori del mio avversario ma l'atmosfera sarà bella e cercherò di godermela». Intanto in Italia crescono i numeri di chi vuole imparare a giocare a tennis o riprende in mano la racchetta: «È la cosa più importante, che la gente si avvicini al tennis, al di là di me. Perché il tennis è sano, si può giocare a ogni età e bastano una racchetta e una pallina. Ora ci sono io ma penso che tutti noi stiamo facendo qualcosa per il tennis italiano, spero ci siano tanti altri giovani che si allenino e giochino grazie alla nostra vittoria della Davis».
Competitivo
Ieri pomeriggio Sinner ha svolto una sessione di allenamento con l'ungherese Marton Fucsovics, e si è divertito insieme a Simone Vagnozzi con cui ha improvvisato una imitazione della routine del servizio di Andy Roddick diventata subito virale sui social. Insomma, un clima assolutamente disteso sebbene Jannik in questi giorni abbia ribadito quanto per lui sia importante la competizione: «Non importa di che sport si tratti - ha detto alla Atp -, io amo competere: mi piace soprattutto quello che si prova quando mi trovo faccia a faccia col rivale, misurarmi colpo su colpo. È vero, c'è la pressione del risultato, ma nel nostro lavoro se perdi un punto non succede nulla. Non siamo medici che hanno nelle mani la vita degli altri. La nostra è una pressione positiva».
Musetti saluta
Continua il momento difficile di Lorenzo Musetti. Il numero 2 italiano, ora 26 al mondo, si ferma di nuovo al primo turno con troppi alti e bassi, superato in tre set dall'olandese Tallon Griekspoor. Un vero peccato per Musetti, che ha anche avuto due match point in risposta sul 6-5 del parziale decisivo dov'era anche avanti di un break: quinta sconfitta in nove partite nel 2024 per l'italiano, arrivato accompagnato da Corrado Barazzutti, che dall'inizio della stagione ha affiancato Simone Tartarini, storico coach del carrarino. Lorenzo, che diventerà papà tra poche settimane, sta cercando di risalire la china puntando sul veloce dopo che, all'inizio del 2023, era partito col piede sbagliato sulla terra rossa sudamericana. Ora per lui la trasferta di Doha. Sempre domani invece esordirà Lorenzo Sonego che ha pescato un primo turno complicato contro Grigor Dimitrov fresco di finale a Marsiglia.