La Gazzetta dello Sport

È già un numero 1

Tutto esaurito a Rotterdam Si scatena la Sinnermani­a

- di Federica Cocchi

Jannik, in campo domani sera contro Van de Zandschulp, è amatissimo dal pubblico. Per il match biglietti finiti

ARotterdam è già Sinnermani­a. Per vedere Jannik all'esordio da campione Slam non ci sono posti disponibil­i alla Ahoy Arena. Domani alle 19.30 (l'orario deve essere ufficializ­zato oggi ma difficilme­nte cambierà) contro Botic van de Zandschulp, l'altoatesin­o inizierà la rincorsa verso il numero 3 al mondo. L'assenza di Daniil Medvedev, che lo scorso anno lo aveva battuto proprio in finale in questo torneo, ha aperto uno spiraglio ed è sicuro che Jannik cercherà di infilarsi per salire ancora di uno scalino nel ranking mondiale, dove attualment­e occupa il quarto posto: «Il sogno è il numero 1, ma sono abituato a procedere per gradi. Un passo alla volta, prima c'è il n. 3 da raggiunger­e...». E se Sinner ha un obiettivo in testa, e ben difficile che possa scendere in campo con l'atteggiame­nto sbagliato.

Affetto

Intanto, anche se il suo match sarà contro un olandese, in questi giorni Jannik è stato sommerso dall'affetto della gente arrivata a vedere gli allenament­i o appostata fuori dall'hotel dove soggiornan­o i giocatori. Per i raccattapa­lle, poi, è una festa avere lui in campo. Al termine di ogni sessione di allenament­o, tutti a cercare un autografo, una pallina firmata o un selfie. Quasi come in Italia, dove in due giorni a Roma è stato letteralme­nte travolto dall'amore della gente: «È bello sentire le persone così vicine, anche quando sono in campo il tifo è importante, mi aiuta e mi carica - diceva -. So bene che qui saranno più i sostenitor­i del mio avversario ma l'atmosfera sarà bella e cercherò di godermela». Intanto in Italia crescono i numeri di chi vuole imparare a giocare a tennis o riprende in mano la racchetta: «È la cosa più importante, che la gente si avvicini al tennis, al di là di me. Perché il tennis è sano, si può giocare a ogni età e bastano una racchetta e una pallina. Ora ci sono io ma penso che tutti noi stiamo facendo qualcosa per il tennis italiano, spero ci siano tanti altri giovani che si allenino e giochino grazie alla nostra vittoria della Davis».

Competitiv­o

Ieri pomeriggio Sinner ha svolto una sessione di allenament­o con l'ungherese Marton Fucsovics, e si è divertito insieme a Simone Vagnozzi con cui ha improvvisa­to una imitazione della routine del servizio di Andy Roddick diventata subito virale sui social. Insomma, un clima assolutame­nte disteso sebbene Jannik in questi giorni abbia ribadito quanto per lui sia importante la competizio­ne: «Non importa di che sport si tratti - ha detto alla Atp -, io amo competere: mi piace soprattutt­o quello che si prova quando mi trovo faccia a faccia col rivale, misurarmi colpo su colpo. È vero, c'è la pressione del risultato, ma nel nostro lavoro se perdi un punto non succede nulla. Non siamo medici che hanno nelle mani la vita degli altri. La nostra è una pressione positiva».

Musetti saluta

Continua il momento difficile di Lorenzo Musetti. Il numero 2 italiano, ora 26 al mondo, si ferma di nuovo al primo turno con troppi alti e bassi, superato in tre set dall'olandese Tallon Griekspoor. Un vero peccato per Musetti, che ha anche avuto due match point in risposta sul 6-5 del parziale decisivo dov'era anche avanti di un break: quinta sconfitta in nove partite nel 2024 per l'italiano, arrivato accompagna­to da Corrado Barazzutti, che dall'inizio della stagione ha affiancato Simone Tartarini, storico coach del carrarino. Lorenzo, che diventerà papà tra poche settimane, sta cercando di risalire la china puntando sul veloce dopo che, all'inizio del 2023, era partito col piede sbagliato sulla terra rossa sudamerica­na. Ora per lui la trasferta di Doha. Sempre domani invece esordirà Lorenzo Sonego che ha pescato un primo turno complicato contro Grigor Dimitrov fresco di finale a Marsiglia.

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Per Jannik Sinner, 22 anni, autografi e selfie con i raccattapa­lle a Rotterdam. Ora è n. 4, se vincerà il torneo diventerà n. 3
CALABRÒ Obiettivo n. 3 Per Jannik Sinner, 22 anni, autografi e selfie con i raccattapa­lle a Rotterdam. Ora è n. 4, se vincerà il torneo diventerà n. 3
 ?? CALABRÒ ?? Al lavoro Jannik Sinner si allena sotto la guida di Simone Vagnozzi. Per questo Atp 500 Sinner è accompagna­to dal coach e dal fisio Giacomo Naldi. A Indian Wells tornerà anche Darren Cahill
CALABRÒ Al lavoro Jannik Sinner si allena sotto la guida di Simone Vagnozzi. Per questo Atp 500 Sinner è accompagna­to dal coach e dal fisio Giacomo Naldi. A Indian Wells tornerà anche Darren Cahill

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