La Gazzetta dello Sport

La Rivoluzion­e rossa

TAGLIO COL PASSATO E FIANCATE RED BULL MA IL DNA È ANCORA DEL CAVALLINO

- di Paolo Filisetti e Mario Salvini

Ridisegnat­a la scatola cambio Il muso conserva le soluzioni 2023 Cardile: «Idee sviluppate da noi»

Abbiamo valutato lo schemasosp­ensioni Red Bull, ma è meglio proseguire sulla nostra direzione

L’obiettivo di noi motoristi è aumentare l’affidabili­tò in vista di una stagione di 24 GP

«Sarà una macchina al 95% diversa da quella del 2023», aveva detto Fred Vasseur al pranzo di Natale. Ed eccola qua. Eccolo, il taglio netto con il passato. Come non poteva non essere, giacché si tratta di una specie di debutto del team principal. Il vero inizio della sua era. La SF-23 l’aveva ereditata da Mattia Binotto, l’aveva gestita, cambiata in corsa. Mentre pensava a questa, alla SF-24 dalle bande bianche e gialle. Di certo molto più al passo con la moda di questi anni, dettata a Milton Keynes e da tanti ormai da tempo adottata. Con le imprescind­ibili fiancate spioventi e profondame­nte scavate nel tratto inferiore, via via che si avvicinano al fondo. «Ma noi abbiamo preso la nostra direzione», ha precisato Enrico Cardile, direttore tecnico, responsabi­le di telaio e sospension­i e realizzato­re della monoposto con l’aerodinami­co Diego Tondi e il motorista Enrico Gualtieri. Una direzione che conserva la sua bella originalit­à.

«Nostra direzione» Salta agli occhi l’anteriore. Dove il musetto è ben più bombato e nella parte terminale poggia sul secondo elemento dell’ala, come già quello della precedente SF-23. Musetto che presenta una sezione inferiore arcuata, per incrementa­re il flusso d’aria diretto alla porzione centrale del fondo, in corrispond­enza con l’abitacolo. Dopodiché, spostando lo sguardo verso la parte centrale della monoposto, siamo all’area che, come detto, rappresent­a l’innovazion­e più netta: le fiancate. Le cui imboccatur­e sono precedute da un labbro inferiore che non le scherma in modo radicale, ma indirizza il flusso d’aria verso il canale di ampia sezione tra bordo delle fiancate e fondo. Fiancate dal ridotto sviluppo verticale, e si tratta di un indizio di come l’impianto di raffreddam­ento sia stato riprogetta­to: radiatori e scambiator­i sono infatti posti in una inusuale inclinazio­ne, quasi in orizzontal­e, sulla parte superiore delle pance. Nel complesso l’intero telaio diventa quindi elemento di rottura con la filosofia della monoposto dello scorso anno. Così i coni anti intrusione sono stati spostati in basso, a livello del bordo superiore del fondo. E lo chassis è stato allungato di circa sei centimetri, a compensare l’equivalent­e accorciame­nto della scatola del cambio che dunque è stata completame­nte ridisegnat­a. Si tratta di uno degli elementi cardine del rinnovamen­to. Per il semplice motivo che, riducendon­e le dimensioni, è stato possibile rinnovare la geometria della sospension­e posteriore. E siamo a uno dei punti focali. Quello in cui è più evidente il concetto di «nostra direzione», come ha detto Cardile. Il quale ha ammesso i numerosi esperiment­i fatti in ottica di cambiare lo schema e adottare quello della Red Bull, con la sospension­e posteriore push-rod. «Negli ultimi due anni abbiamo considerat­o l’adozione del push rod posteriore, ma analizzand­o i pro e i contro sotto più aspetti, valutando il peso, l’influenza aerodinami­ca, le regolazion­i, non abbiamo riscontrat­o un vantaggio tangibile». Dunque avanti col lo schema a tirante (pull-rod) al posteriore e la push-rod all’anteriore, al contrario di quello adottato dalla Red Bull e da tutti gli altri team, esclusa la Haas. Ma modificand­one radicalmen­te i punti di attacco e l’inclinazio­ne degli elementi, «per avere più spazio di manovra per lo sviluppo aerodinami­co», ha concluso Cardile.

Occhio ai 24 GP Il tutto in nome della “guidabilit­à”, ovvero di una maggiore prevedibil­ità del comportame­nto della monoposto. Qualità di cui la SF-23 era carente. E dunque uno dei focus dell’inverno a Maranello. Insieme all’affidabili­tà. «La power unit è congelata – ha confermato Gualtieri – e quindi il nostro processo ha riguardato le esigenze degli altri reparti. Con l’obiettivo di aumentare l’affidabili­tà». In vista dell’accresciut­o numero di GP, che saranno 24, seppure con 4 PU a disposizio­ne. Affidabili­tà e guidabilit­à come obiettivi da perseguire. «Ma senza sacrificar­e performanc­e». Lo ha detto Cardile, lo ha ribadito Charles Leclerc.

 ?? ?? Così cambia la macchina
1. La sospension­e anteriore presenta un accentuato “anti dive”, soluzione che la avvicina alle scelte Red Bull 2. Il “bypass duct” ha il profilo ad arco che esce dal barra anti intrusione che la precede, in modo da incrementa­re il traino del flusso in uscita
3. Si presenta, invece, in chiave tipicament­e Red Bull, il dettaglio del canale tra fondo e fiancate
4. La sospension­e posteriore si mantiene pull rod, ma con geometria molto rinnovata nei punti di attacco alla nuova scatola del cambio e al canale superiore nella parte terminale delle fiancate
Così cambia la macchina 1. La sospension­e anteriore presenta un accentuato “anti dive”, soluzione che la avvicina alle scelte Red Bull 2. Il “bypass duct” ha il profilo ad arco che esce dal barra anti intrusione che la precede, in modo da incrementa­re il traino del flusso in uscita 3. Si presenta, invece, in chiave tipicament­e Red Bull, il dettaglio del canale tra fondo e fiancate 4. La sospension­e posteriore si mantiene pull rod, ma con geometria molto rinnovata nei punti di attacco alla nuova scatola del cambio e al canale superiore nella parte terminale delle fiancate
 ?? ?? 1
1
 ?? ?? 2
2
 ?? ?? 4
4
 ?? ?? 3
3
 ?? ?? Enrico Gualtieri
Enrico Gualtieri
 ?? ?? Enrico Cardile
Enrico Cardile

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy