INZAGHIGIÀ ALLA CHAMPIONS
«L’Atletico grande squadra Concentrati pure nel sonno»
Nel 2024 siamo stati perfetti, ma non ci sentiamo appagati, non abbiamo fatto niente
Da giocatore con la Lazio ho vinto uno scudetto che sembrava perso
Simone Inzaghi
«Simeone è un ottimo tecnico e un amico. Lo scudetto? Milan e Juve non molleranno fino alla fine»
Simone Inzaghi sorride. A quattro giorni dalla ripresa della Champions League e dalla sfida d’andata contro l’Atletico Madrid, la sua Inter è pronta. Salernitana spazzata via con un netto 4-0, ottava vittoria di fila in questo inizio di 2024 da record e +10 in classifica (a parità di partite giocate) rispetto alla Juventus seconda. Per il tecnico di Piacenza, acclamato più volte dalla Curva Nord, è stata una notte perfetta e anche... una piccola vendetta nei confronti del club campano che gli ha negato il derby con fratello Pippo, esonerato pochi giorni fa. «I tre punti sono importanti solo per l’Inter – ha detto l’ex allenatore della Lazio – perché mio fratello ha già risposto da solo (su Instagram, ndr). I ragazzi sono stati bravissimi, hanno offerto una prestazione seria e hanno approcciato bene il match contro un avversario che aveva lottato fino all’ultimo con la Juventus e il Napoli. Ero sereno perché avevamo recuperato bene dopo il successo di Roma: ho fatto tre cambi dall’inizio e avrei potuto farne di più, ma in settimana avevo visto il gruppo che stava bene e i valori degli allenamenti (intende quelli dei gps che sono sempre usati alla Pinetina, ndr) erano ottimi. La squadra ha acquisito grande maturità, occupa bene il campo e rimane in equilibrio: siamo contenti di come abbiamo interpretato l’incontro e questo inizio d’anno. Stiamo giocando molto bene, ma non so se questa è la mia Inter più bella da quando sono arrivato. I riassunti e i consuntivi facciamoli a fine anno... Per ora abbiamo vinto un trofeo e conquistato l’accesso al Mondiale per club del 2025, ma in futuro ci saranno delle insidie e dovremo essere pronti ad affrontarle».
Percorso lungo Per l’Inter quella di ieri sera è stata la ventesima affermazione nelle prime 24 giornate di campionato, una vittoria conquistata mantenendo per la quindicesima volta in Serie A la porta di Sommer imbattuta (il totale sale a 20 contando le coppe). Un dato importante in vista del faccia a faccia con Simeone, quando sarà vietato concedere spazio agli spagnoli, ma anche un messaggio per la Juventus e il Milan, che ora dovranno rispondere per non perdere ancora terreno. Lo scudetto è sempre più vicino, ma Inzaghi non la pensa così: «La sicurezza nel calcio non esi
ste: finora il nostro percorso è stato ottimo, ma dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo perché il cammino sarà lunghissimo. Da giocatore (con la Lazio, ndr) ho vinto uno scudetto quando sembrava perso e i miei compagni, l’anno prima, se lo sono visto sfuggire quando credevano di averlo in pugno. Il vantaggio sulle dirette concorrenti? Guardiamo sempre e solo all’incontro successivo e vogliamo arrivare in fondo a tutte le competizioni. Quattordici giornate e tre mesi sono tanti: dobbiamo solo continuare in questo modo perché dietro abbiamo la Juventus e il Milan
che non molleranno fino alla fine. Ci sarà bisogno di una concentrazione altissima in vista di questo finale di febbraio e inizio di marzo nel quale giocheremo ogni tre giorni. Frattesi? E’ recuperato ed è tornato in gruppo da giovedì».
Champions Impossibile non parlare dell’Atletico dell’ex compagno Simeone e della Champions. «Affronteremo una grandissima squadra, guidata da un allenatore che è un amico. Non subivano una sconfitta in casa da tanto e nelle ultime due partite perse hanno comunque calciato tantissimo in porta. L’Atletico è un avversario difficile, che ha qualità, quantità ed esperienza: avremo quattro giorni di tempo per preparare questa sfida e avremo la spinta dei nostri eccezionali tifosi. In questo 2024 siamo stati perfetti, ma non ci dobbiamo sentire appagati perché non abbiamo fatto niente. Bisogna rimanere sul pezzo, come in questi primi 50 giorni del nuovo anno. Ci aspettano tante gare ravvicinate, in Italia e in Europa. Non bisogna mollare. Un cambio di preparazione rispetto alle scorse stagioni? Ogni anno è diverso dall’altro: lo scorso c’era stato il Mondiale a novembre, mentre in questa stagione non ci siamo fermati neppure a Natale. La squadra sta bene e lavora alla grande, con i carichi giusti e con lo spirito ideale».
Che passo Con la Salernitana è la ventesima vittoria nelle 24 partite giocate in A
I cori L’allenatore è stato a lungo osannato dalla Curva Nord durante la partita
Finora il nostro percorso è stato ottimo, ma la sicurezza nel calcio non esiste
L’Atletico è un avversario difficile che ha qualità, quantità ed esperienza
Simone Inzaghi