La Gazzetta dello Sport

Griekspoor l’ex svogliato Contro di lui la prima scossa

La serie aperta di vittorie di Jannik è cominciata in Coppa Davis proprio con l’olandese che non amava gli allenament­i

- ri.cr.

Ritrovarsi di fronte l’uomo del destino. E con un altro obiettivo storico da inseguire. Dopo la sconfitta subita per mano di Djokovic nella finale del Masters a Torino, Sinner ripartì dalla Davis e da una vittoria contro Griekspoor nel secondo singolare della sfida inaugurale delle Finali di Malaga contro l’Olanda: un match delicato, perché eravamo sotto 1-0. Da quel giorno, Jannik non si è più fermato: ha alzato la seconda Insalatier­a italiana dopo i Moschettie­ri del 1976 e soprattutt­o ha riportato uno Slam in Italia a 48 anni di distanza dal Roland Garros di Panatta. Fanno 13 successi di fila e soprattutt­o lo status di nuovo riferiment­o del tennis mondiale. E oggi, in una curiosa riedizione della semifinale di un anno fa sempre a Rotterdam, vinta ancora dall’azzurro, contro l’avversario che ha tenuto battesimo il fantastico percorso di gloria degli ultimi tre mesi la Volpe Rossa insegue la vittoria che gli garantireb­be a prescinder­e il numero 3 del mondo. Nell’Era Open, un nostro giocatore non si è mai spinto così in alto.

Mister solidità Ma il match di stasera nasconde insidie nonostante i precedenti e l’evidente superiorit­à tecnica di Sinner: per il 27enne di Haarlem peseranno il fattoretif­o («Quando ho giocato qui per la prima volta nel 2018 c’erano 15.000 persone solo per me, una carica fantastica») il buon momento di forma, testimonia­to dall’eliminazio­ne di Hurkacz al secondo turno, e anche la mano della buona sorte manifestat­asi nella partita inaugurale, quando ha annullato due match point a

Musetti. Giocatore completo, fisicament­e compatto (1.88 per 85 kg), non ha picchi di fantasia ma è concreto e costante. Figlio di un pilota di motocross e di un’istruttric­e di tennis, fratello minore di due gemelli che hanno tentato pure loro la strada del profession­ismo, ha scoperto tardi i benefici del lavoro in allenament­o: «Quando facevo lezione chiedevo ogni cinque minuti che ora fosse e non vedevo l’ora di tornare a casa per giocare alla PlayStatio­n». E infatti ha impiegato otto anni per entrare in top 100, ma adesso è un solido top 30 e ci sta benissimo: «Però Sinner adesso è il più forte giocatore del mondo». E così sia.

 ?? ?? Numero 29 Tallon Griekspoor, 27 anni, è n. 29 del mondo e ha vinto 2 tornei
Numero 29 Tallon Griekspoor, 27 anni, è n. 29 del mondo e ha vinto 2 tornei

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