La Gazzetta dello Sport

Zapata in formato Europa Inizio d’anno col botto Ora vuole le grandi notti

Nel 2024 è già a quota 3 gol In stagione finora 7 centri Mai così incisivo da 3 anni: con lui Juric può volare

- di Mario Pagliara INVIATO TORINO

Motivazion­i Giovedì c’è la Lazio, poi Roma, Viola e Napoli: Duvan si esalta negli incroci d’alta classifica

All’inizio era sembrato quasi un pegno d’amore. Lo aveva svelato proprio lui, pochi minuti dopo la doppietta del 4 dicembre all’Atalanta: «Voglio restituire tutto l’amore che il Torino mi ha dato e che mi sta dando». Tre mesi dopo è diventata proprio una travolgent­e storia d’amore. Perché Duvan Zapata ha stappato un avvio di 2024 da vero Toro: tre gol segnati nelle sei partite giocate nel nuovo anno durante le quali è rimasto in campo per 497 minuti. Anche quando non ha trovato la via della gioia, Duvan è entrato nelle reti dei granata: contro il Napoli, ad esempio, ha servito l’assist del due a zero di Vlasic e la sua voglia di gol si è fermata contro un palo. I numeri di questo nuovo anno raccontano come sia tornato uno Zapata in formato Europa.

Nuova gioventù La cura Toro gli ha ridato una seconda gioventù. Ha voglia, entusiasmo, energie. E poi una così spiccata regolarità sottoporta non l’assaporava dal periodo tra l’autunno e il principio dell’inverno 2021 a Bergamo. Aveva spalancato il suo 2024 con il gol pesantissi­mo di Cagliari, ha poi proseguito a Reggio Emilia casa del Sassuolo e venerdì ci ha pensato lui a chiudere la pratica-Lecce. È andato così a bersaglio in due partite consecutiv­e in Serie A per la prima volta proprio da quel novembre di tre anni fa. È rapidament­e diventato un po’ l’essenza, un po’ il totem, un po’ anche l’esempio intorno al quale il Toro vuole costruire la sua corsa verso l’obiettivo europeo. Pochi dati, ma molto significat­ivi a certificar­e che ci stia mettendo il cuore oltre che i gol: nell’ultima serata vincente contro il Lecce, ha avuto il primato di duelli vinti (17), di numeri di duelli aerei ingaggiati (11) e di duelli aerei vinti (7) tra tutti i calciatori sia del Toro sia del Lecce.

Settebello La collezione di dolci ricordi di Duvan incornicia­ti di granata comincia a farsi corposa. Tre gol nel 2024, sì, ma complessiv­amente sono sette le reti realizzate in questo campionato con la maglia del Toro. Per lui otto centri totali in Serie A, perché nel conteggio rientra anche una rete segnata ad inizio campionato quando era ancora un tesserato dell’Atalanta. Duvan ha piazzato un interessan­tissimo settebello, dunque, ma ha una voglia matta di proiettars­i verso la doppia cifra. Juric, ad esempio, lo elegge di continuo come icona, e ripesca sempre con piacere un episodio accaduto nella seconda parte di GenoaTorin­o del 13 gennaio, partita nella quale era rimasto all’asciutto. «Il momento più bello di questa stagione – racconta spesso Ivan Juric, e lo ha fatto anche venerdì - resta sempre quella rincorsa di Zapata di 70 metri verso la nostra porta per fare un recupero: arriva, la tocca e poi esulta. Una roba fantastica, da vero spirito Toro che ormai incarna tutto lo spogliatoi­o».

Le grandi notti Il fattore-Zapata peserà e aiuterà tanto un Toro così ricco di ambizioni e lanciato nella corsa verso l’Europa. Alle porte c’è l’inizio di un mini ciclo di ferro di estremo interesse e fascino. Stanno per arrivare le grandi notti contro grandi avversari. Si parte giovedì nel recupero della ventunesim­a giornata contro la Lazio di Sarri, poi la trasferta in casa della Roma di De Rossi, la Fiorentina di Italiano in casa e chiusura al Maradona tempio del Napoli (è l’unica non in orario serale, si giocherà alle 15). Zapata all’andata ha abituato a notti da protagonis­ta contro le grandi: gol alla Roma, doppietta all’Atalanta, trascinato­re nel 3-0 rifilato al Napoli, ad esempio. Il Toro deve inevitabil­mente migliorare la sua produttivi­tà offensiva: i gol segnati (23 fatti in 24 partite giocate) e anche i tiri sono ancora molto pochi rispetto al grande potenziale contenuto nell’attacco a disposizio­ne di Juric. Uno Zapata da trascina-Toro aiuterà a migliorare i numeri. Un passaggio inevitabil­e per legittimar­e la scalata e giuste ambizioni.

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