Emergenza Sarri Motta contro il tabù trasferta
Gli strateghi della panchina sono al lavoro già da un minuto dopo la fine dei rispettivi match affrontati mercoledì. Sanno che devono inventarsi qualcosa per avere la meglio in un match che è uno spareggio anticipato per il quarto posto.
In emergenza Sarri ha un solo rammarico: dover affrontare il Bologna in piena emergenza. Il tecnico si ritrova con cinque giocatori assenti (gli squalificati Romagnoli e Vecino e gli infortunati Hysaj, Rovella e Zaccagni). Ma, pur con gli uomini contati e le scelte obbligate, il Comandante è convinto di potersi giocare le sue chance. La condizione indispensabile, però, è che la Lazio scenda in campo con lo stesso spirito con cui ha affrontato il Bayern. La cornice di pubblico non sarà la stessa, ma sarà comunque importante (40 mila gli spettatori previsti; prima della gara sarà ricordato Sinisa Mihajlovic).
Cambio di rotta Se in casa il Bologna non sbaglia un colpo, in trasferta ha 0,9 punti di media (10 totali fatti) e una sola vittoria (a Salerno). Motta valuta se far partire subito Zirkzee (Odgaard scalpita), chi mettere al posto dello squalificato Freuler («Anche Lucumi saprebbe stare lì») ed è chiarissimo sull’obiettivo: «L’Europa? Il futuro si costruisce adesso. Karlsson? Non può fermarsi alle difficoltà. Qui gioca chi ha fame». Motta è a quota 90 punti da quando si è messo (settembre 2022) sulla panchina del Bologna. Un ruolino che fa… paura. «In casa abbiamo dimostrato di stare molto bene, anche con l’aiuto del pubblico (mille i tifosi oggi all’Olimpico, ndr), fuori non è successo per una ragione o l’altra. Contro Lazio va fatta una grande gara».