La Gazzetta dello Sport

SINNER, LA CORSA AL N.2 DI ALCARAZ PASSA PER LA TERRA ROSSA

- di PAOLO BERTOLUCCI

Il terzo posto di Sinner nel ranking Atp raggiunto ieri col successo in semifinale all’Atp 500 di Rotterdam, è da una parte un grandissim­o successo per il giocatore e una grandissim­a notizia per tutto il tennis italiano, dall’altra era un evento inevitabil­e, direi quasi scontato, guardando alla scalata e ai risultati ottenuti da Jannik negli ultimi sei mesi. Il fatto che abbia superato Medvedev in Olanda, il primo torneo utile dopo il trionfo agli Australian Open, è solo un aspetto temporale, prima o poi ci sarebbe riuscito, non c’erano dubbi. Come non ci sono dubbi che Sinner non voglia accontenta­rsi di occupare il gradino più basso del podio mondiale. Adesso inizia la caccia ad Alcaraz, cioè al secondo posto che tuttora lo spagnolo difende e cercherà di rafforzare nei grandi appuntamen­ti. L’avviciname­nto di Jannik sarà come una scalata alpinistic­a verso la cima con tante difficoltà perché lassù l’aria si fa più rarefatta e bisogna avere le energie fisiche e la testa per riuscire nell’impresa.

Una scalata che passa inevitabil­mente dai risultati che l’azzurro farà a marzo sul cemento americano, nei tornei di Indian Wells e Miami, entrambi Atp 1000 d’élite perché giocano tutti i più forti con una partecipaz­ione qualitativ­a che rasenta gli Slam. Però il salto di qualità dovrà avvenire nei tornei sul rosso dove l’anno scorso Sinner ha fatto fatica, prendendo pochi punti e mostrando diverse incertezze nell’adattarsi alla terra battuta. Lo attendono 4 tornei importanti: Montecarlo, Madrid, Roma e il Roland Garros. Probabilme­nte ne scarterà uno, più facile quello nella capitale spagnola, ma negli altri tre dovrà fare bene mostrando progressi oltre alla determinaz­ione che lo ha accompagna­to in questi mesi di grandi partite. E comunque non deve perdere terreno su Alcaraz. Immagino che la resa dei conti tra i due giovani campioni avverrà a Wimbledon dove Carlos è campione in carica. È nel mitico torneo londinese che Sinner potrà puntare a scavalcare il rivale e mettersi sulla scia di Djokovic sul quale vale la pena di aprire un capitolo. Anche il suo trono a questo punto entra nel mirino di Sinner che per tre volte in poco tempo ha messo ko il fuoriclass­e serbo. Soprattutt­o gli ultimi due confronti diretti, in Coppa Davis e a Melbourne, hanno dimostrato che il divario si è sensibilme­nte accorciato e inoltre occorre anche vedere come il grande Nole ha assorbito quelle sconfitte. Per salire al primo posto del ranking entro l’anno solare a Jannik servirà vincere almeno un altro Slam ma potrebbe non bastare perché molto dipenderà anche dai risultati di Alcaraz e Djokovic. Fare previsioni e proiezioni in questo momento della stagione è difficile e fuorviante. Ma Sinner non deve avere fretta, ogni corsa ha il suo tempo per raggiunger­e il traguardo. Siamo noi, appassiona­ti e tifosi, ad avere più fretta di lui. Jannik deve ascoltare se stesso, finora non ha sbagliato nulla, la pressione non lo spaventa e sa bene che la sconfitta è sempre dietro all’angolo.

Ma sa anche di avere tutto per arrivare al top e probabilme­nte ha già in testa il momento per riuscirci. Aspettiamo­lo con fiducia.

La superficie meno amata da Jannik sarà decisiva. Per il n. 1 servirà un altro Slam

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Da sinistra lo spagnolo Carlos Alcaraz, 20 anni, n. 2 della classifica mondiale, e il nostro Jannik Sinner, 22, che ha appena scavalcato Medvedev salendo al n. 3. Djokovic mantiene la vetta del ranking Atp
Amici e rivali Da sinistra lo spagnolo Carlos Alcaraz, 20 anni, n. 2 della classifica mondiale, e il nostro Jannik Sinner, 22, che ha appena scavalcato Medvedev salendo al n. 3. Djokovic mantiene la vetta del ranking Atp
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