La Gazzetta dello Sport

Riecco Kvara-Osimhen E il Maradona sogna una notte magica

Le stelle dello scudetto non giocano insieme ormai dal 23 dicembre

- di Vincenzo D’Angelo INVIATO A NAPOLI

Di nuovo insieme, due mesi dopo. Sembra un’era fa, ma di fatto è cambiato poco in casa Napoli. La squadra non si è ancora ritrovata, la classifica è impietosa e il morale è sotto ai tacchi. Come quella sera all’Olimpico di Roma: era il 23 dicembre e il Napoli perse l’ennesimo scontro diretto della stagione. Con Victor Osimhen finito anzitempo sotto la doccia per un’espulsione e Khvicha Kvaratskhe­lia sconsolato e sostituito subito dopo il rosso del suo gemello del gol. Già, i gol, parola che da queste parti si usa ormai con il contagocce. Con Mazzarri in panchina, infatti, il Napoli ha perso la sua potenza offensiva e sul complicato rapporto con le reti segnate ha inciso pesantemen­te l’assenza prolungata di Osimhen. Kvara ha regalato a Walter l’ultima vittoria, con una magia allo scadere contro il Verona, ora tocca a Victor trovare la chiave per farsi perdonare dai tifosi per l’assenza forzata causa Coppa d’Africa e per il ritardo nel rientro che lo ha escluso dalla sfida contro il Genoa. Certo, sul conto pesava anche una condizione di stanchezza dovuta al lungo viaggio e ai vari acciacchi del torneo continenta­le, però il popolo napoletano ha sperato fino all’ultimo di rivedere il suo uomo mascherato in campo, per dare una sterzata vera a questa stagione deludente.

Ritrovarsi L’attesa è comunque finita: mercoledì contro il Barcellona ci sarà di nuovo Victor al centro dell’attacco e la sua sola presenza fa aumentare la fiducia intorno alle possibilit­à di impresa del Napoli. E chissà se in questi giorni a Castel Volturno lui e

Kvara non riescano anche a sciogliere la tensione che si è creata negli ultimi mesi, dopo le parole dell’agente del georgiano sul futuro di Osimhen e l’infuocata reazione del nigeriano via social.

Napoli non ha bisogno di aggiungere altra tensione, vuole solo uscire da un periodo nero che sembra non finire mai.

E la Champions è l’occasione giusta per tornare a brillare, con le due stelle in attacco all’assalto del Barcellona, che – come il Napoli – non sta vivendo la sua stagione più serena.

In coppia I numeri stagionali nel confronto tra il Napoli con i due fenomeni in campo (17 volte) o senza (16) raccontano bene le difficoltà dei campioni d’Italia: con Kvara e Osi si segna di più (26 a 20), ma si perde anche di più (8 a 4). Ma la cosa che colpisce sono i gol subiti, che sono il doppio: 28 a 14. Questo perché il Napoli ha cominciato a difendersi a 3 (o a 5 se preferite) da gennaio, quando Victor era in Coppa d’Africa. Questione di necessità, per ritrovare compattezz­a. Una soluzione che potrebbe rivedersi anche contro il Barcellona: 3-5-2, con Kvara e Victor a formare un tandem d’attacco per la prima volta da quando sono a Napoli. Squadra più chiusa, c ompa t t a , pronta a ripartire negli spazi che inevitabil­mente il Barcellona concederà. Con Cajuste e Anguissa mezzali ai lati di Lobotka, Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce e Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus davanti a Meret. Ipotesi di lavoro, per contrastar­e il palleggio del Barça e per dare a Kvara e Victor meno compiti di copertura e più libertà per inventare la giocata vincente. Le stelle dello scudetto sono tornate: Napoli aspetta con ansia una nuova notte magica.

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