La Gazzetta dello Sport

È una Dea da primato Ha il centrocamp­o che segna più di tutti Pasalic, Ederson Koopmeiner­s&Co. in A hanno fatto finora 24 reti, meglio anche di Inter, Juve e Milan

- di Matteo Brega

Forse è il caso di iniziare a inserire nella filastrocc­a delle migliori mediane d’Europa anche quello dell’Atalanta. Non per gonfiare l’ego nostrano, ma per dare fiato a statistich­e ormai robuste. Koopmeiner­s- Pasalic- Ederson valgono ormai i migliori d’Europa nel ruolo. Sono 24 i gol segnati dall’intero reparto, non solo da loro tre. Ma sono quei nomi a spingere in alto il livello d’attenzione. Perché sono mediani puri, capaci di interpreta­re però il ruolo con la modernità necessaria. Nascono un po’ mediani, un po’ registi, un po’ trequartis­ti. Nascono giocatori completi che Gian Piero Gasperini ha saputo valorizzar­e e migliorare per inserirli al meglio nel meccanismo della Dea. Nemmeno Inter, Juventus e Milan - le prima tre della Serie A - possono fregiarsi di un centrocamp­o così. Ma non per un’incollatur­a. Gasperini ha fatto fruttare per adesso 24 gol dal centrocamp­o bergamasco. Milan e Inter sono fermi a 15, al secondo posto, la Juventus naviga ben più lontano a quota 6. Mondi differenti, modi diversi di giocare. E uomini diversi. D’altronde se i bianconeri corteggian­o Koopmeiner­s da tempo, ci sarà un motivo. Lui con 21 e Pasalic con 22 sono i due centrocamp­isti che hanno segnato di più nelle ultime tre stagioni. Non è un caso, non lo può essere. E’ il lavoro di Gasperini unito alle qualità dei due giocatori. Dentro al meccanismo atalantino splendono.

Il rilancio croato Prendete Pasalic. Fu portato in Italia nel 2016 dal Milan prendendol­o dal Chelsea. Ma non andò così bene. Tant’è che tornò a Londra per poi riprovare in Russia con lo Spartak Mosca. Nel 2018 serviva un’altra spinta per ripartire e si fece avanti l’Atalanta. Più che una spinta, un trampolino con una molla fortissima. Due stagioni in prestito e nel 2020 il riscatto della Dea. I gol, le prestazion­i, il comportame­nto. Tutto bene, dentro e fuori dal campo. Impossibil­e non trattenere il croato che ha trovato un rendimento costante. Sette gol la prima stagione, poi 12, 6, 14, 5 e ora già a 4. Senza contare quello che i numeri non raccontano e non possono raccontare. Cioè una crescita sostanzial­e nell’unire la squadra tra centrocamp­o e attacco, un lavoro continuo di raccordo e di seguito nelle azioni offensive.

La sorpresa brasiliana Quello che non si riesce a spiegare con le statistich­e sono i pericolo che un centrocamp­o del genere crea agli avversari. Le seconde palle diventano il nemico più difficile da gestire per chi affronta l’Atalanta. Gli spazi lasciati vuoti sono immediatam­ente riempiti da ombre che arrivano in silenzio e che poi la buttano dentro. Ederson è arrivato a Bergamo nell’estate del 2022 dopo soli sei mesi italiani a Salerno. Gli scout, la dirigenza e Gasperini intravider­o in lui potenziali­tà da affinare e da esprimere. Detto fatto. Ederson è uno dei migliori centrocamp­isti della Serie A per tanti motivi. Dopo meno di due stagioni è ormai diventato oggetto del desiderio per diversi club della Premier League. E’ rimasto a Bergamo dopo un gennaio fatto di avances e di sondaggi. Se lo gode Gasperini che con lui può giocare agli spostament­i tattici senza problemi. Può giocare trequartis­ta come davanti alla difesa. La sostanza non cambia. Ederson fa bene ciò che gli chiede il suo allenatore. I migliorame­nti complessiv­i arrivano ovviamente anche dal lavoro quotidiano che viene portato avanti da tempo dallo staff dell’Atalanta. E in giro per l’Europa ci sono solo due squadre che benefician­o di un centrocamp­o così prolifico. Sono il Real Madrid e i campioni d’Europa del Manchester City. Gli spagnoli di Carlo Ancelotti hanno prodotto 26 gol, gli inglesi di Pep Guardiola 25 nei rispettivi campionati. Poi arriva l’Atalanta di Gasperini a 24. Numeri da farsi prendere dalle vertigini. Mica vero. A Bergamo si lavora senza guardare oltre, si lavora sulla concretezz­a. Il che significa che la testa e lo sguardo sono rivolti al Milan domenica sera. Più in là non si va. D’altronde si è sempre lavorato così con i Percassi e con il Gasp. Cambiare ora l’atteggiame­nto sarebbe deleterio. E con un centrocamp­o così è giusto restare bilanciati nel mezzo.

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Ederson,
24 anni, e Teun Koopmeiner­s, 25: il brasiliano ha segnato 6 gol in 30 presenze stagionali, per l’olandese 9 gol in 28 presenze
ANSA Protagonis­ti in mezzo Ederson, 24 anni, e Teun Koopmeiner­s, 25: il brasiliano ha segnato 6 gol in 30 presenze stagionali, per l’olandese 9 gol in 28 presenze
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