Il nuovo Franchi Con il via ai lavori chiude una curva
Da lunedì settore inaccessibile fino a fine stagione Poi toccherà alle altre zone Stop a dicembre ‘26
Il restyling dell’Artemio Franchi è iniziato. Ieri mattina i lavori propedeutici hanno preso il via con la rimozione del vecchio tabellone in Curva Ferrovia. Ed è il primo passo di una serie di opere di ristrutturazione che coinvolgeranno tutto l’impianto e che andranno avanti fino al 31 dicembre 2026, come previsto per i fondi stanziati nel Pnc. «Si tratta del primo intervento del progetto e si prevede di concludere questa fase entro metà marzo, dopo di che inizieranno i lavori del corpo principale dell’appalto stadio» ha scritto il Comune di Firenze in una nota dove ha anche specificato di aver cominciato volutamente sottotono, senza eventi ufficiali, per rispetto del dolore causato in città dal crollo del cantiere del supermercato.
Mappa dei lavori Il posticipo di lunedì sera fra Fiorentina e Lazio sarà quindi la prima gara con un settore chiuso, la Curva Ferrovia che rimarrà invalicabile fino alla fine di questa stagione. Riaprirà all’inizio della prossima quando diventerà off limits la Curva Fiesole per poi andare a coinvolgere tutte le altre zone, ma con una capienza che dovrà rimanere sempre sui 20/22 mila posti. Il canone d’affitto per la Fiorentina sarà abbassato a circa 600 mila euro rispetto ai 750 attuali. La ristrutturazione dello stadio ha acceso un forte dibattito a Firenze nei mesi scorsi. Uno dei punti centrali è sempre stata la necessità di non far traslocare la Fiorentina fuori città o addirittura fuori Regione. Attraverso la riprogrammazione della tempistica dei lavori, l’amministrazione comunale ha trovato così il modo di far giocare i viola al Franchi nella stagione 2024-’25 durante la ristrutturazione, sia per le gare di campionato che per un’eventuale competizione europea. È la soluzione che era stata chiesta dalla società e dai tifosi. Per il 25-’26 i viola potranno poi usufruire del “Padovani”, lo stadio del rugby (che nel frattempo verrà ristrutturato), prima di fare ritorno al Franchi in occasione del centenario del club. Ieri i lavori sono ufficialmente iniziati, ma rimangono altre due sfide aperte: chi metterà i 5 milioni mancanti per portare il “Padovani” ad essere un impianto idoneo per la Serie A e dove verranno reperiti i 55 milioni, prima stanziati e poi definanziati, per concludere l’intera opera. Problemi superabili secondo il sindaco Dario Nardella che ha sempre assicurato che il progetto verrà integralmente terminato.