La Gazzetta dello Sport

Orgoglio e grinta Il suo Brescia non muore mai

Ben 10 punti conquistat­i recuperand­o lo svantaggio Ora sogno playoff

- di Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

Èun Brescia che non muore mai. Una squadra dall’orgoglio infinito, che fa della resilienza il suo tratto distintivo: va sotto e riemerge, cade e si rialza, più è in difficoltà e meno molla il colpo. Così facendo, grazie alla cura Maran, si è rimesso in carreggiat­a al punto di essere ormai da qualche settimana in piena corsa per i playoff. Non una fuoriserie del campionato, ma un’outsider specialist­a in rimonte: 10 i punti trovatiti per strada rimediando a situazioni di svantaggio. Una ricerca proficua partita da lontano.

Svolta Quando Maran è subentrato a Gastaldell­o al timone della formazione biancazzur­ra, i recuperi erano stati 2 (l’1-1 con l’Ascoli del 30 settembre e l’1-1 con la Feralpisal­ò del 6 ottobre, entrambi firmati Moncini in extremis). La svolta con il cambio di allenatore: ben 6 volte il Brescia nuova gestione ha saputo riacciuffa­re un risultato che sembrava perduto. Espugnando Catanzaro il 23 dicembre col punteggio di 3-2 (Bjarnason, Bisoli, Bianchi) e pareggiand­o 1-1 in 5 occasioni: a Pisa il 25 novembre (Bjarnason), a Bolzano col Südtirol (Borrelli), a Reggio Emilia il 10 dicembre (il solito Moncini), di nuovo col Südtirol il 20 gennaio (di nuovo Borrelli) e sabato scorso a Marassi con la Samp (Adorni).

Pilastro Adorni Emblematic­a l’ultima trasferta: senza la spina dorsale titolare (Lezzerini, Cistana, Borrelli, tutti infortunat­i); senza i fantasisti (Galazzi e Olzer, squalifica­ti); in svantaggio e senza Maran (espulso per proteste), il Brescia ha trovato la forza di pareggiare al 4’ di recupero con un inseriment­o del suo difensore centrale che meglio di tutti simboleggi­a la rinascita. L’anno scorso sul banco degli imputati, ora impeccabil­e per rendimento: Adorni è uno dei pilastri sui quali si fonda la ricostruzi­one di un Brescia che non cede mai. Una squadra che ora può sognare un traguardo insperato a inizio stagione. Venti punti in 13 sfide con Maran (che è squalifica­to, sabato con la Reggiana non ci sarà): «Occorreva ritrovare fiducia e autostima - ha spiegato incontrand­o i tecnici bresciani, ospite d’onore dell’Associazio­ne Italiana Allenatori Calcio in un incontro organizzat­o all’istituto alberghier­o Mantegna -. L’aspetto mentale è fondamenta­le: bisogna essere tutti coinvolti e convinti in quello che si fa».

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LAPRESSE Subentrato Rolando Maran 60 anni, allena il Brescia dal 14 novembre 2023

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