La Gazzetta dello Sport

Dea, Lookman sì o no? Era una certezza ora è un bel dubbio Il nigeriano dopo la Coppa d’Africa torna domenica: CDK e Miranchuk non lo hanno fatto rimpianger­e

- di Andrea Elefante ANSA

Lookman ci mancherà: non gufo la Nigeria, ma che c’entra la Coppa d’Africa con le date europee?

Tra CDK, Scamacca, Miranchuk , Muriel e Touré, tutti potranno essere decisivi

Gian Piero Gasperini

Dopo InterLecce del 30 dicembre

Oggi possibile giorno della “verità”, per l’unico vero dubbio che ha al momento l’Atalanta: Lookman recuperabi­le per domenica sera a San Siro? Ma un’altra domanda, che fino a non molto tempo fa sarebbe suonata retorica, aspetta invece risposta. Tutt’altro che scontata: ma se sarà convocato, Lookman giocherà titolare contro il Milan? Sembra un paradosso, ma è solo apparente.

Senza Lookman Il nigeriano è rientrato a Bergamo la scorsa settimana dopo 40 giorni di assenza per la Coppa d’Africa: ha saltato la gara con il Sassuolo per una lieve distorsion­e alla caviglia, ma tutto lascia pensare che domenica sia pronto a rientrare. Nel frattempo, però, la certezza di un tempo si è trasformat­a in dilemma. Un bel dilemma, per Gasperini. Nessuno l’avrebbe detto a fine dicembre, quando Ademola salutò l’Atalanta da attaccante più in forma del reparto (7 gol e 3 assist), come poi in effetti confermato dal rendimento con la Nigeria. Arrivata in finale grazie anche ai suoi tre gol (più un assist) in sette partite. Ma in questi 50 giorni non è cresciuta in maniera esponenzia­le solo l’Atalanta, che in otto gare - fra campionato e Coppa Italia - senza il nigeriano ha vinto sette volte e ha segnato 23 gol. O meglio, il decollo dell’Atalanta è coinciso (anche) con quello di De Ketelaere e Miranchuk: in questo arco di tempo il belga ha segnato sei gol e distribuit­o tre assist, mentre il russo ha firmato due reti e cinque passaggi gol. In più, anche Koopmeiner­s (sei gol) e Pasalic (due gol e tre assist) hanno dato un importante contributo offensivo.

Competzion­e interna I numeri non sono tutto, ma a certi segnali Gasperini è molto sensibile: per questo non è escluso che scadenzi il rientro di Lookman fra i titolari senza fretta, anche consideran­do la sua settimana di lavoro non completa, che consente comunque di avere fiducia per un suo ritorno almeno fra i convocati. Ancora ieri il nigeriano ha fatto lavoro individual­e, ma non più solo in palestra: non sono state più necessarie terapie, la caviglia è completame­nte sgonfia, il dolore è passato. Oggi, condizione quasi necessaria per la convocazio­ne, è prevista la sua ripresa del lavoro in gruppo, che però non gli darà garanzie. In questa Atalanta, non solo in attacco, nessuno può dire di avere il posto da titolare garantito: magari suona strano, ma anche Lookman dovrà (ri)conquistar­selo. E di questa forte competizio­ne interna, soprattutt­o là davanti, Gasperini confida di poter fare un valore aggiunto.

Sette opzioni Dunque quel dilemma di cui sopra non sarà altro che il trailer di un film che durerà - come minimo - tre settimane: l’arco di tempo in cui l’Atalanta giocherà cinque partite di campionato, tutte tostissime (Milan, Inter, Bologna, Juventus e Fiorentina), e due di Europa League. Tante, e ci sarà bisogno di tutti. Ogni volta sarà un rebus anche per le avversarie, capire quale attacco schiererà Gasperini, e dunque che tipo di partita aspettarsi.

Tornato disponibil­e Lookman, il tecnico nerazzurro ha a disposizio­ne cinque punte e due trequartis­ti, dunque una serie di soluzioni offensive intercambi­abili, anche solo con semplici sfumature diverse fra loro. Ma soprattutt­o ha libertà di turnover nel reparto che ritiene più decisivo e al quale dedica praticamen­te sempre tre delle cinque sostituzio­ni a disposizio­ne, per aggiungere di volta in volta la freschezza necessaria a indirizzar­e le partite anche alla distanza.

Turnover, ma non troppo Quanto fatto in passato non è legge, ma è indicativo: il Gasp, per certi tour de force, ha sempre deciso un paio (massimo tre) cambi da partita a partita, ovviamente non tutti riservati all’attacco. In teoria quest’anno, data l’abbondanza di forze, potrebbe farne anche di più, ma non fa parte del suo credo. Sceglierà di volta in volta, in base alle risposte settimanal­i e alle esigenze delle gare (e delle rivali) da affrontare. E Lookman sa che in sua assenza c’è stato chi ha fatto di tutto per non farlo rimpianger­e: una bella spinta per l’Atalanta, e ora lo sarà per lui. E per la sua voglia di riprenders­i l’etichetta di miglior uomo gol della Dea.

 ?? ?? Una coppia da 17 gol
Ademola Lookman, 26 anni, 7 gol tutti segnati in campionato e Charles De Ketelaere, 22 anni, a quota 10 reti:
6 in campionato, 2 in Europa League e 2 in Coppa Italia
Una coppia da 17 gol Ademola Lookman, 26 anni, 7 gol tutti segnati in campionato e Charles De Ketelaere, 22 anni, a quota 10 reti: 6 in campionato, 2 in Europa League e 2 in Coppa Italia

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