Paolini show, c’è Rybakina in semifinale
Con il successo sulla greca Sakkari ha raggiunto il best ranking, n. 23 «Basta pressioni grazie a Jannik»
l tennis femminile azzurro è sempre più Jasmine Paolini, 28 anni, da Castelnuovo Garfagnana, Lucca. Oggi, alle 13 circa, sfida la russa naturalizzata kazaka Elena Rybakina per un posto in semifinale al Wta 1000 di Dubai da numero 23 virtuale, miglior ranking della carriera. Niente di più meritato per l’allieva di Ren
Izo Furlan, che solo in un altro caso - a Cincinnati 2023 - si era spinta così avanti in un “1000”.
Crescendo Per arrivare fino a questo punto, l’azzurra vincitrice di un titolo Wta nel 2021 si è sbarazzata, nell’ordine, della n. 14, la brasiliana Maia, vincendo gli ultimi dieci giochi di fila, della canadese n. 33 Fernandez e infine della greca n.11 Sakkari (6-4 6-2), decisamente in giornata no, anche per merito di Jasmine, molto brava a rimontare da 0-2 a 6-2 nel secondo set. «Sì, mi sento davvero in fiducia - ammette soddisfatta -: semplicemente non penso alla classifica della mia avversaria, penso solo a cosa devo fare per batterla. Oggi (ieri, ndr) tutto ha funzionato abbastanza bene, ma sono soddisfatta anche del successo contro Fernandez, perché non è facile giocare contro di lei. Ho già voglia di tornare in campo per il prossimo match».
L’avversaria Rybakina è una delle tenniste più in forma, quest’anno ha già vinto a Brisbane (contro Sabalenka) e Abu Dhabi (contro Kasatkina), prima di perdere la finale di Doha per mano della n.1 Swiatek. «Fisicamente sono un po’ stanca, non so quanto potrò recuperare per riuscire a spingere» ha dichiarato ieri, dopo quasi due ore e tre quarti di lotta contro la polacca Frech. Tocca alla Paolini, a questo punto, superarsi per continuare a sognare. Intanto ringrazia Sinner: «Ora che l’attenzione è su di lui non ci paragonano più alla vecchia generazione (Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, ndr), il che è positivo perché non abbiamo alcun tipo di pressione negativa».