La Gazzetta dello Sport

Roma da cuore e batticuore

SVILAR DECISIVO AI RIGORI IL FEYENOORD PIEGATO DE ROSSI NON SI FERMA

- di Pierfrance­sco Archetti

Qualificaz­ione centrata dopo l’1-1 al 90’ e alla fine dei supplement­ari Il portiere ne para due, Zalewski fa esplodere l’Olimpico

Ci saranno le corazzate come la capolista di Premier e quella di Bundesliga, oggi nel sorteggio degli ottavi, ma Liverpool e Bayer Leverkusen, oppure il West Ham detentore della Conference e il Brighton creativo di Roberto De Zerbi, per elencare le maggiori difficoltà, non dovranno sottovalut­are la Roma che entra nell’urna con l’entusiasmo del nuovo corso e la capacità di soffrire ereditata dal passato. Questo è il quinto pieno (più un pari e una sconfitta) nella gestione De Rossi, anche se arriva ai rigori. Ma cosa importa, al pubblico impazzito dell’Olimpico. La Roma trova un sistema drammatico ed emozionant­e per restare dentro al torneo, senza anticipare le settimane vuote. Ai rigori l’eroe è Svilar, che respinge due tiri, e fra i più freddi, anche Zalewski, che infila l’ultimo senza attendere poi la battuta degli olandesi.

Era iniziata male, ma finisce benissimo, dunque. De Rossi pensava a un accerchiam­ento graduale e ragionato, in virtù dell’1-1 dell’andata, non ne ha nemmeno il tempo perché dopo 5 minuti deve già rimontare. La rete di spalla è di Gimenez colpito da un rinvio di El Shaarawy, ma l’errore è monte, sul fianco destro lasciato aperto da Karsdorp per una scorriband­a di Hartman, lo stesso uomo assist dell’andata. Da questo momento riflession­i e buonsenso vengono buttati nel Tevere, la Roma si straccia in avanti per trovare subito il pari ma rischia anche il raddoppio. La contabilit­à di 20 minuti sfrenati, senza alcuna prevenzion­e, parla di sette palle gol (quattro gialloross­e), della rete magnifica per l’1-1 di Pellegrini e di miracolosi salvataggi di Hancko su Lukaku (a porta vuota) e Svilar su Wieffer.

Le mosse De Rossi va sul sicuro senza esperiment­i, imita dunque il secondo tempo di Frosinone, 4-3-3 con il rientrante Dybala tra destra e centro, Pellegrini, il migliore, viaggia tra interno sinistro e trequarti, con El Shaarawy più largo ma a tutta fascia, basti ricordare le sue intrusioni sulle prime due reti. Come detto, sfortunato nel contrasto nella sua area, che favorisce lo 0-1, ma dominante sul fronte opposto quando si mangia Geetruida e serve a Pellegrini l’invito che il capitano trasforma in un arcobaleno sotto l’altro incrocio. Il lato destro è il più debole del Feyenoord e i gialloross­i insistono da quella parte, ma lo è anche per loro, sia in fase difensiva sia in quella opposta, perché Dybala nel primo tempo non ha l’ispirazion­e della coppia Pellegrini-El Shaarawy. La Roma ha esterni difensivi alti in possesso, con costruzion­e a tre sostenuta dall’arretramen­to di Paredes o Cristante, per equilibrar­e. Servono per le loro idee, ma servono anche per far respirare la squadra con il palleggio, con le scelte all’interno della partita per capire il momento, gestire o inserirsi. Cristante è il più deciso nelle incursioni nell’altra area e va vicino al gol.

Il Feyenoord, già battuto nelle ultime tre visite all’Olimpico (Lazio compresa), si veste del solito 4-2-3-1 ma con abiti diversi perché Slot recupera dall’inizio tre pedine fondamenta­li, una per settore. Geertruida si risistema basso a destra, e patisce tanto, Timber in mezzo, sempre continuo, Gimenez centravant­i. Il messicano colpisce da falco per il suo gol numero 22 in questa annata, ma poi dopo un gran lancio per Wieffer, sparisce a lungo dalla partita, fino al cambio. Sulla destra in avanti corre invece Nieuwkoop, che la settimana scorsa era difensore, ma dà fastidio e fa anche ammonire Spinazzola e Paredes.

I cambi Dybala dà qualche segnale positivo a inizio ripresa

Le scelte De Rossi come nella ripresa di Frosinone: 4-3-3 con Dybala tra destra e centro

Gioia da 11 metri I rigori che spesso nella storia hanno portato dispiaceri ai gialloross­i stavolta hanno sorriso

 ?? FOTO IPP ?? Serata europea da incornicia­re
Il portiere della Roma Mile Svilar, 24 anni, belga naturalizz­ato serbo, para il rigore calciato da David Hancko, del Feyenoord
FOTO IPP Serata europea da incornicia­re Il portiere della Roma Mile Svilar, 24 anni, belga naturalizz­ato serbo, para il rigore calciato da David Hancko, del Feyenoord

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