La Gazzetta dello Sport

Sauber già pronta per la nuova era «Con Audi dal 2026 punteremo al top»

- di Davide Chinellato

L’inizio non è stato male, con Valtteri Bottas e Guanyu Zhou nelle posizioni di centroclas­sifica nei primi due giorni di test. È ovviamente troppo presto per capire quali siano i reali valori in campo, ma intanto la “nuova” Sauber muove i primi passi in attesa del 2026 e dell’ingresso in F.1 di Audi, che porterà motori, marchio e grandi ambizioni. La squadra adesso si chiama Stake F1 Team e l’italiano Alessandro Alunni Bravi, team representa­tive, sottolinea che dietro c’è un’identità tutta nuova. Dai colori (la macchina è nera e verde menta) all’idea di «espandere la fan base attraverso un linguaggio nuovo e uno stile unico». L’obiettivo è migliorare il 9° posto 2023 tra i costruttor­i. Per farlo, la Sauber ha ingaggiato come direttore tecnico James Key, strappando­lo alla McLaren.

► Alunni Bravi, perché il cambiament­o?

«Sauber è in Formula 1 da 32 anni e non ci dimentichi­amo del passato, ma in queste due stagioni vogliamo creare un’identità diversa, grazie a un grande partner come Stake, che pensiamo possa aiutarci anche ad attirare un pubblico nuovo».

► Lo si vede fin dalla macchina.

«Volevamo colori unici in F.1 per distinguer­ci. Abbiamo scelto di cambiare anche nel modo di comunicare, soprattutt­o sui social, usando “ambassador” come i giocatori dell’Everton, Sergio Aguero e altri influencer. Vogliamo avvicinarc­i alla gente, facendo capire quanto è eccitante questo capitolo per il nostro gruppo».

► Ce n’è un altro in arrivo nel 2026 con l’Audi.

«Quello che stiamo facendo è già 2026. Tra due anni avremo un’identità completame­nte nuova, perché Audi entrerà in

F.1 per la prima volta, non solo fornendo i motori ma comprando un’intera scuderia. E diventerem­o un team in linea con quello che il brand Audi vuole essere, cioè una delle migliori squadre. Ma in questi due anni avevamo bisogno di una nuova identità».

► Quanto conteranno i risultati?

«Saranno cruciali. È il nostro focus principale. Veniamo giudicati per quello che facciamo in gara, non per quanto è bella la livrea. Lo scorso anno non siamo andati come ci aspettavam­o, quindi nel 2024 dobbiamo fare assolutame­nte meglio».

► Siete ottimisti?

«Sì, per il lavoro svolto durante l’inverno, in cui abbiamo visto passi avanti a livello di dati sulle performanc­e. Ovviamente solo alla prima gara avremo risposte, ora non sappiamo se i passi avanti bastano per essere competitiv­i coi nostri avversari diretti».

► Servirà qualche gara di tempo per capire?

«Non penso. Abbiamo scelto un approccio molto aggressivo. Già in Bahrain porteremo in pista tante evoluzioni sulla vettura. Dobbiamo fare risultati subito, ma la stagione è lunga e bisogna continuare a sviluppare la macchina fino all’ultima gara».

► Che stagione si aspetta?

«La Red Bull l’anno scorso ha fatto un gran lavoro e ha probabilme­nte uno dei migliori piloti di tutti i tempi: resta favorita. Ci aspettiamo però una competizio­ne più serrata. Ovviamente il nostro obiettivo non è la Red Bull: vogliamo essere competitiv­i con Williams, Racing Bulls, Haas, che sono i nostri avversari diretti. Dobbiamo crescere e migliorare la nostra posizione nella classifica costruttor­i».

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GETTY Con Stake La Sauber C44 di Valtterri Bottas in pista in Bahrein, per lui il 9° tempo nei test

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