LIVERPOOL STELLARE MA BOEHLY CERCA IL SUO PRIMO TROFEO
Domani in palio la Coppa di Lega inglese: dopo le spese pazze, il proprietario dei Blues ora vuole vincere
Sarà anche la coppa meno importante d’Inghilterra, ma per il Chelsea la Carabao Cup in palio domani a Wembley contro il Liverpool conta. Così tanto che il patron Todd Boehly sarà in tribuna, con la speranza di vedere la sua squadra alzare il primo trofeo della sua gestione. Sarà una piccola ricompensa per gli oltre 1,2 miliardi di euro investiti in tre sessioni di mercato, può trasformarsi nel trofeo che apre la nuova era. Perché la coppa di lega per il Chelsea vale l’ufficialità del ritorno in Europa, nella prossima Conference League, ma soprattutto quella vittoria contro la capolista della Premier, dove i Blues sono lontani anche dalla zona Europa, che dica che la squadra è sulla strada giusta per tornare grande.
Passo avanti Solo tre settimane fa, i Blues sono usciti distrutti dal confronto col Liverpool, venendo rovesciati 4-1 ad Anfield in una sconfitta che ha minato quelle certezze che Mauricio Pochettino aveva faticosamente costruito. «Abbiamo imparato che il Liverpool è una squadra competitiva, ma le circostanze sono decisamente diverse: siamo in una finale di coppa, giochiamo in campo neutro, a Wembley - ha spiegato il tecnico -. Abbiamo imparato che il Liverpool è una squadra molto competitiva e che dovremo essere alla loro altezza, ma penso che abbiamo imparato la lezione di quella partita e che nelle ultime gare abbiamo ricostruito fiducia e convinzione». Il Chelsea ci tiene talmente tanto a questa sfida che Pochettino ha passato tutta la settimana a far provare ai suoi i rigori, uno dei modi in cui si potrebbe assegnare la coppa.
Legittimazione Per il Chelsea, vittoria vuol dire legittimazione. Di una nuova era che fatica a decollare, coi tifosi che invocano Roman Abramovich ad ogni sconfitta, come quella col Wolverhampton a Stamford Bridge seguita al disastro di Liverpool. Dopo gli errori della passata stagione, i Blues quest’anno hanno un’idea chiara: il progetto Pochettino è un piano pluriennale e nemmeno le sconfitte più brutte hanno cambiato questa convinzione, nonostante lo scetticismo di quella parte della tifoseria che non riesce ad accettare che l’era Abramovich, in cui il Chelsea era in corsa per tutto e vinceva almeno un trofeo all’anno, è finita. I Blues hanno bisogno di questa coppa più del Liverpool, che pure vuole dare a Jürgen Klopp la prima gioia nella sua stagione d’addio. Vale an
che per i giocatori. Non tanto per Cole Palmer, il
21enne preso dal Manchester City che pare già il miglior acquisto della nuova era. Quanto per quelli che hanno contribuito più di altri a portare il conto delle spese dell’era Boehly ben oltre il miliardo di euro: Moises Caicedo, che sta lentamente provando ad assomigliare al giocatore più costoso nella storia della Premier League (133 milioni di euro); Enzo Fernandez, per cui i Blues nel gennaio 2023 hanno dato 121 milioni di euro al Benfica; Mykhailo Mudryk, costato 100 milioni dallo Shakhtar un anno fa e ancora lontano dalla previsione di De Zerbi, suo
I motivi I tifosi invocano Abramovich a ogni ko, ma i londinesi con un successo tornano in Europa
tecnico in Ucraina, che lo vede come poten z i al e Pallone d’oro. Boehly ha investito su di loro per creare la squadra del futuro, per mettere insieme una collezione di talenti dall’altissimo potenziale che sotto la guida di Pochettino sta lentamente diventando gruppo. La Carabao Cup, anche se è il trofeo mento importante del calcio inglese, può essere il primo passo per tornare vincenti. Per dimostrare che quel futuro di cui il Chelsea è convinto sta lentamente arrivando.