La Gazzetta dello Sport

SFIDA DEI DUE MONDI GENOA E UDINESE PER FARE IL SALTO

- di Grimaldi-Velluzzi

At Att Attaccante e difensore si sono affrontati in i Argentina in giugno: vinse il genoano Vertice V Ve in Comune per sistemare il Ferraris

L’ultima volta fu un Retegui-show. Era il 22 giugno scorso, e nel suo stadio il Tigre batté il Velez di Lautaro Giannetti per 2-1. Il bomber del Genoa colpì un palo, firmando l’assist del gol finale, mettendo in difficoltà il difensore oggi all’Udinese, al quale stasera spetterà il compito di frenare il bomber azzurro in grande crescita dopo il doppio stop subìto in autunno, con i suoi guai fisici che erano iniziati proprio al Bluenergy Stadium nella gara di andata, il 1° ottobre scorso, in uno scontro di gioco con Kristensen. Ora il Re(tegui) rossoblù è ripartito e l’auspicio di Gilardino (che è poi lo stesso di Spalletti) è che i tre mesi che mancano alla fine della stagione possano regalare al suo Genoa un finale di stagione da protagonis­ta e, di conseguenz­a, rappresent­ino il miglior viatico per Retegui in ottica Europeo. L’attaccante genoano ha avuto un faccia a faccia proprio con Spalletti alla vigilia della trasferta di Empoli, il 2 febbraio scorso, mentre il Grifone era in ritiro a Coverciano. Un incontro prezioso per accrescere l’autostima del giocatore, in un periodo particolar­e della sua stagione, e pure le certezze del tecnico della Nazionale, dopo essersi reso conto che il suo centravant­i da area di rigore era davvero tornato.

Occhi aperti Guai, però, a pensare che ora il cammino sia tutto in discesa. Ai rossoblù, conti alla mano, mancano una decina di punti indicativa­mente per entrare in una comfort zone che allontani definitiva­mente la zona calda della classifica. Anche perché, come fa notare Gilardino, guardando le ultime prestazion­i dell’Udinese la classifica di Giannetti e compagni è oltremodo bugiarda: «I valori di questa squadra non trovano conferma nella loro posizione. Nelle ultime partite si sono rialzati, ma del resto guardando gli interpreti si vede che hanno per esempio uomini di grandissim­a gamba sia a destra sia a sinistra». Servirà, insomma, il miglior Genoa, mentre la società guarda al futuro anche a livello di stadio. Non a caso proprio ieri, insieme alla Samp, si è tenuto un vertice a Palazzo Tursi con i vertici del Comune, «per esaminare il progetto di ristruttur­azione dello Stadio Luigi Ferraris, al fine di renderlo compatibil­e alle aspettativ­e dei cittadini e dei tifosi per uniformarl­o alle norme per la selezione di UEFA Euro 2032».

Lautaro c’è Dall’altra parte, cioè quella bianconera, Giannetti è carico e non vede l’ora di affrontare il rivale: «Giocherò alla mia maniera , duro, deciso, come siamo abituati a fare noi difensori argentini», ha detto lunedì alla Gazzetta. Il difensore centrale, ex capitano del Velez, è la bella novità della squadra di Gabriele Cioffi. Ha dato sicurezza a un reparto che adesso patisce meno la mancanza dell’infortunat­o sloveno Jaka Bijol che ha allungato un po’ i tempi di rientro e ci sarà probabilme­nte dopo la sosta di marzo. Ma l’Udinese oggi dovrà guardarsi dai calciatori offensivi rossoblù e Cioffi ieri ha messo in guardia i suoi: «Gudmundsso­n è un giocatore molto simile a Deulofeu, ti porta a spasso e strappa quando riceve il pallone. Abbiamo preparato la partita sapendo che è una delle punte di diamante del Genoa. Anche Retegui ha caratteris­tiche importanti». Se ne occuperà Giannetti, uno degli argentini visionati domenica contro il Cagliari da Walter Samuel, vice di Scaloni nell’Argentina. Se Lautaro, Perez e Payero saranno gli argentini pronti a dare battaglia a Marassi, mancherà, invece, il vero leader della squadra, il Tucu, Pereyra che ancora non ha recuperato dall’infortunio. L’Udinese conta di riaverlo sabato 2 marzo per la prossima partita in casa contro la Salernitan­a. Spiega Cioffi: «Non vedo il Tucu in un ruolo preciso, vedo un giocatore che voglio in campo»,

Torno in una città meraviglio­sa, un posto dove sono stato benissimo e mi sono sentito amato

Raffaele Palladino Allenatore del Monza

Ristruttur­azione L’obiettivo di società e istituzion­i è rendere a norma lo stadio per l’Europeo del 2032

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