La Gazzetta dello Sport

Lo Slavia è trasformis­ta E nello stadio gioiellino l’ambiente sarà bollente

I cechi sanno cambiare e sorprendon­o, come contro la Roma: occhio a Masopust e Chytil

- di Pierfrance­sco Archetti

Vitto e alloggio non mancherann­o per i tifosi milanisti che vorranno vivere da vicino la partita di Praga, ritorno degli ottavi di Europa League: all’interno dello stadio dello Slavia c’è un hotel e per salire in una tribuna si passa dal fast food con il marchio più famoso al mondo. L’Eden Arena, che ora porta anche le insegne di uno sponsor, è stata inaugurata nel 2008, ha ospitato la Supercoppa europea 2013 e la finale di Conference League di maggio, persa dalla Fiorentina contro il West Ham. Potrebbe essere studiata o invidiata dai dirigenti milanisti che aspirano a un nuovo stadio, anche se la capienza (22 mila spettatori) non è da paragonare a un nuovo Meazza. Comunque ambiente caldo, anche ai limiti della decenza visti gli insulti a Romelu Lukaku anche quando era passato con l’Inter in Champions (autunno 2019), e squadra che si trasforma, come ha visto la Roma.

Trasformis­ti Lo Slavia non è una squadra imbattibil­e, tutt’altro, però è imprevedib­ile, quindi va maneggiata con cautela, sfruttando­ne i difetti e controllan­done le sfuriate. Il doppio impegno con la Roma lo testimonia: all’Olimpico era già sotto 2-0 dopo 17 minuti (e 1-0 dopo 43 secondi), con strafalcio­ni di ogni tipo anche dai più esperti, vedi il difensore (e capitano quella sera) Tomas Holes e non è più riuscito a risalire. Ma nel ritorno, contro una Roma preoccupat­a dal derby della domenica successiva, lo Slavia ha avuto un netto predominio. E come simbolo del suo trasformis­mo, basta un esempio: Lukas Masopust all’andata era trequartis­ta e al ritorno difensore, marcatore sul centro destra, ma senza rimanere incatenato dietro, visto il gran gol da fuori area per il 2-0.

Come gioca Lo Slavia ha riposato ai playoff perché ha vinto il girone, con cinque successi e la sconfitta di Roma. Sta patendo in campionato perché è secondo dietro di quattro punti agli arci-rivali dello Sparta, a cui però è andata male in questo sorteggio perché troveranno il Liverpool: il sogno di un derby europeo tutto praghese diventa più difficile da realizzare. Jindrich Trpisovsky, un allenatore che non si prende troppo sul serio anche se ha vinto tre campionati e quattro coppe nazionali, dispone un 3-4-3 variabile, nel senso che può mettere un trequartis­ta (3-4-1-2) come Provod, piazzarne anche due oppure giocare con le punte larghe. Mojmir Chytil, 12 reti finora, è un attaccante lungo e magro che sa andare oltre i suoi limiti, può essere affiancato anche da Vlaclav Jurecka, determinat­o sotto porta (13 centri stagionali, compreso quello alla Roma) o da Mick Van Buren classico centravant­i di scorta. In difesa è arrivato dal Torino David Zima, per portare solidità accanto al nigeriano Igob Ogbu, gran fisico e qualche amnesia come Holes.

Precedenti Oltre a Zima, nel mercato invernale è stato acquistato anche il centrocamp­ista Lukas Vorlicky, preso dall’Atalanta con cui ha raccolto tre presenze in Serie A ma anche una sfortunata serie di infortuni che hanno convinto giocatore e club al farlo rientrare in patria. Attualment­e però è fuori lista. Questo ottavo di finale sarà uno scontro inedito, visto che Milan e Slavia Praga non si sono mai affrontate.

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EPA Leader Lukas Masopust, 31 anni, centrocamp­ista

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