«TURNOVER GIUSTO SERVE FAR RIFIATARE E PER LO SCUDETTO NON È TUTTO DECISO»
Beppe Bergomi approva il turnover che Simone Inzaghi varerà al Via del Mare. Lo Zio, per vent’anni bandiera dell’Inter e ora apprezzata voce tecnica di Sky, ritiene che, nonostante il momento importante in campionato, sia impossibile giocare sempre con gli stessi uomini. Soprattutto dopo la sfida di martedì scorso con l’Atletico Madrid e in vista del durissimo match di mercoledì con l’Atalanta.
► Bergomi, giusto a Lecce cambiare tanti uomini dopo la vittoria contro Simeone?
«Giusto e inevitabile. Le partite di Champions sono diverse rispetto alle altre e non a caso la Juventus sperava di rimanere attaccata in classifica fino a marzo. Allegri sapeva che i ritmi e le tensioni della Champions avrebbero “pesato” per Inzaghi. In più c’è stato anche l’infortunio a Thuram... I bianconeri si sono un po’ staccati e, a maggior ragione, l’Inter deve far rifiatare qualche uomo. Non dimentichiamoci che mercoledì c’è pure il recupero con l’Atalanta».
► Un “regalo” della Supercoppa Italiana di gennaio a Riad.
«Se la vinci la Supercoppa ti dà tanto a livello di morale e di autostima, ma ora obbliga l’Inter a inserire in un momento già complicato una gara difficile come quella contro Gasperini».
► Da qui la scelta di Inzaghi di fare turnover a Lecce.
«Giusto dare spazio a Frattesi che, se fosse stato nel Milan o nella Juve, avrebbe giocato senza dubbio di più. Anche altri però meritano una possibilità, fermo restando che con Lautaro, Mkhitaryan, Acerbi, Dimarco e Dumfries titolari, una certa identità tattica ci sarà sempre».
► Guardando la classifica e il vantaggio su Juventus e Milan, c’è il rischio che l’Inter pensi un po’ al ritorno di Champions?
«Non credo proprio. Inzaghi è stato chiaro quando, a proposito del gap sulle inseguitrici in Serie A, ha detto che voleva giocatori concentrati anche la notte. Non credo che i nerazzurri si distrarranno nelle prossime sfide con Lecce, Atalanta, Genoa e Bologna: tutti sanno di giocarsi moltissimo e, indipendentemente da chi andrà in campo, sono convinto che l’Inter avrà la giusta mentalità».
Le strategie
Sul mercato i dirigenti non hanno sbagliato niente
Così avrà spazio Frattesi che, se fosse stato nel Milan o nella Juve, avrebbe giocato senza dubbio di più
► Anche lei fa parte di coloro che considerano il campionato tutt’altro che chiuso?
«Non lo è assolutamente e non mi faccio ingannare da chi lo sostiene. Se conosco Allegri e Pioli, loro nella rimonta credono, anche se il Milan giocando il giovedì in Europa League sprecherà molte energie e se la Juve ha sciupato belle occasioni conquistando due punti nelle ultime quattro giornate».
► La parola d’ordine, dunque, è “niente calcoli o tabelle”?
«Esatto. La testa va messa su un incontro alla volta. Dalla trasferta della scorsa stagione a Empoli, l’Inter ha iniziato con questa mentalità e ha fatto molto turnover. I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto dopo la Champions, bisogna cambiare qualcosa per non avere testa e gambe pesanti».
► Inzaghi può farlo perché ha l’organico più completo del campionato. ► Merito di Inzaghi, ma anche dalla dirigenza scelta dal presidente Zhang.
«Sul mercato i dirigenti non hanno sbagliato niente e i risultati ottenuti lo confermano».