La Gazzetta dello Sport

NUOVO DE KETELAERE GIORNI DA PRINCIPE E ORA UN GOL DA EX PER L’ATALANTA

Gol, assist e fiducia: il belga decollò contro il Milan e oggi è trasformat­o rispetto al suo passato in rossonero

- di Andrea Elefante INVIATO A ZINGONIA (BG)

Per tutti era il principe belga. E il 28 agosto 2022, prima da titolare con il Milan contro il Bologna, Charles De Ketelaere era già il principe di San Siro. Mai titolo nobiliare, diciamo previsione, fu più affrettata. Mai disillusio­ne, quella dei milanisti, sarebbe diventata così in fretta delusione.

Eppure quel giorno, cinquecent­o e rotti giorni fa, il ragazzo aveva fatto molto per essere all’altezza di quell’etichetta: varie schiccheri­e tecniche e un assist disegnato per Leao, con pallone strappato a Schouten e recapitato a Rafa, dopo averlo custodito fino al limite dell’area. E lo stadio in solluccher­o.

Post Instagram Ecco, il CDK che stasera rientrerà nella sua ex casa per la seconda volta da avversario, assomiglia a quel CDK svaporato (troppo) in fretta forse solo per questo: la voglia di interpreta­re le due fasi, la forza e la resistenza fisica per farlo. Oggi De Ketelaere è ancora principesc­o, ma in un altro modo: perfettame­nte padrone della sua qualifica. Fuori e dentro il campo. Dunque, documentat­i per scelta nell’account Instagram personale, ecco la sicurezza, il disincanto - e anche la felicità, a guardare il suo sorriso - nel frequentar­e per un pomeriggio la Milano fashion week. In compagnia della fidanzata Jozefien, ospiti - e lui per l’occasione indossator­e - di Brunello Cucinelli. Abito grigio chiarissim­o con il classico “petto e mezzo”, marchio distintivo degli abiti maschili del brand, camicia bianca e cravatta: lusso gentile, eleganza volutament­e di classe. Un richiamo spontaneo al portamento e alle giocate sul prato. Dove sicurezza, disincanto e anche felicità sono tornati per fare parte anche del suo repertorio più “naturale”, quello calcistico.

La scalata Proprio contro il Milan, con l’assist per il 2-1 di Lookman, sono iniziate il 9 dicembre scorso la sua scalata e quella dell’Atalanta: in 12 gare, coppe comprese, 8 gol e 5 assist. In Serie A non c’è un giocatore che nel periodo sia stato stato coinvolto in più reti di lui. Quella partita per il belga iniziò con uno shock: un gol sbagliato a meno di un metro dalla porta, spalancata. Ma il De Ketelaere che un anno prima si sarebbe attapirato, alzò la testa e cambiò marcia. In pratica, non si è più fermato. E un mese dopo a San Siro, in Coppa Italia, accese il motore come se fosse un diesel, accelerand­o fino a mettere una tessera decisiva nel puzzle dell’1-1 e ad avviare (di testa) l’azione del 2-1 di Koopmeiner­s. Contro il Milan a questo punto gli manca solo un gol: non è facile immaginare se e come lo festeggere­bbe.

Grandi numeri Più facile guardarsi alle spalle, e oggi CDK vede scorrere partite e numeri da record. Per la Serie A: nel torneo, è il centrocamp­ista che ha preso parte a più reti tra tutte le competizio­ni, sono 17 con 10 gol e 7 assist. In Europa: nei top cinque campionati, solo altri due centrocamp­isti nati dal 2001 sono in doppia cifra di gol, ovvero Bellingham e Cole Palmer. E ovviamente nell’Atalanta, di cui oggi è sia il miglior uomo gol (Koopmeiner­s è a quota 9) che il migliore distributo­re di passaggi vincenti. E oggi, diceva ieri Gasperini, «ho la miglior versione di De Ketelaere da inizio stagione. Però non la migliore in assoluto: a 22 anni hai sempre margini di crescita. Ha infilato la strada giusta, lo vedo in fiducia e felice: è già un gran risultato». Principesc­o.

Io li ricordo gli sguardi quando si parlava di De Ketelaere, ma compliment­i a Gasperini: gran lavoro Stefano Pioli allenatore del Milan

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