La Gazzetta dello Sport

L’Atalanta studia come fermarlo: lavoro di gruppo e tanta pressione

Domani sera al Meazza il recupero: Gasperini proverà a sporcare le linee di passaggio evitando di lasciare gli uno-contro uno

- di Matteo Brega

Come fermare la capolista e il suo centravant­i? Potrebbe essere il titolo di un manuale per spronare se stessi a fare sempre meglio. Perché limitare la squadra più completa che al suo interno conta l’attaccante più in forma della A (nonché capocannon­iere) può rischiare di diventare un esercizio di stile. Invece l’Atalanta può farcela perché lo ha già fatto e lo sa fare. Pressione Certamente non deve essere in versione Meazza di domenica. Serve un ripristino, un’evoluzione. O, più precisamen­te, un ritorno a se stessi. Quindi squadra più aggressiva in grado di portare più pressione a tutta l’Inter cercando di limitare allo stretto necessario i palloni da recapitare a Lautaro Martinez. Prendiamo a esempio la gara d’andata, minuto 38 del primo tempo. Calhanoglu riceve palla da Mikhitarya­n nello stretto e di prima disegna una verticale per Darmian che si infila tra Kolasinac e Ruggeri costringen­do Musso a commettere fallo da rigore. Bene, Ederson in quella occasione concesse due metri al turco, lo stretto necessario per infiammare quella giocata. Domani sera non ci sarà Calhanoglu, ma Asllani. Discorso comunque uguale, l’Atalanta dovrà andare sulle tracce delle palle destinate a Lautaro e piazzarci un piede dentro obbligando l’Inter a sporcare ogni giocata. Asl

Lavoro di gruppo La squadra di Gian Piero Gasperini lavorerà di gruppo per togliere o sporcare più suggerimen­ti possibili per l’argentino. Per questo serve l’Atalanta migliore, quella che ti viene a prendere sotto casa e ti riporta anche a casa mostrandot­i il pallone con cui ha giocato alla fine della partita. L’Inter di Simone Inzaghi manda ormai a memoria una serie di giocate di qualità che non si possono frenare tutte. Si può arginarla usando una pressione costante. Il lavoro di Ederson e De Roon in mezzo sarà fondamenta­le per abbassare i tempi delle giocate ai centrocamp­isti avversari. Non si scappa all’indietro, ma si difende andando avanti. Le linee di passaggio dovranno essere intasate anche sugli esterni per evitare che arrivino palloni puliti a Dimarco e Darmian, abili a cesellare i cross. Oggi l’Atalanta capirà se potrà avere Scalvini dopo l’infortunio alla spalla sinistra. E il Gasp sceglierà gli altri per frenare Lautaro. Senza scordare il resto: cioè giocare.

 ?? LAPRESSE ?? La guida Gian Piero Gasperini, 66 anni, all’Atalanta dal 2016 lani, Mkhitaryan e Barella saranno obiettivi sensibili nella produzione di pressione. Su Lautaro non si difende unocontro uno se non come ultima opzione.
LAPRESSE La guida Gian Piero Gasperini, 66 anni, all’Atalanta dal 2016 lani, Mkhitaryan e Barella saranno obiettivi sensibili nella produzione di pressione. Su Lautaro non si difende unocontro uno se non come ultima opzione.
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