Troppe partite Serie A ed Europa in campo insieme
Via alla sovrapposizione tra campionato e coppe internazionali. Nodo priorità sulle riforme
Certe notti europee perderanno la loro esclusiva: non c’è più tempo (e soprattutto spazio) per riservare intere serate alle coppe internazionali. I calendari sportivi non lo permettono già oggi e in futuro gli spazi si restringeranno ancora di più: la programmazione dovrà tenere conto degli impegni di campionati e coppe nazionali, competizioni europee, mondiale per club e altri tornei ufficiali. Dedicare i giorni infrasettimanali soltanto a Champions o Europa League? Impossibile. La contemporaneità tra Serie A e competizioni Fifa o Uefa non sarà più tabù. In Premier succede già, giovedì scorso Torino-Lazio di campionato si è giocata in contemporanea al ritorno del playoff di Europa League: in campo Roma- Feyenoord, RennesMilan appena finita. Il ricco (o troppo ricco) calendario di gare è stato al centro dell’ultima assemblea di Lega: i club sono impegnati a trovare soluzioni alternative a quella di una Serie A ridotta a 18 squadre. Una proposta sostenuta solo da Inter, Milan, Juve e Roma ma contestata dagli altri sedici club.
Sovrapposizione Si studiano altre possibili soluzioni e serve fare in fretta: a complicare i piani dei prossimi campionati, oltre al mondiale per club, c’è la Coppa d’Africa 2025 fissata in estate in Marocco. Una Serie A corretta nel format, non più con un girone unico ma a due, con l’istituzione di playoff e playout, è solo un’ipotesi. Altre ancora ne seguiranno: uno dei presupposti di partenza è che le coppe europee non potranno più avere spazi unicamente dedicati. Dovranno, al contrario, aprire alla contemporaneità con alcune gare di A. La questione è centrale, le parole del presidente di
Lega Lorenzo Casini confermano: «E’stata presentata la bozza del calendario internazionale che verrà approvata a marzo. La sovrapposizione delle partite di campionato con le coppe europee diventerà inevitabile» . Adriano Galliani, a.d. Monza, aveva anticipato il tema prima dell’avvio dei lavori: «Da 20 anni la Serie A si svolge a 20 squadre, ora qualcuno pensa che siccome due-tre giocheranno il Mondiale per club o perché Uefa e Fifa hanno aumentato a dismisura le loro partite si debba cambiare. Non è che siccome un altro affolla i calendari dobbiamo pagare noi».
Governance Altro oggetto di discussione è la riforma federale.
I club convergono sulla necessità di autonomia: il modello della Premier inglese è già stato posto come riferimento. Le società rivendicano libertà decisionale e allo stesso tempo una maggiore rappresentatività all’interno del sistema. Per i club, in sostanza, il presupposto di partenza deve essere il riequilibrio dei pesi all’interno del Consiglio Federale. Casini riassume il punto di vista delle società: «L’assemblea ha esaminato il documento Figc e non è rimasta soddisfatta dalle priorità segnalate. L’intervento sulla governance del sistema federale viene posticipato». Per i club resta invece una priorità assoluta: libertà nelle scelte, possibilità di discutere (e votare) all’interno dell’assemblea le questioni che coinvolgono direttamente la A. Volontà di autodeterminarsi che per le società è anche conseguenza del peso economico con cui sostengono l’intero sistema. Al contrario, se l’ordine di intervento non verrà ribaltato, la Serie A non potrà riconoscere il documento di riforme: «La Lega e l’assemblea pongono come pregiudiziale che si affronti innanzitutto questo tema. La Figc mette alla fine del documento la questione del riequilibrio, per noi è urgente: nel sistema federale attuale la A è sottorappresentata e non ha quel livello di autonomia che dovrebbe avere». Messaggio chiaro spedito a poche ore dalla riunione delle componenti in programma oggi a Roma. L’ordine delle priorità differisce, i temi convergono: sulla sostenibilità economica, per esempio, Lega e Figc concordano. Motivo per cui l’’assemblea di ieri ha deciso di attivare una propria commissione, composta da tutte le squadre, per elaborare un documento relativo ai criteri di licenza e iscrizione ai campionati.