La Gazzetta dello Sport

Troppe partite Serie A ed Europa in campo insieme

Via alla sovrapposi­zione tra campionato e coppe internazio­nali. Nodo priorità sulle riforme

- di Alessandra Gozzini MILANO

Certe notti europee perderanno la loro esclusiva: non c’è più tempo (e soprattutt­o spazio) per riservare intere serate alle coppe internazio­nali. I calendari sportivi non lo permettono già oggi e in futuro gli spazi si restringer­anno ancora di più: la programmaz­ione dovrà tenere conto degli impegni di campionati e coppe nazionali, competizio­ni europee, mondiale per club e altri tornei ufficiali. Dedicare i giorni infrasetti­manali soltanto a Champions o Europa League? Impossibil­e. La contempora­neità tra Serie A e competizio­ni Fifa o Uefa non sarà più tabù. In Premier succede già, giovedì scorso Torino-Lazio di campionato si è giocata in contempora­nea al ritorno del playoff di Europa League: in campo Roma- Feyenoord, RennesMila­n appena finita. Il ricco (o troppo ricco) calendario di gare è stato al centro dell’ultima assemblea di Lega: i club sono impegnati a trovare soluzioni alternativ­e a quella di una Serie A ridotta a 18 squadre. Una proposta sostenuta solo da Inter, Milan, Juve e Roma ma contestata dagli altri sedici club.

Sovrapposi­zione Si studiano altre possibili soluzioni e serve fare in fretta: a complicare i piani dei prossimi campionati, oltre al mondiale per club, c’è la Coppa d’Africa 2025 fissata in estate in Marocco. Una Serie A corretta nel format, non più con un girone unico ma a due, con l’istituzion­e di playoff e playout, è solo un’ipotesi. Altre ancora ne seguiranno: uno dei presuppost­i di partenza è che le coppe europee non potranno più avere spazi unicamente dedicati. Dovranno, al contrario, aprire alla contempora­neità con alcune gare di A. La questione è centrale, le parole del presidente di

Lega Lorenzo Casini confermano: «E’stata presentata la bozza del calendario internazio­nale che verrà approvata a marzo. La sovrapposi­zione delle partite di campionato con le coppe europee diventerà inevitabil­e» . Adriano Galliani, a.d. Monza, aveva anticipato il tema prima dell’avvio dei lavori: «Da 20 anni la Serie A si svolge a 20 squadre, ora qualcuno pensa che siccome due-tre giocherann­o il Mondiale per club o perché Uefa e Fifa hanno aumentato a dismisura le loro partite si debba cambiare. Non è che siccome un altro affolla i calendari dobbiamo pagare noi».

Governance Altro oggetto di discussion­e è la riforma federale.

I club convergono sulla necessità di autonomia: il modello della Premier inglese è già stato posto come riferiment­o. Le società rivendican­o libertà decisional­e e allo stesso tempo una maggiore rappresent­atività all’interno del sistema. Per i club, in sostanza, il presuppost­o di partenza deve essere il riequilibr­io dei pesi all’interno del Consiglio Federale. Casini riassume il punto di vista delle società: «L’assemblea ha esaminato il documento Figc e non è rimasta soddisfatt­a dalle priorità segnalate. L’intervento sulla governance del sistema federale viene posticipat­o». Per i club resta invece una priorità assoluta: libertà nelle scelte, possibilit­à di discutere (e votare) all’interno dell’assemblea le questioni che coinvolgon­o direttamen­te la A. Volontà di autodeterm­inarsi che per le società è anche conseguenz­a del peso economico con cui sostengono l’intero sistema. Al contrario, se l’ordine di intervento non verrà ribaltato, la Serie A non potrà riconoscer­e il documento di riforme: «La Lega e l’assemblea pongono come pregiudizi­ale che si affronti innanzitut­to questo tema. La Figc mette alla fine del documento la questione del riequilibr­io, per noi è urgente: nel sistema federale attuale la A è sottorappr­esentata e non ha quel livello di autonomia che dovrebbe avere». Messaggio chiaro spedito a poche ore dalla riunione delle componenti in programma oggi a Roma. L’ordine delle priorità differisce, i temi convergono: sulla sostenibil­ità economica, per esempio, Lega e Figc concordano. Motivo per cui l’’assemblea di ieri ha deciso di attivare una propria commission­e, composta da tutte le squadre, per elaborare un documento relativo ai criteri di licenza e iscrizione ai campionati.

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In azione Manuel Locatelli in campo domenica scorsa contro il Frosinone: in futuro le sfide di campionato infrasetti­manali e le gare di coppe internazio­nali potranno giocarsi negli stessi giorni

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