«Non buttiamoci giù Dobbiamo credere nel sogno europeo»
«Siamo una squadra che gioca bene, domina e crea: ci sono tante cose positive. Possiamo fare un bel filotto»
Il rammarico è grande e Ivan Juric non lo nasconde. Quasi non gli sembra vero essere rimasto a secco di punti contro la Lazio e la Roma, le ultime due gare che secondo lui il Toro ha dominato. «In due partite - ha sottolineato il tecnico - abbiamo fatto 38 tiri e ne abbiamo subiti 14, ma le abbiamo perse entrambe. C’è poco da dire: nel primo tempo abbiamo dominato, la squadra ha sprecato tantissime situazioni pericolose e avremmo dovuto essere più cattivi per passare in vantaggio. Poi è stata commessa una ingenuità (il fallo di Sazonov su Azmoun, ndr) in un’azione che non era pericolosa e questi errori si pagano. La squadra comunque si esprime bene, lotta, costruisce palle gol e ci manca solo il giusto incastro per vincere questo tipo di incontri. Dopo il 2-1 abbiamo avvertito il colpo, non è facile ritrovarsi per la seconda volta sotto complice una prodezza di Dybala, un fuoriclasse che solo le grandi possono permettersi. Il Toro comunque ha reagito, ha trovato il 3-2 e ci ha provato fino alla fine».
Bicchiere mezzo pieno Juric insomma si è sforzato di guardare il bicchiere mezzo pieno a dispetto della seconda sconfitta consecutiva. «È complicato accettare dei risultati così quando sai di aver disputato due prestazioni positive. I ragazzi giocano, costruiscono bene, arrivano spesso alla conclusione, ma per vincere determinate sfide ci manca... il giusto incastro. Non è il momento di perdere fiducia o di demoralizzarsi perché stiamo facendo cose positive e le ultime due prestazioni sono state di livello. Non meritavamo di perdere». Di certo, però, in futuro si aspetta più concretezza sotto porta: «Siamo diventati la squadra... dello spreco: a volte ci manca la precisione del tiro, a volte sbagliamo la scelta in situazioni di superiorità numerica, dopo aver riconquistato la sfera in posizione pericolosa grazie a un buon pressing. Nel primo tempo è successo più volte e dovevamo far male. Poi qualcosa dietro è inevitabile pagare se devi sempre schierare dei giovani a causa delle assenze. Resta il rammarico di non aver concretizzato le tante occasioni che abbiamo avuto sia con la Roma sia con la Lazio».
Obiettivo Negli ultimi cinque giorni è mancata la scintilla che avrebbe potuto accendere la classifica, ma secondo Juric c’è ancora margine per scalare qualche posizione anche perché il calendario propone gli scontri diretti contro la Fiorentina e il Napoli nei prossimi due turni: «L’obiettivo Europa? Ce lo siamo creati con le nostre mani e con i risultati finora ottenuti. Il gruppo deve crederci e ha l’obbligo di giocare a questi livelli, di vincere più partite possibili. Non dobbiamo scoraggiarci: alla squadra chiederò di avere sempre la massima fiducia nei nostri mezzi perché resto convinto che possiamo fare dei filotti di risultati. Recupereremo elementi importanti e le cose gireranno diversamente. Basta continuare a giocare a livello alto e fare ulteriori progressi nei passaggi e in determinate situazioni. Bisogna cercare di conquistare più punti possibili da qui a fine stagione». A pesare molto sono anche gli infortuni, con Lovato che ieri sera si è aggiunto alla lista. Proprio nel match in cui Rodriguez è tornato in campo nella ripresa. «Adesso vedremo che tipo di problema sarà quello di Lovato (al polpaccio sinistro, ndr), ma speriamo di riavere Buongiorno che è vicino a tornare. Il suo recuperò sistemerà un po’ la situazione in difesa dove siamo corti».