La Gazzetta dello Sport

DA LAIGUEGLIA TRE SETTIMANE TOP FINO A SANREMO GANNA, E NON SOLO

Bettiol e Piganzoli oggi nella classica ligure re Sabato Strade Bianche, poi Tirreno-Adriatico tico e Milano-Torino. Il movimento rialza la testa esta

- di Davide Romani

L’Italia riabbracci­a il ciclismo. A 144 giorni dal Lombardia 2023, ultima corsa nel nostro Paese della passata stagione, si ricomincia. Oggi appuntamen­to in Liguria con la 61a edizione del Trofeo Laigueglia, primo passaggio nel processo di avviciname­nto al Giro, evento clou del calendario in Italia. In 17 giorni il nostro Paese diventa l’ombelico del mondo: Laigueglia, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, MilanoTori­no e Milano-Sanremo. «Oggi la classica ligure arriva dopo quasi due mesi di corse in giro per il mondo, mentre allora era il primo vero appuntamen­to dopo qualche apparizion­e in Spagna – riassume Beppe Saronni, che nel 1977, neopro’ alla prima gara, fu battuto in volata solo dall’iridato Maertens -. Ma il Laigueglia resta il primo appuntamen­to importante in avviciname­nto alla Milano-Sanremo, il grande obiettivo dell’avvio di stagione».

Zero WorldTour Come arriva il nostro movimento a questo appuntamen­to? Nell’ultimo Lombardia si era messo in mostra Andrea Bagioli, primo tra gli umani dietro l’extraterre­stre Tadej Pogacar (3° vittoria di fila nella Monumento). Ma il 2024, al momento, non è partito con lo stesso slancio in cui si era concluso il 2023. Nei primi 4 appuntamen­ti del calendario World Tour non ci sono stati successi italiani. Le quattro affermazio­ni sono arrivate in corse di categoria minore: tappa per Alessandro Tonelli e Jonathan Milan alla Valenciana, tappa e classifica per Davide Piganzoli al Tour di Antalya. Sei frazioni del Tour Down Under, Cadel Evans Great Ocean Road (entrambe in Australia), 7 tappe dell’Uae Tour (Emirati Arabi) e l’Omloop Het Nieuwsblad (Belgio): in tutto l’Italia ha raccolto appena due podi con il 2° posto di Elia Viviani nella terza tappa del Down Under e il 3° di Jakub Mareczko nella prima frazione dell’Uae Tour. «Purtroppo è da tempo che le cose non vanno benissimo – sintetizza Saronni -, speriamo cambi qualcosa a cominciare da queste corse».

Casa dolce casa In due settimane, ci sono cinque occasioni (tre World Tour) per rialzare il bilancio del nostro ciclismo. La guida è Filippo Ganna, atteso dal doppio appuntamen­to TirrenoAdr­iatico e Sanremo. «Può vincerla, lo ha dimostrato l’anno scorso andandoci vicino. Per caratteris­tiche non ha lo spunto brillante che può avere Van der Poel ma se riesce a tenere sul Poggio ha la sparata alla Cancellara per fare la differenza». Per le Strade Bianche invece c’è Bettiol, che sarà comunque presente a quattro gli appuntamen­ti (salterà la Milano-Torino) di queste due settimane italiane: «Speriamo riesca a trovare la continuità di rendimento vista in qualche gara – continua Saronni che poi svela la sua speranza -. Milan mi piace. Nella nuova squadra non è sacrificat­o come lo è stato negli anni passati e, con lo spunto veloce che ha, se supera il Poggio alla Sanremo può sorprender­e. È uno dei pochi vincenti che abbiamo. La Classiciss­ima è stata vinta anche da corridori che per caratteris­tiche non partivano favoriti: Chiappucci e Nibali su tutti. Quindi con un po’ di gamba e fortuna…».

Effetto giovani Se i big italiani sono attesi a battere un colpo, la

Saronni Mi piace molto Milan, è uno dei pochi vincenti che abbiamo

speranza è quella di vederne qualcuno dai giovani. «Piganzoli ha già fatto vedere buone cose in questa prima parte – racconta Maurizio Fondriest -. Mi aspetto buoni segnali anche da Baroncini e Busatto». Il vincitore del Mondiale 1988 si sbilancia sulla possibile rivelazion­e: «Attenzione a Luca Vergallito. Ha 26 anni ma ha una storia particolar­e. Per 4 anni ha corso le Gran fondo con gli amatori e grazie alla vittoria nella piattaform­a virtuale Zwift è passato pro’. Per le caratteris­tiche che ha, può fare bene nelle corse a tappe». Non rientreran­no nella categoria giovani, ma sono a caccia di conferme anche gli ultimi due campioni italiani: «Velasco dopo la conquista della maglia tricolore l’ho visto molto attivo – conclude Fondriest - mentre Zana mi sembra abbia fatto un bel salto di qualità».

Fondriest Aspetto segnali da Piganzoli, Busatto e Baroncini

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Bettiol (Ef), 30 anni, già 10 giorni-gara: da Laigueglia a Sanremo, sempre presente. La novità Davide Piganzoli (PoltiKomet­a), 21 anni: 2 vittorie in Turchia, ora Laigueglia e Tirreno
GETTY-BETTINI Punte Pippo Ganna, 27 anni, ha aperto il 2024 in Australia: ora Tirreno e Sanremo. Sotto, Alberto Bettiol (Ef), 30 anni, già 10 giorni-gara: da Laigueglia a Sanremo, sempre presente. La novità Davide Piganzoli (PoltiKomet­a), 21 anni: 2 vittorie in Turchia, ora Laigueglia e Tirreno
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