Bologna sogna coi gol di Joshua E lo chiama anche l’Olanda
Il c.t Koeman premia la punta E Motta punge: «Noi in credito con gli arbitri per altri 10 anni»
Con calma, eleganza, talento, raffinatezza calcistica e quel fare unico da “nove e mezzo”, Joshua Zirkzee si sta prendendo tutto. L’ultima perla di una collana che avrà molti diamanti è (ed era ora) la pre-convocazione del c.t. Koeman per l’Olanda che giocherà a marzo contro Scozia e Germania due amichevoli che potranno solo aprirgli altri scenari. La Nazionale “Oranje” era uno dei tanti obiettivi di Joshua: fatto. «Sono felicissimo per Joshua - dice Motta, l’artefice della sua crescita -, se lo merita al 200% per quello che ha dimostrato fino ad oggi. Deve prendere questo ulteriore passo con naturalezza, continuando a lavorare nella stessa maniera». Joshua, così apparentemente appeso a una nuvoletta di classe, prenderà il consiglio seriamente e alla lettera.
Gullit lo incorona Il nome di Zirkzee, da qualche mese, è sulla bocca di tanti, sui taccuini di molte (big: Milan in testa) e nel cuore dei bolognesi. Anche un “mostro sacro” come Ruud Gullit si è accorto delle sue qualità. «L’ho visto con l’Under 19, c’era anche mio figlio che giocava. La cosa che mi fa impazzire è che riesce ad essere sempre al posto giusto. Non fa molto per arrivare al posto giusto, ma c’è sempre. È speciale per un attaccante. Sa anche rifinire». Medaglie in serie.
Il Bayern e... Hojlund E il Bologna se lo stragode ben sapendo che anche una Champions League da prendere potrebbe cambiare un destino: si sa, il Bayern (col quale Joshua ha vinto una Champions) ha una clausola esclusiva di “recompra” a 40 milioni; per Sartori e Di Vaio, il ragazzo olandese potrebbe attestarsi sulle cifre che l’Atalanta ha incassato per Hojlund (70+10), ma intanto il resto lo farà lui, il “Ricciolone”. Lui che, ad un giornale olandese, ha confermato: «In Italia mi definiscono Falso 9 o nove e mezzo, ed e quello è il mio gioco. Motta? Un grande capo».
Crediti e gol da viaggio E mentre proprio Thiago riflette a voce alta dopo le polemiche arbitrali di Percassi («Quelle parole non mi preoccupano: se poi vogliamo parlare di credito, dopo quanto accaduto finora il Bologna ne ha per altri 10 anni…») va detto che Joshua è sempre stato titolare tranne che in una gara, che è a quota 9 gol (più 4 assist) e le statistiche raccontano un particolare che riporta al Bologna dei Vincitori: con un altro gol, l’olandese potrebbe diventare il secondo marcatore straniero ad andare in doppia cifra in una singola stagione prima di compiere 23 anni nella storia del Bologna in Serie A dopo Harald Nielsen (‘64). Accostamenti da vertigini: che Joshua non ha. Joshua, poi, è attaccante da... trasferta: 7 gol su 9 li ha fatti fuori dal Dall’Ara. La Dea lo sa.