Thauvin e Candreva tocca a voi rilanciare Udinese e Salernitana
Gli allenatori Cioffi e Liverani senza i tre punti rischiano. Si affidano al talento dei due fantasisti che segnano e fanno anche segnare
L’unica cosa che conta è vincere. Lo slogan non è impresso dentro la maglia dell’Udinese e nemmeno su quella della Salernitana. Ma l’obiettivo delle squadre che questo pomeriggio si affrontano al Bluenergy Stadium friulano è uno solo. Perché la disperazione porta a questo.
I tecnici Gabriele Cioffi da una parte e Fabio Liverani sanno perfettamente di giocarsi tanto anche dal punto di vista personale. Una sconfitta li metterebbe in una situazione di indifendibilità. E sul tecnico romano, voluto da Walter Sabatini a Salerno dopo l’esonero di Pippo Inzaghi (che aveva sostituito Paulo Sousa), c’è stata in settimana proprio la difesa del dg. Perché Liverani sembrava già spacciato. D’altra parte il bilancio dei granata parla chiaro: nel 2024 un solo punto conquistato in otto partite, in trasferta (0-0) contro il Torino. I gol subiti sono 17, quelli fatti cinque. Con Liverani è andata ancora peggio due sconfitte contro Inter e Monza e sei palloni dentro la porta. L’Udinese, quindicesima, non è messa così male, considerato che i campani sono ultimi, ma nel 2024 è stato il blitz all’Allianz Stadium di Torino a casa Juventus (0-1 gol di Giannetti) a salvare la baracca. Sono sei i punti nel 2024 con pareggi che pesano contro Cagliari e Monza in casa. I gol subiti dal nigeriano Okoye sono 10, quelli segnati solo 6. All’appello mancano le punte. Lorenzo Lucca, non va a bersaglio da otto gare. Cioffi che ha parlato più del sostegno che si aspetta dalla Nord che della precarietà del momento, non ha più jolly da giocarsi. Ma, come si è visto, con gli ultimi esoneri in A, non è semplice trovare chi va a tentare il miracolo con poche partite da giocare senza un compenso milionario, rischiando grosso, cioè di compromettersi il curriculum. Ma oggi l’Udinese deve vincere anche perché poi il calendario le riserverà la trasferta con la Lazio e la sfida col Torino in casa. Mentre la Salernitana, prima della sosta, avrà altri due match decisivi: a Cagliari e in casa col Lecce. Insomma, quel «5% di possibilità» di cui parla Sabatini se le gioca adesso. Oggi con una difesa a pezzi che ha perso Fazio e Boateng. «La nostra situazione non ci dà altre possibilità dobbiamo giocare per vincere, questo non vuol dire farlo in modo scriteriato, va fatta una gara equilibrata», ha detto ieri Liverani.
Uomini chiave Per centrare il proprio obiettivo, Cioffi e Liverani puntano sui propri uomini di maggior esperienza. A Udine, visto l’ennesimo forfait del Tucu Pereyra («abbiamo cercato di recuperarlo, non ce l’abbiamo fatta», ha spiegato Cioffi), out da tre gare, si punta tutto sull’estro del campione del mondo francese Florian Thauvin, l’unico che negli ultimi tempi ha acceso tecnicamente la luce. Thauvin è in diffida, quindi deve stare doppiamente attento, ma ha timbrato quattro gol. È l’unico attaccante che nel 2024 ha segnato. Con Fiorentina e Milan. Le sue giocate possono anche far sbloccare Lucca che contro il Cagliari non ha sfruttato le sue perle. Perle che continua a distribuire Antonio Candreva. Tre giorni fa ha compiuto 37 anni. Ma sul campo non sembra un boomer e sfrutta il gran talento. Lo dimostrano anche i cinque gol messi a segno che ne fanno il cannoniere della Salernitana in questo torneo. Se Boulaye Dia non ha bissato la scorsa stagione (il bottino è di quattro centri) e oggi non è più considerato un titolare inamovibile, Candreva è l’uomo a cui aggrapparsi in questa precarietà. Nessuno ha giocato più di lui, utilizzato 25 volte per 2049 minuti. Non a caso. Su 32 tiri totali 18 sono finiti nello specchio e 51 sono le occasioni create. Perché Antonio pensa sempre pure a mandare in porta i suoi compagni.