La Gazzetta dello Sport

Rocchi non si ferma prepara il salto da presidente Aia

È candidato alla succession­e di Pacifici Per fare il designator­e favorito è Orsato

- di Andrea Ramazzotti MILANO

Da designator­e degli arbitri a presidente degl i arbitri. Gianluca Rocchi può cambiare ruolo. Ci sta pensando e inevitabil­mente la sua scelta avrà conseguenz­e. Per lui e non solo. Di certo non vuole ricoprire il doppio ruolo. La considera una... mission impossible. O comunque un’avventura nella quale non si vuole lanciare. Presto dunque arriverà il momento di scegliere. Accadrà al termine di questa disastrosa stagione, per lui e la sua squadra, o durante il corso della prossima, visto che le elezioni di tutte le componenti federali dovranno tenersi entro dicembre, almeno sessanta giorni prima di quelle del presidente della Figc. Anche l’Aia naturalmen­te sarà coinvolta nel processo elettorale visto che l’attuale numero uno, Carlo Pacifici, terminerà il suo mandato. Resta da vedere se si ricandider­à o no. La situazione è fluida all’interno dell’Aia e molte cose possono accadere.

Testa a testa? Nel mondo arbitrale, comunque, il nome di Rocchi è considerat­o il più forte per la succession­e di Pacifici. Perché ha la fiducia del presidente federale Gravina, che lo stima da molto tempo, e perché ha il sostegno di figure importanti del mondo arbitrale. Dalla sua parte ha il passato da direttore di gara top e quello che sta cercando di fare, da designator­e, in queste stagioni complicate a causa della crescita non omogenea del gruppo dei giovani fischietti. Se deciderà di correre per la poltrona di presidente, possibile che non sia l’unico candidato: oltre a quella di Pacifici, c’è l’ipotesi (sostenuta da una fetta dell’Aia) della candidatur­a di Alfredo Trentalang­e che da luglio è responsabi­le della Commission­e per lo studio, lo sviluppo e il monitoragg­io dei progetti associativ­i (doppio tesseramen­to, scuola, valore della tessera, reclutamen­to) e per il contrasto alla violenza. Il particolar­e singolare di questo eventuale testa a testa sarebbe legato al fatto che proprio Trentalang­e, eletto come numero uno dell’Aia nel febbraio 2021, aveva scelto Rocchi come designator­e. Ruolo che l’ex direttore di gara fiorentino ha conservato dopo le dimissioni di Trentalang­e e l’elezione di Pacifici.

Un solo ruolo e... Orsato Rocchi è lusingato dalla prospettiv­a di diventare presidente dell’Aia. Non perché ritiene il suo attuale ruolo poco appagante (anzi...), ma perché la poltrona di presidente gli permettere­bbe di vedere il mondo arbitrale da un’altra prospettiv­a, sicurament­e più politica e meno... di campo. Come detto non pensa al doppio ruolo ovvero di fare contempora­neamente il presidente e il designator­e. Il regolament­o lo consente, ma lui ritiene le due cariche non sovrapponi­bili. È chiaro che, se sarà eletto alla guida dell’associazio­ne arbitri, sceglierà una persona di sua totale fiducia come designator­e. Gli indizi, in questo momento, fanno pensare a Daniele Orsato, il nostro fischietto più autorevole che con i suoi 48 anni sta vivendo quasi certamente la sua ultima stagione in campo. «Sono pronto ad affrontare la fine della mia carriera – ha ammesso lo scorso luglio a Recoaro Terme, durante una serata pubblica – e vorrei allenare gli arbitri per mettere a disposizio­ne tutto quello che ho imparato». Con Rocchi presidente, potrebbe farlo.

Sono vicino alla fine della carriera e vorrei allenare gli arbitri Daniele Orsato Arbitro

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Gianluca Rocchi, 50 anni, dal 3 luglio 2021 è il designator­e arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B
ANSA Designator­e dal 2021 Gianluca Rocchi, 50 anni, dal 3 luglio 2021 è il designator­e arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B

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