La Gazzetta dello Sport

NESSUNO VINCE COME LUI E PUÒ PORTARE L’INTER A +15

Con il Genoa fa cifra tonda in A: ha la media punti più alta, la percentual­e migliore della storia e oggi la seconda stella può essere più vicina

- Di Davide Stoppini MILANO IPP

Simone Inzaghi era un ragazzino e non era certo il Demone di Piacenza, quando vedeva l’Inter di Giovanni Trapattoni scrivere la storia. Trentacinq­ue anni dopo ha preso lui la penna in mano e s’è messo a buttare giù un capitolo dopo l’altro. Sta diventando un best seller, questa Inter, un romanzo che non ti stufi di leggerlo e aspetti la prossima pagina, poi quella dopo, quella dopo ancora.

Simone stasera può volare a +15 sulla Juventus e accelerare ancor di più il conto alla rovescia verso il trionfo. Intanto, è già oggi oltre quel Trap da leggenda. Lui che con lo scudetto 1988-89 conquistò in campionato l’85,2% dei punti a disposizio­ne, la percentual­e più alta della storia nerazzurra. Questa squadra qui è più su, sta viaggiando più veloce: 69 punti portati a casa sui 78 totali, vale a dire l’88,4%.

Primati Inzaghi pigliatutt­o, mica solo lo scudetto. Prende punti e applausi, in attesa del triangolin­o tricolore che lo porterà definitiva­mente dentro un’altra dimensione. Oggi brinderà alla panchina numero 300 in Serie A. E tra i tecnici arrivati a quel traguardo, nessuno ha vinto quanto lui, attualment­e a quota 178, mentre Ancelotti (172) e Allegri (171) si sono fermati un po’ prima. Simone corre, lo scudetto è il suo traguardo perché cancellere­bbe/cancellerà anche i rimpianti legati al passato, i suoi ma soprattutt­o quelli di chi - fuori tempo massimo - li mette ancora al primo posto del curriculum del tecnico. Inzaghi viaggia alla media di 2,65 punti a partita, in questo torneo: la proiezione dice 100 punti, tripla cifra, giusto un filo sotto quei 102 punti fissati come record da Antonio Conte con la Juventus. Per carità, resta un dato statistico. Ma serve anche da ulteriore stimolo per Lautaro e compagni.

Spingere ancora Peraltro, Inzaghi ha lavorato molto sul

Paralleli Viaggia più veloce del Trap dei record. Ma questa squadra è anche...bella

l’aspetto psicologic­o in questa settimana. Ha più volte ribadito alla squadra la necessità di spingere ancora, toccando due concetti: il primo, espresso anche pubblicame­nte dopo la vittoria sull’Atalanta, ovvero che la velocità con cui l’Inter si è presa il vantaggio in classifica è la stessa velocità con cui gli avversari possono provare a ridurre quel gap. Difficile da credere, onestament­e, dopo la sconfitta della Juventus di ieri. Il secondo concetto, molto più legato alla stretta attualità: non è giusto pensare all’Atletico Madrid. Ma anche volendo mettere la testa sulla Champions, il miglior modo di avvicinars­i all’Europa è quello di tenere il ritmo sia dal punto di vista fisico sia mentale. Sarebbe sbagliato proprio in ottica europea staccare la spina in campionato, perché poi riattaccar­la all’improvviso non sarebbe esercizio semplice. «Vogliamo continuare su questa strada perché sappiamo che la fine della stagione è ancora lontana e bisognerà andare avanti mostrando la stessa corsa e la stessa determinaz­ione anche in futuro», ha confermato Inzaghi a Inter tv. L’anno scorso il Napoli di Spalletti vinse lo scudetto con 16 punti di vantaggio sulla seconda: questa Inter può abbattere anche quel muro. Questa stessa Inter sta andando più veloce persino del sogno dei suoi tifosi, che è quello di vincere il titolo alla 33a giornata nel derby contro il Milan: continuand­o così, chissà che a quella partita Inzaghi non si presenti già vestito a festa, con la seconda stella in bella mostra.

Più su Un motivo d’orgoglio in più per l’allenatore, che tra i tecnici con almeno 100 panchine nerazzurre è quello che, coppe comprese, ha la media punti migliore della storia: 2,17. Più di Mourinho, di Conte, di Herrera e di Mancini. Inzaghi è andato oltre se stesso. E l’ha fatto abbinando i risultati a un gioco divertente che non è mai stato la prima caratteris­tiche delle Inter vincenti. Di questa squadra che cosa ricordi? I 69 punti fatti fin qui, certo. Ma non è la prima risposta. Non è il quanto. È il come li ha fatti, i punti. È nello spettacolo quasi sempre assicurato ai suoi tifosi, è un incastro perfetto e armonioso che si legge negli occhi dei protagonis­ti, è nel feeling con la gente. Quella gente che stasera ancora una volta andrà oltre i 70 mila spettatori. I sold out hanno già garantito 80 milioni di euro di incassi lordi alla società. Inzaghi è lì che ringrazia tutte le volte che partono i cori a lui dedicati. Ma la testa deve restare sul pezzo. Stasera può toccare quota 72 punti, gli stessi fatti l’anno scorso in tutto il campionato. Mica male come storia.

Abbiamo fatto questi due mesi nel migliore dei modi Dovremo continuare con intensità e determinaz­ione

Simone Inzaghi Allenatore dell’Inter

Missione Ai giocatori ha ribadito la necessità di tenere alti i ritmi, anche in ottica Champions

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La guida nerazzurra Simone Inzaghi, 47 anni, è l’allenatore dell’Inter dal 2021. Con i nerazzurri ha vinto 2 volte la Coppa Italia e 3 la Supercoppa
● La guida nerazzurra Simone Inzaghi, 47 anni, è l’allenatore dell’Inter dal 2021. Con i nerazzurri ha vinto 2 volte la Coppa Italia e 3 la Supercoppa
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