La Gazzetta dello Sport

Loftus-Cheek e Giroud alla guida Loro l’hanno già alzata

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Giroud il saggio ha pesato le parole: «Siamo un po’ outsider e un po’ favoriti, ma possiamo vincere». Loftus-Cheek lo spavaldo è andato dritto al punto: «Abbiamo le qualità per alzare la coppa». Spavalderi­a più che giustifica­ta: aveva appena stordito il Rennes con una doppietta ed era tornato a segnare nelle coppe cinque anni dopo l’ultima volta, indovinate in quale torneo... Già, perché l’Europa League è la sua coppa. E anche quella di Oli: l’hanno vinta insieme al Chelsea nel 2019 e ora indicano la strada ai compagni del Milan. Che hanno talento ma non hanno ancora alzato un trofeo continenta­le. Chi lo ha fatto è in minoranza: Pulisic (Champions col Chelsea, da riserva), Theo e Jovic (Champions al Real, da comparse) e Chukwueze (Europa League con il Villarreal: in Spagna era un intoccabil­e, al Milan è l’unico panchinaro che non porta gol).

Trascinato­ri

Giroud ha incastonat­o la coppa vinta a Baku tra due trionfi ancora più preziosi, il Mondiale 2018 e la Champions 2021, ma è in Europa League che il suo nome è diventato una sentenza: 11 gol in 14 gare, compreso il colpo di testa che ha aperto il 4-1 all’Arsenal in finale. Oli non ha mai segnato in Europa come in quell’annata magica: oggi fatica ma difficilme­nte Pioli si priverà della sua esperienza con lo Slavia (già incrociato e bucato da Giroud... in Europa League). Loftus-Cheek ha azzannato la coppa con la fame di chi l’ultima volta si è alzato troppo presto da tavola: nel 2019, dopo un torneo giocato alla grande, dovette guardare la finale dalla tribuna per un brutto infortunio. Il suo appuntamen­to col destino è già prenotato.

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