Ranieri, che colpo: rivede la salvezza Nicola, primo stop
L’Empoli fermo al palo di Cambiaghi I sardi non perdonano: decide Jankto
La prima volta non si scorda mai. Non la scorderà Davide Nicola, il tecnico dell’Empoli che alla settima partita sulla panchina toscana conosce la prima sconfitta, non la scorderà Claudio Ranieri il tecnico del Cagliari che ottiene (0-1, primo gol in rossoblù di Jakub Jankto) la prima vittoria in trasferta di questo campionato. La lotta salvezza si infiamma sempre di più e coinvolge come non mai otto squadre, con la Salernitana più staccata, ma con la quale non sarà facile vincere per nessuno. L’Udinese lo ha sperimentato sabato. Le altre cinque (anche l’Empoli ha già archiviato la pratica) sono avvisate. Se ieri l’Empoli avesse battuto il Cagliari, e ci è andato molto vicino, avrebbe fatto un gran balzo, a quota 28. Sarebbe stata l’apoteosi di Davide Nicola e invece hanno vinto i sardi con cinismo e fortuna sì, ma pure con bravura. Perché poi hanno tenuto bene, grazie a uno straordinario Mina, leader dietro, al compare Dossena, a uno strepitoso Scuffet tra i pali e a un Nandez inesauribile, salvando il colpaccio che vale il terzo risultato utile di fila. Se pareggi a Udine, blocchi il Napoli e sbanchi Empoli vuol dire che hai trovato compattezza, equilibrio tra i reparti e hai avuto il «killer istinct» quando ti è toccata l’occasione. Una volta, nel primo tempo, Caprile si è opposto da campione all’incornata di Lapadula, poi al 24’ della ripresa ha respinto su Nandez, ma nulla ha potuto sul successivo colpo da biliardo di Jankto che ora gioca per il motivo per cui Ranieri lo ha voluto. E da lì il fortino a cinque ha retto per 30’ all’urto dei toscani, generosi, veloci, decisi, ma anche confusionari e poco precisi.
Furia L’Empoli è partito a razzo, con lo stesso modulo col quale aveva ribaltato il Sassuolo a Reggio Emilia: quattro dietro, tre in mezzo, Cancellieri e Cambiaghi larghi e Destro davanti.
Nicola gli ha concesso la prima dal via, non succedeva dai tempi di Paolo Zanetti (il primo tecnico stagionale) alla “quarta” con la Roma. Destro se l’è cavata, bel colpo di testa. Non datelo per finito. Ma è stato Cambiaghi a sconquassare il Cagliari, a prendere un palo, poi Scuffet si è superato su Maleh. Le ripartenze dell’Empoli hanno fatto male ai sardi che non riuscivano invece a scattare con Luvumbo braccato dal segugio Ismajli. E quando l’angolano al 29’ è partito davvero, si è stirato. La maledizione degli attaccanti rossoblù continua. Tutti si sono fermati almeno una volta. Ranieri con Zappa terzino e Nandez poco più avanti ha insistito col 4-4-2 con Gaetano davanti, ma l’unico guizzo lo ha avuto il Lapa che è sfuggito in torsione all’esperto Luperto. Super Caprile.
Ripresa L’Empoli è ripartito forte anche dopo, ha trovato un tosto Scuffet, ma pure il gol con Cacace. Però Rapuano, Mazzoleni e Abisso hanno «pescato» il fuorigioco. Sembrava impossibile per il Cagliari, troppo basso, resistere. E invece ecco l’azione capitalizzata: Deiola, Zappa, Nandez al tiro, splendido Caprile, ma splendido anche Jankto. Nicola, con Niang e altri tre cambi freschi ha provato l’assalto. Poi ha tentato pure la carta Cerri, quindi doppio centravanti. Senza un vero modulo. Si chiama caos organizzato. Niente da fare, Ranieri, che di esperienza ne ha da vendere, si è chiuso a doppia mandata, a cinque, con la porta blindata. Impossibile superare Mina, maestro anche nel perdere tempo. Rapuano non ha perdonato nulla. Ma neppure gli 8’ di recupero hanno scalfito il Cagliari. Che si gioca tantissimo tra Salernitana, Monza e Verona. Ma in fiducia. Mentre l’Empoli ha un calendario tremendo: subito Milan, Bologna e Inter. Sembrava una favola a lieto fine. E invece questa prima volta, cioè il primo stop dell’era Nicola, rischia di essere pericoloso.